DIO RIVELATO IN UN CORPO SPIRITUALE

  

Nell’Eternità infinita Dio era solo. Dio è Spirito, Dio è Luce, Dio è Vita. Prima, era solo in quella pienezza primitiva di Spirito e di Luce. Nessuno ha mai visto Dio in quella pienezza. Iniziamo dal momento in cui ci viene testimoniato dell’operato di Dio, dalle origini: “Nel principio Iddio creò i cieli e la terra” (Gen. 1:1). Il Nuovo Testamento riferendosi alle origini testimonia: “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio” (Giov. 1:1). In questo versetto viene descritto Colui che esce dalla Sua pienezza originale di Luce e che si rivela per cominciare ad operare quale Logos–Yahweh, Colui che opera e cammina, Colui che in seguito divenne carne e prese forma di Figliuolo. Quale Yahweh venne mostrato accanto ad Elohim, cioè fuori della pienezza originale di Spirito e di Luce, perciò sta scritto: “Essa (la Parola) era nel principio con Dio” (Giov. 1:2), non nell’Eternità, perché l’Eternità non ha principio. Affinché tutti sappiamo che si tratta di Yahweh, del Creatore, viene poi detto nel versetto 3 con riferimento alla Parola, al Logos: “Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta”. È anche in questo contesto che debbono essere prese in considerazione le seguenti parole: “… poiché in lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le invisibili; siano troni, siano signorie, siano principati, siano potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui” (Col. 1:16).

All’inizio dello svolgimento della creazione, la terra era informe (tohû) e vuota (bohû) e non aveva ancora né forma né vita. Le tenebre coprivano la faccia dell’abisso. Nel momento in cui Dio cominciò a creare, lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. La Parola (Logos) e lo Spirito di Dio operarono insieme fin dal principio nella creazione e nella redenzione in modo armonioso. La creazione venne all’esistenza per mezzo della Parola parlata, ma la vita poteva venire fuori soltanto mediante la collaborazione dello Spirito. Dio pronunciava una parola ed ecco che questa si adempiva. Egli disse: “Sia la luce!” e la luce fu (Gen. 1:3). Tutto quello che Dio pronunciava avveniva. C’è potenza creatrice soltanto nella Parola di Dio.

Come già citato, nel primo principio, Dio venne fuori dalla Sua pienezza originale e apparve in una forma: “E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio…” (Gen. 1:27). L’immagine di Dio è la forma di un uomo: “… e su questa specie di trono appariva come la figura d’un uomo…” (Ez. 1:26; Apoc. 4:2).

Dio è una Persona: camminava in quella forma nel giardino di Eden e dialogava con i primi uomini. Nel capitolo 18 della Genesi viene descritta la Sua visita ad Abrahamo: “L’Eterno apparve ad Abrahamo alle querce di Mamre, mentre questi sedeva all’ingresso della sua tenda durante il caldo del giorno. Abrahamo alzò gli occhi, ed ecco che scorse tre uomini…” (Gen. 18:1-2).La conversazione che seguì si svolse tra il Signore ed Abrahamo. I due angeli, che accompagnavano il Signore, scesero dopo a Sodoma (Gen. 19:12-29). La realtà, che Dio si rivelava in una forma corporale spirituale, viene confermata nell’intero Antico Testamento. Giacobbe lottò con Lui, Lo afferrò ed Egli toccò la commessura dell’anca di Giacobbe, facendolo diventare zoppo (Gen. 32:22-32, Osea 12:4-6). Il Signore Dio era ed è per tutti coloro ai quali si rivela, e ai quali parla, la più grande realtà che possa esistere.

Il secondo punto che, per amore della verità, deve essere messo in rilievo, è il fatto che anche degli angeli hanno forma d’uomo, come la Sacra Scrittura testimonia più volte. Il profeta Daniele narra: “… ecco starmi ritta davanti come una figura d’uomo. E udii la voce d’un uomo in mezzo all’Ulai, che gridò, e disse: «Gabriele, spiega a colui la visione»” (Dan. 8:15-16). Nel capitolo 9, il profeta Daniele testimonia: “… mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell’uomo, Gabriele, che avevo visto nella visione da principio…” (Dan. 9:21).

Il fatto che il Signore stesso e gli angeli hanno figura d’uomo, è di grande importanza poiché per questo può essere data una risposta infallibile al versetto 26 del primo capitolo della Genesi, dove sta scritto: “Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine…»”. Fin dal principio, Dio era circondato da angeli che avevano la Sua stessa forma. Egli disse a Giobbe: “Dov’eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? … Dov’eri quando le stelle del mattino cantavano in coro e le creature celesti gridavano di gioia?” (Giobbe 38:4-7). Qui ci viene confermato per mezzo della Parola di Dio che gli eserciti celesti erano presenti quando Dio creò la terra. È a loro che Egli disse: “Facciamo l’uomo…”. L’interpretazione secondo la quale Egli parlò a Persone divine non corrisponde a verità. Nessun profeta e nessun apostolo ha mai interpretato questo passo delle Sacre Scritture in questo senso. Quando il profeta Isaia vide la gloria di Dio, vide anche il Signore assiso sopra un trono e circondato dagli eserciti celesti. Poi udì la voce del Signore: “Chi manderò io? E chi andrà per noi?” (Is. 6:8).

Il profeta Micaiah narra un’esperienza simile. Questi testimonia: “Io ho veduto l’Eterno che sedeva sul suo trono, e tutto l’esercito celeste che gli stava a destra e a sinistra” (2 Cron. 18:18). Quando il Signore Dio voleva porre fine alla costruzione della torre di Babele, disse: “Orsù, scendiamo e confondiamo quivi il loro linguaggio…” (Gen. 11:7). Egli parlava agli angeli che Lo circondavano. Il «noi», cioè la forma plurale, non è mai stata interpretata con riferimento alla Deità, né dai profeti nell’Antico Testamento, né dagli apostoli nel Nuovo Testamento.

Il grande mistero, che nessun uomo può spiegare, consiste nel fatto che, nel Nuovo Testamento, il Signore Dio passò dal corpo spirituale in un corpo di carne, annichilì totalmente Sé stesso e divenne uomo. In un primo momento Adamo venne creato con un corpo spirituale, cioè all’immagine di Dio (Gen. l:27). Nel libro della Genesi ci viene poi detto che Adamo venne formato dalla polvere della terra (Gen. 2:7); così divenne un’anima vivente. Nella forma di corpo spirituale, Eva era già in lui, ma venne tratta da Adamo soltanto dopo che questi ebbe ricevuto il corpo di carne. Nello stesso modo, anche la Chiesa di Cristo era già in Dio quando Egli era nella forma di corpo spirituale, ma venne tratta da Lui soltanto dopo che apparve nel corpo di carne.

L’uomo non è stato disubbidiente e non è caduto mentre era nel corpo spirituale, ma quando era nel corpo di carne, ed è da questo stato in cui era caduto che l’uomo doveva essere redento e riportato nell’immortalità. Per questo motivo, il Signore divenne simile a noi: per pagare nel Suo corpo di carne il prezzo per la nostra redenzione, affinché noi potessimo diventare di nuovo dei figliuoli e delle figliuole di Dio. Un nuovo inizio ebbe luogo, una nuova creazione, della quale Gesù è il Primogenito (Col. 1:15; 2 Cor. 5:17).

 


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