METTERE NELL’ORDINE GIUSTO

 

Adesso veniamo alla domanda, perché Gesù definì anche Giovanni l’Elia, benché egli stesso, il Battista, abbia detto un chiaro "no", risposta biblicamente fondata. Qui abbiamo di nuovo il tipico carattere delle profezie dell’Antico Testamento; spesso in un solo versetto stanno scritte delle cose che, nel loro adempimento, sono lontane duemila anni l’una dall’altra. In quasi tutte le promesse furono citate nello stesso contesto degli avvenimenti relativi alla prima e alla seconda venuta di Cristo.

Quando l’angelo Gabriele annunciò a Zaccaria la nascita di suo figlio, Giovanni Battista, si riferì anche alla prima parte della promessa di un Elia di Malachia, capitolo 4, versetti 5 e 6: "… egli andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli" (Luca 1:16-18). Riguardo a questo Gesù disse in Matteo 11:14: "… egli è l’Elia che doveva venire". La seconda parte: "… per volgere il cuore dei figli verso i padri…", l’angelo Gabriele però non la citò, perché essa trova il suo adempimento adesso. Dio ha parlato in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, ora era giunto il tempo di volgere i cuori dei padri dell’Antico Testamento ai figli del Nuovo Testamento. Paolo l’ha insegnato così: "E noi vi portiamo il lieto messaggio che la promessa fatta ai padri, Dio l’ha adempiuta per noi, loro figli…" (Atti 13:32-33). Chi pensa che la promessa di Malachia 4:5-6 deve essere presa letteralmente, come avviene adesso in certi gruppi del Movimento carismatico, ed esercita una certa politica di famiglia, riconciliando i padri con i loro figli e i figli con i loro padri, non ha compreso il carattere di questa profezia in rapporto con la storia della salvezza.

I seguenti esempi debbono mostrare che le profezie bibliche non vanno interpretate arbitrariamente, ma debbono essere riconosciute nel loro contesto in rapporto con la storia della salvezza e ordinate secondo il loro adempimento. Isaia 35:1-7 descrive dettagli che sono avvenuti alla prima venuta del Signore, e anche tali che si adempiranno alla Sua seconda venuta. Nel versetto 4 sta scritto: "Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: "Siate forti, non temete! Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta, la retribuzione di Dio; verrà egli stesso a salvarvi". Dio il Signore è venuto Lui stesso, ci ha salvati e, come annunciato nei versetti 5 e 6, gli occhi dei ciechi furono aperti, gli orecchi dei sordi sturati, lo zoppo poté camminare e il muto cantare. La seconda parte dello stesso versetto dove si parla della vendetta e della retribuzione di Dio deve ancora adempiersi ed è quindi ancora futura.

In Isaia, capitolo 61, si parla in un unico versetto dell’Unto di Dio, il Quale proclamerà l’anno di grazia del Signore e il giorno di vendetta del nostro Dio. Secondo Luca, capitolo 4, nella sinagoga il Signore Gesù lesse questi versetti dal rotolo del profeta Isaia; però, dopo le parole: "… per proclamare l’anno di grazia del Signore…" (Luca 4:19), si fermò in mezzo al versetto e restituì il rotolo. La seconda parte dove si parla del giorno di vendetta, che è ancora futuro, Egli non la lesse, altrimenti non avrebbe potuto dire: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite" (Luca 4:21).

In Gioele 2:28 troviamo la promessa dell’effusione dello Spirito Santo durante il tempo della grazia e, nello stesso brano, si parla anche del grande e terribile giorno del Signore. "Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato; poiché sul monte Sion e a Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto il Signore…" (Gioele 2:32). Il giorno di Pentecoste, nella sua predicazione, Pietro citò: "E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato…". Anche lui si fermò in mezzo al versetto, perché la seconda parte che concerne la salvezza che ci sarà sul monte Sion e a Gerusalemme non avverrà più nel tempo della grazia per le nazioni, ma nel periodo per Israele (Atti 15:13-15; Rom. 11:25-29 e altri).

I profeti dell’Antico Testamento pronunciarono sotto l’ispirazione dello Spirito Santo quel che sarebbe avvenuto secondo il piano di salvezza di Dio. La corretta divisione e spartizione, come possiamo vedere, è riservata ai servitori del Nuovo Patto, ai quali è dato di "tagliare rettamente" la Scrittura. La profezia biblica non deve essere interpretata, ma deve essere vista nel suo adempimento e ordinata in modo adeguato.

