PREMESSA
– PREFAZIONE
– INTRODUZIONE
PREMESSA
ALL’EDIZIONE ITALIANA
Già a suo tempo l’apostolo Giuda
scrisse: “Mi sono trovato costretto a
scrivervi per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, ch’è stata una
volta per sempre tramandata ai santi”. Queste parole di esortazione, anche
se scritte circa duemila anni fa, alle origini del Cristianesimo, sono oggi
attuali più che mai.
In questo tempo di confusione spirituale — tralasciando di parlare dei grandi
cambiamenti avvenuti e che continuano ad avvenire in tanti altri campi a livello
planetario — troppo facilmente si sono messe da parte le verità contenute
nella Sacra Scrittura per raggiungere ad ogni costo l’unità religiosa,
credendo così di adempiere ciò che Gesù stesso disse: “… che
siano tutti uno”. È per questo motivo che ci è parso bene offrire questa
opera anche ai lettori di lingua italiana, opera che può contribuire a
ricondurre il popolo di Dio alle verità bibliche e, di conseguenza, alla vera
unità voluta da Cristo.
L’autore,
non dovendo difendere nessuna religione o corrente di fede, ha potuto esporre
liberamente e con franchezza, la fede tramandata una volta per sempre ai santi,
di cui parla appunto l’apostolo Giuda. Anche se in un primo momento potrebbe
sembrare che vengono esaminate alla luce delle Sacre Scritture soltanto le
dottrine della Chiesa cattolica romana — perché l’autore, come dice nella
sua prefazione, ha dovuto esaminare questa istituzione in base alla Sacra
Scrittura — chi conosce le dottrine delle varie Chiese protestanti presenti
nel nostro Paese, capirà che anche le altre confessioni cristiane vengono
esaminate alla luce della Parola di Dio, poiché, pur affermando di custodire
l’intero patrimonio della fede cristiana, hanno accettato delle tradizioni
umane annullando così la Parola di Dio, come sta scritto nell’Evangelo di
Matteo: “E avete annullato la parola di
Dio a cagion della vostra tradizione”.
Riguardo
al fatto che alcune delle cose che vengono pubblicate possono sembrare
inverosimili, si lascia a Dio il giudizio, poiché Egli sa che non sono state
scritte per polemizzare, né per screditare o disprezzare un qualsiasi grande
uomo religioso o una qualunque istituzione, ma unicamente per amore della verità
e di coloro che desiderano entrare nel Regno di Dio.
Visto che
anche nel nostro Paese un numero sempre maggiore di persone si rivolge alla
Sacra Bibbia, l’editore si augura che molti, dopo aver letto questo libro, si
sentano ancora più attratti dalla Parola di Dio.
L’editore
coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto nella
preghiera in quest’ardua e non vana fatica nel Signore, e che l’hanno
aiutato nella traduzione, nella correzione e nell’edizione di questo libro in
lingua italiana.
Soprattutto,
ringrazia Dio che lo ha sostenuto in ogni momento fino alla fine nel portare a
termine questo compito alla Sua gloria e per l’avanzamento del Suo Regno.
Che Egli
benedica riccamente ogni lettore.
“La grazia del Signor Gesù sia con tutti!”
L’Editore
italiano
PREFAZIONE
Mi sento
spinto a scrivere questo libro considerando la costellazione di portata mondiale
che si sta chiaramente componendo in Europa. Questa costellazione è un
intreccio politico–religioso e sono convinto che la tematica che mi accingo a
trattare è, ora più che mai, attuale. È probabile che non vi sia niente di più
attuale su cui informare la gente. Per poter esaminare a fondo le cose, bisogna
mettere in luce temi critici e dati di fatto storici: lo sviluppo del
Cristianesimo deve essere di nuovo reso chiaro fin dal suo inizio. Ritengo sia
giunto il tempo di presentarsi al largo pubblico con la verità. Di proposito ho
cercato di scrivere in modo semplice e comprensibile per tutti, senza usare un
linguaggio teologico e filosofico.
Poiché
questo libro verrà pubblicato in diverse lingue e nazioni, vorrei fare la
seguente premessa: durante i miei viaggi missionari che mi hanno condotto in più
di 100 Paesi, ho sempre dimostrato di rispettare tutte le religioni e tutte le
ideologie, anche se la mia convinzione è diversa da esse. Aver rispetto per
l’altrui dignità dovrebbe essere naturale, anche quando la fede e il modo di
agire degli altri ci sembrano sconosciuti o, addirittura, strani. Se per più di
800 milioni di Indù, la mucca è sacra, si deve rispettare questo modo di
credere. Se gli Indù rigorosamente religiosi si spalmano la fronte con ceneri
di “sacro” sterco di vacca, nessuno può impedire loro di farlo. Se la
religione Sikh richiede che ognuno si tolga le scarpe e faccia un pediluvio
prima di entrare nel tempio d’oro di Amritsar, chiunque desidera visitarlo lo
deve fare. Mi sono sempre attenuto agli usi vigenti nei luoghi santi musulmani,
esattamente come nei templi di altre religioni.
