UN'INCREDIBILE TRAGEDIA


Il tragico all’interno del Cristianesimo tradizionale consiste principalmente nel fatto che, nei seminari teologici, non si ritorna alle origini, ma si teorizza sul cosiddetto «rapporto intertrinitario» che, in realtà, non c’è affatto e fu un’invenzione speculativa solo dal IV secolo in poi. Però tutto ciò non vale proprio nulla davanti a Dio. Davanti a Lui può valere solamente quel che Egli stesso ha detto e ha fatto mettere per iscritto nell’Antico e nel Nuovo Testamento per mezzo dei Suoi servi. Ciò di cui non viene testimoniato nella Sacra Bibbia non può essere di origine divina. L’Antico e il Nuovo Testamento sono delle testimonianze concluse di Dio, alle quali non deve essere aggiunto nulla, come anche non può essere aggiunto nulla in un secondo tempo ad un testamento terreno. L’apostolo Paolo ha chiaramente detto che un testamento non può essere annullato né deve essere munito più tardi di aggiunte: “Quando un testamento è stato validamente concluso, pur essendo soltanto un atto umano, nessuno lo annulla o vi aggiunge qualcosa” (Gal. 3:15). Nell’ultimo capitolo del Nuovo Testamento coloro che aggiungono o tolgono qualcosa alle parole della profezia del Libro divino vengono minacciati di essere colpiti dai flagelli apocalittici e di essere cancellati dal Libro della vita. Così seria è la faccenda che perfino il nome di coloro che sono scritti nel Libro della vita, se trovati colpevoli, sarà cancellato!

Già in quel tempo, prima della fine della prima generazione cristiana, l’apostolo Paolo dovette constatare con dolore che veniva predicato un altro Gesù e un altro evangelo, e che un altro spirito era all’opera (2 Cor. 11:4). Nello stesso capitolo l’apostolo scrive riferendosi ai sostenitori delle dottrine sviate: “Com’è vero che la verità di Cristo è in me…Quei tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere  (2 Cor. 11:10-15). L’apostolo Giovanni scrive che dobbiamo provare gli spiriti e che molti falsi profeti sono usciti nel mondo. Soltanto chi confessa che Gesù è il Cristo — il Messia che si é fatto uomo, è da Dio. “Se non lo riconosce non ha lo Spirito che viene da Dio, ma quello dell’Anticristo” (1 Giov. 4:1-3). Questa parola vale per tutte le confessioni religiose che non confessano biblicamente Gesù, ma insegnano che preesisteva un Figlio eterno. Parlano di «Gesù» quale «Figlio», ma non rimangono nella testimonianza biblica secondo lo Spirito e la Parola della profezia (Apoc. 19:10b).Adesso il puro insegnamento quale verità viene messo sul candelabro, e così ognuno può provare sé stesso e stabilire di quale spirito é figlio.

Nella sua epistola alla chiesa di Efeso, Giovanni trasmette le parole del Signore: “Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi” (Apoc. 2:2).

Nel primo capitolo della sua epistola ai Galati, l’apostolo Paolo mette in evidenza che tutti quelli che predicano un altro evangelo sono sotto maledizione: “Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema” (Gal. 1:8). Con un vangelo diverso, ossia un altro  evangelo, si deve capire ciò che non concorda con l’Evangelo originale  di Gesù Cristo e degli apostoli, con la loro dottrina e con la loro pratica. Con la sua responsabilità e la sua autorità risultanti dalla sua chiamata, l’apostolo era preoccupato che Satana sarebbe riuscito a sedurre la Chiesa con la sua astuzia come fece con Eva: “Infatti sono geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo. Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo” (2 Cor. 11:2-3). Il nemico di Dio, Satana, non ha soltanto trascinato i primi uomini nella perdizione all’inizio della creazione, l’ha pure fatto dopo la redenzione adempiuta con coloro che non hanno preso sul serio la Parola di Dio e L’hanno trasgredita. Ambedue continuano ad esistere: la storia primitiva  tramite disubbidienza; la Chiesa primitiva  tramite ubbidienza della fede. Continuamente il nemico lo prova usando lo stesso metodo: mettendo in forse la Parola di Dio: «Come! Iddio v’ha detto?…» e: «No, non morrete affatto!…». Satana è il bugiardo e colui che ha travisato la Parola fin dal principio. Ebbe grande successo in tutte le religioni di questo mondo, perché egli è il principe, l’Iddio di questo mondo e si presenta predilettamente sotto un manto religioso.

 

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Freie Volksmission e.V., Krefeld (Germania) 
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