LA STORIA LO CONFERMA



Difficile a capirsi, ma la storia e i ricercatori laici danno ragione alla Sacra Bibbia, non alle interpretazioni teologiche.

Le numerose considerazioni elencate sul tema controverso concordano tra loro e danno ragione alla Sacra Bibbia. Così sicuramente nessuno può passare accanto a questo tema. Come Cristiani, dobbiamo chiederci cosa abbiamo a che fare con tutte le «forme» e le idee riguardanti la Deità che provengono dall’antico paganesimo, dove non è il sacrificio che libera, ma la conoscenza. Nel culto di Mitra, in cui viene insegnato anche il pensiero di un Dio trino, c’è la seguente tesi: «In una seconda creazione il ‹padre il grande› generò lo spirito vivente. Il ‹padre il grande› mandò un ‹terzo inviato› che sconfisse i demonî» (Chronik der Menschheit). Chi guarda i molti disegni della Trinità nel libro Die dreiköpfige Gottheit di Willibald Kirfel trova grandi somiglianze con le rappresentazioni di Trinità «cristiane». Dal Dizionario Herder di orientamento cattolico riportiamo soltanto una pagina. Quale insegnamento dimostrativo, che le immagini riprodotte in appendice (v. pag. 151e ss.) diano uno choc salutare ad ognuno. Dallo sviluppo effettivo vediamo che non soltanto Dio, tramite la Sua incarnazione quale Emmanuele, si lasciò cadere in mani d’uomo, ma purtroppo anche la Sua Parola è caduta in mani d’uomo.

Giù le mani da Dio! Non sta a noi modellarLo; Egli è colui che ci modella! Egli non è come ce Lo rappresentiamo; Egli è così come si è presentato a noi nella Sua molteplicità!

Non solamente teologi e storici, ma anche personalità di alto rango si sono espresse sul tema della Trinità. Da noi, qui in Germania, troviamo nomi di personalità importanti da Moses Mendelssohn fino all’ex cancelliere Helmut Schmidt. M. Mendelssohn scrisse: «Non posso prestare fede a nessuna testimonianza che, secondo la mia convinzione, contraddice una verità stabilita, incontestabile. Secondo l’insegnamento del Nuovo Testamento (per lo meno come quest’ultimo viene spiegato nei libri di testo) debbo credere: I) ad una Trinità nell’Essere divino, II) all’incarnazione di una Deità, III) alle sofferenze di una Persona della Deità, che si sarebbe spogliata della Sua maestà divina, IV) alla soddisfazione della prima Persona nella Deità tramite le sofferenze e la morte della seconda Persona umiliata e ancora a molte altre cose simili o decorrenti da queste frasi a perdizione della mia salvezza eterna. …Se io trovassi queste dottrine nell’Antico Testamento, dovrei rigettare anche l’Antico Testamento, e se un facitore di miracoli, per confermarle come vere, risuscitasse davanti ai miei occhi tutti i morti che sono stati seppelliti da secoli, direi così: ‹Il facitore di miracoli ha risuscitato dei morti, ma non posso accettare il suo insegnamento› » (H.-J. Gamm, Das Judentum). L’ex cancelliere Helmut Schmidt disse in un’intervista: «Credo che Dio sia il Signore della storia, ma perché dovrebbe essere trino, non mi è chiaro»  (ACP Magazin, aprile 1997).

Solo quel che è vero può essere chiaro. Tutto ciò che non è vero rimane non chiaro. Dio contraddice tutti coloro che Lo insegnano come «l’Uno e il Trino» in una forma proprio stridente tramite la parola dell’apostolo: “Ora, un mediatore non è mediatore di uno solo; Dio invece è uno solo” (Gal. 3:20). Neanche una sola volta nella Sacra Bibbia sta scritto che Egli è uno e trino.  Ciò può urtare molti, perché fino ad oggi non abbiamo mai sentito qualcosa di diverso. La «Trinità» è la «parola chiave» — «la cosa più sacra» della teologia. Ma nel vocabolario di Dio non c’è affatto!

Riguardo al tema della Deità dobbiamo essere consapevoli del fatto che mettiamo il piede sul terreno sacro della rivelazione, che non è accessibile e rimane chiuso all’intelligenza. Tutti i «sistemi d’insegnamento» delle scuole cristiane si appellano alla Sacra Bibbia. Appellarsi alla Sacra Bibbia è di grande importanza; se però avviene con un certo fine, prendendo fuori dal contesto passi biblici per metterli nel proprio concetto, allora è paragonabile a quel che fece il nemico già nel giardino di Eden con quanto Dio aveva detto.

Le parole del Signore: “Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino…”,  il diavolo le ha riferite al contrario, aggiungendo un «non»: “Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?”.  Il nemico rimane sempre nel tema, ma mai  nella verità. Ricordiamoci pure come, nella storia della tentazione, Satana venne dal nostro Signore con lo «Sta scritto!», per farLo cadere tramite dei passi biblici usati scorrettamente ed estrapolati dal contesto, ma Gesù lo incontrò con lo «È altresì scritto!».  Questa è la cosa importante: non si tratta soltanto di passi biblici dietro ai quali tutti si nascondono, che ognuno rivendica per sé ed espone, si tratta particolarmente di quelli che vengono tralasciati e messi da parte.

Nessuna parola, nessuna enunciazione nella Sacra Bibbia deve essere scambiata o presa fuori dalla connessione data. Tutto appartiene dove è, e deve rimanere come  è. Se, ad esempio, sta scritto «Dio», non deve essere inserito al suo posto «Signore». Dove sta scritto «Padre», deve essere «Padre» e non può essere rimpiazzato con «Figlio» o l’inverso. Non è morto il Padre, ma il Figlio, il quale è il Signore.

Ma non siamo figliuoli del Signore o del Figlio, ma siamo figliuoli di Dio e possiamo dire a Dio «Abba», cioè «Padre». La stessa cosa vale per «Figlio dell’uomo», «Figlio di Dio», «Figlio di Davide» e per tutte le altre definizioni, perché hanno la loro ragione di essere là dove si trovano. Chi non rispetta questo ordine dimostra di non aver capito che Dio ha ordinato ogni cosa nella Sacra Scrittura, e può causare eventualmente un’enorme confusione.

Il tema su Dio, prima o poi, ha dato da pensare ad ognuno. In particolare i teologi cercarono di spiegare Dio secondo la loro comprensione. Ma i teologi non sono profeti, e gli apologisti non sono apostoli. Hanno cercato di conoscere a fondo la Parola di Dio con l’intelletto, attenendosi alla lettera. Rimane valido per sempre quel che l’apostolo Paolo ha scritto: “A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio” (1 Cor. 2:10).

 

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Freie Volksmission e.V., Krefeld (Germania) 
  ISBN 3–920824–17–2  

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