Quasi
sempre ho trovato delle porte aperte nell’ambiente cristiano, ho tenuto delle
relazioni in conferenze e in congressi religiosi interconfessionali nel mondo
intero; nelle più disparate Chiese e Comunità sono stato l’oratore ospite.
Anche nella Chiesa cattolica romana, in Africa del Sud, nella quale ho
predicato, mi sono conformato allo svolgimento della funzione religiosa.
Rispetto fondamentalmente ogni ideologia e acconsento a ciascuno, il diritto di
decidere da sé ciò che vuole credere e fare.
Mi è
capitato di vedere nella Basilica di S. Pietro tante persone provenienti da
svariati Paesi che, nel tormento dell’anima loro, baciavano invano il piede
della statua di Pietro; ho visto qui e altrove tante altre cose e sono stato
mosso a compassione, perché soffro con gli uomini. In questo libro verrà
trattato dal punto di vista biblico quanto è vero e confrontato con quanto è
falso, ma spetterà al lettore formarsi un proprio giudizio in merito.
Per forza
di cose, prima di tutto debbo esaminare in base alla Sacra Bibbia
l’istituzione mondiale cattolica romana e, quindi, metterla a confronto con la
Parola di Dio; è solo alla luce della rivelazione divina che possiamo vedere la
verità e avere la possibilità di riconoscere l’inganno e l’errore. La
pretesa della Chiesa di Roma di essere l’unica a salvare, è stata ripresa, più
o meno apertamente, da tutte le altre confessioni cristiane. Tutte, a modo loro,
vogliono salvare, ma questo non è possibile. Una Chiesa che si appella a
Cristo, all’apostolo Pietro e agli altri apostoli deve essere pronta a
lasciarsi esaminare riguardo a queste pretese.
Che
l’Iddio onnipotente benedica ogni lettore.
INTRODUZIONE
Nel nostro
tempo non è facile rivolgersi alla gente con il tema riguardante Dio e la fede.
Alcuni lo considerano superato, altri cercano ciò che è divino in sé stessi e
nella natura, altri ancora negano l’esistenza di un Dio; alcuni poi parlano
solo di un essere supremo. Strano a dirsi, ma, quando capitano delle catastrofi,
anche quelli che proclamano di non credere chiedono: «Perché Dio permette
questo?».
Da quando
si conosce apertamente ciò che è avvenuto e che avviene nel Nome di Dio, sotto
il manto della religione, un numero sempre maggiore di persone perde la fiducia
nella giustizia, avendo posto l’istituzione religiosa e Dio sullo stesso
livello. Nel corso dei tempi, diversi storici hanno riempito tanti libri con
resoconti sugli abusi commessi nelle diverse epoche. Ciò che è stato portato
recentemente alla luce, da autori coraggiosi, è in realtà un’eredità
opprimente.
In tutte
le religioni vi sono comunque persone coscienti del fatto che esiste il
soprannaturale e non soltanto il terreno. È chiaro che l’uomo non nasce per
morire, ma per vivere. In fondo sono veramente pochi quelli realmente convinti
che tutto finisce con la morte, ma anche questi, nell’ora della morte,
constateranno di essersi sbagliati.
Ognuno di
noi è nato in un certo Paese con una certa religione o ideologia, supponendo
poi che quella fosse la giusta.
Il
progresso quasi incomprensibile, lo sviluppo dal carro a cavalli ai più moderni
razzi vettori, dal cocchio agli astronauti e cosmonauti, conferma ciò che Dio
disse quasi seimila anni fa riguardo agli uomini, mentre si edificava la torre
di Babele: “Ora nulla li impedirà di
condurre a termine ciò che disegnano di fare” (Gen. 11:6). Ne è derivato
che l’uomo crede sempre di più in sé stesso e nelle proprie capacità,
dubitando e rigettando sempre di più Dio e la Sua Parola.