Il compito del precursore era di gettare il ponte dall’Antico al Nuovo Testamento e di adempiere la prima parte della promessa concernente Elia. Quando il Signore Gesù si recò con tre discepoli sul Monte della Trasfigurazione, là apparvero anche Mosè ed Elia (Mat. 17:1-12; Marco 9:2-13; Luca 9:28-36). Benché questi due profeti fossero presenti, i discepoli in seguito a ciò chiesero solo di uno di loro, cioè di Elia (Mat. 17:10). Per quale ragione? Affinché sentiamo la risposta dalla bocca del Signore stesso: "Egli rispose: "Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa"". Ciò si riferisce inequivocabilmente all’avvenire. Per quel che concerneva Giovanni il Battista, il Signore continuò dicendo: "Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto".

Adesso, i cuori dei figliuoli di Dio debbono essere ricondotti alla fede dei padri — al principio. Non a uno dei padri della Chiesa, neanche a una privata riconciliazione di famiglia, ma alle dottrine e alla pratica dei padri apostolici della fede in Cristo. In quel tempo, il Signore stesso diede la risposta a loro — adesso Egli la dà a noi. Non valgono argomenti, obiezioni razionali, ma solo quel che il Signore ha detto, quel che sta scritto. Adesso si tratta veramente che ogni cosa venga di nuovo riportata allo stato originale secondo il piano di redenzione. Questa è la promessa per la Chiesa prima del ritorno di Gesù Cristo e il comandamento dell’ora. Così sta scritto e così avviene.

Adesso, prima della seconda venuta di Cristo, tutto doveva essere di nuovo messo in ordine secondo la Scrittura tramite un ministerio profetico. Adesso Dio fa la storia della salvezza e la promessa che Egli diede di mandare Elia è "sì" e "amen", e si è anche adempiuta. Però, come allora con Giovanni Battista, essi gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto. Beati coloro che credono veramente a Dio, ossia "come dice la Scrittura", perché è solo a loro che ciò viene rivelato. Dio non può parlare a chi non crede quel che Lui ha detto e promesso. Chi con i suoi pensieri passa accanto a Dio, parla e predica passando accanto a Lui. Secondo quel che il Signore disse in Marco 12:29-30, dobbiamo amare Dio anche con tutta la nostra mente. Chi crede realmente quel che Dio ha detto pensa in modo corrispondente.

Prima del ritorno di Gesù Cristo, Dio vuole restaurare ogni cosa nella Sua Chiesa e riportare tutto allo stato originale. Ciò è "COSÌ DICE IL SIGNORE". Perché così sta scritto del Redentore: "… Gesù, che il cielo deve tenere accolto FINO AI TEMPI della restaurazione di tutte le cose; di cui Dio ha parlato fin dall’antichità per bocca dei suoi santi profeti" (Atti 3:21). Nel versetto 20 ci viene detto: "… affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di ristoro e che egli MANDI il Cristo che vi è stato predestinato, cioè Gesù". Adesso è più che chiaro: prima viene la restaurazione e il ristoro, il refrigerio, poi ritorna Gesù. Amen! Così sia! Questa è la predicazione dell’intero consiglio di Dio nel nostro tempo (Atti 20:27)! Questa è la rivelazione del grande mistero di Cristo e la Chiesa (Ef. cap. 3)! Molti parlano del tempo della fine e della seconda venuta di Cristo; però, senza credere a questa promessa e senza aspettare e sperimentare realmente la restaurazione, avranno la loro più grande delusione! È una delle più importanti promesse che si adempie oggi nella Chiesa. In Isaia 28:11 sta scritto: "Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua straniera che il Signore parlerà a questo popolo". Nel versetto 12 è scritto: ""Ecco il riposo: lasciar riposare lo stanco; questo è il refrigerio!". Ma quelli non hanno voluto ascoltare". Riferendosi a questo passo, Paolo ha menzionato solo il parlare in altre lingue (1 Cor. 14:21), il che si adempie fin da Pentecoste. La seconda parte, il refrigerio spirituale, Pietro, con visione profetica, lo portò in relazione con la restaurazione proprio prima della venuta di Gesù Cristo (Atti 3:20-21). Ciò ha luogo adesso. Beati sono tutti coloro che ne sono partecipi! L’ultimo ravvivamento spirituale e refrigerio deve e andrà di pari passo con la piena restaurazione. La Parola di Dio è semplicemente perfetta, deve solo essere ordinata in modo corretto.

 

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