Già nel
giardino di Eden, l’avversario di Dio, cioè il diavolo, mise in dubbio le
parole del Creatore, dicendo: “Come! Iddio vi ha detto…?”, senza negare la Sua esistenza. Oggi,
con svariati argomenti, egli istiga la gente colta e riflessiva alla ribellione
contro il Creatore. La Parola di Dio, ossia la Sacra Bibbia, viene messa in
dubbio da molti, perché guardano al fallace agire umano di coloro che
pretendono di rappresentare Dio.
Chi è
convinto che tutta la creazione trae origine da un’esplosione primordiale,
escludendo il Creatore, dovrebbe guardare attentamente un luogo in cui c’è
stata un’esplosione! Chi crede che tutti gli esseri viventi si siano
sviluppati da una cellula originale dovrebbe anche dire chi ha dato vita a
quella cellula originale! Chi difende la teoria dell’evoluzione deve spiegare
tutte le specie inferiori. Il Creatore disse: “Che
tutto produca secondo la propria specie!” e così è ancora oggi. Ogni
vita che viene al mondo è un miracolo di creazione che, quotidianamente, si
ripete milioni di volte.
Le
affermazioni, che portano lontano dalla realtà continuamente dimostrata,
provengono tutte dalla stessa sorgente e hanno lo stesso traguardo, quello di
rendere non degna di fede la genesi, cioè la narrazione della creazione
contenuta nella Sacra Bibbia e di far apparire come superfluo il Creatore.
La
seguente realtà è degna di nota: i profeti mandati da Dio non hanno fondato
una corrente religiosa e non sono entrati nella storia quali fondatori di
religione. Nessun profeta realmente mandato da Dio — sia esso Enoc o Noè,
Abrahamo o Mosè, Elia o Isaia — ha mai fondato una religione. Questa realtà
è di importanza capitale. Tutti hanno trasmesso soltanto ciò che avevano
ricevuto da Dio, perciò l’intero Antico Testamento, cioè la prima parte
della Sacra Bibbia, forma un’unità armoniosa. Uno solo era Colui che parlava
e operava, il Signore Dio, che confidava il Suo piano a coloro che Lui stesso
aveva chiamato e che erano i Suoi portavoce. Vissero in tempi diversi e, a
seconda del compito divino, portarono la loro parte alle profezie per il
completamento del piano di salvezza predetto. Benché siano comparsi in secoli e
millenni diversi, non troviamo contraddizione nei loro scritti, ma una perfetta
armonia.
Anche gli
apostoli mandati da Dio non fondarono nessuna religione. In umiltà e semplicità
fornirono la prova schiacciante che le profezie dell’Antico Testamento si
erano adempiute alla lettera. Per quanto riguarda la fondazione della Chiesa di
Cristo e la sua edificazione, essi rimisero ogni cosa completamente nelle mani
del Signore della gloria che aveva detto: “Io
edificherò la mia Chiesa…” (Mat. 16:18). Egli non ha conferito questo
incarico né all’apostolo Pietro né all’apostolo Paolo, né a nessun altro
uomo, pur avendo dato alla Sua Chiesa diversi ministeri per l’edificazione del
Corpo di Cristo, come sta scritto nella lettera agli Efesini e nella prima
lettera di Paolo apostolo ai Corinzi: “Ed
è lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri,
come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori…” (Ef. 4:11). “E
Dio ha costituito nella Chiesa primieramente degli apostoli; in secondo luogo
dei profeti; in terzo luogo dei dottori…” (1 Cor. 12:28). La vera Chiesa
di Cristo, secondo il modello biblico, non è un’istituzione organizzata da
uomini, ma è un organismo vivente. È l’unica istituzione spirituale di Dio
sulla terra ed è formata da uomini e donne riscattati che hanno trovato grazia
davanti a Lui. Essa viene anche chiamata tempio di Dio (Ef. 2:21) o casa di Dio
(Ebrei 3:6). Dio non abita in nessun edificio sacro o tempio costruito da uomini
(Is. 66:1-2; Atti 7:48-49), dimora soltanto nel cuore dei Suoi figliuoli. È più
che necessario ritornare all’origine, al principio, per venire a conoscenza di
quel che è la Chiesa di Dio (1 Tim. 3:15), di come crede, di ciò che insegna,
come battezza, e così via. Soltanto nella Parola di Dio troviamo la risposta.
È su questa base e in piena responsabilità davanti a Dio che è stato scritto
questo libro.
Tra le
molte versioni della Sacra Bibbia, ho preferito usare per la citazione dei passi
biblici la versione del dott. Hermann Menge. [Per l’edizione italiana, abbiamo
usato nella maggior parte dei casi la versione del dott. Giovanni Luzzi —
N.d.E.]
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