L'UNICO CRITERIO VALIDO



Se la Tua Parola non dovesse più essere valida,
su che cosa dovrebbe riposare la mia fede?
Per me non si tratta di mille mondi, 
ma di ubbidire alla Tua Parola.

(Conte di Zinzendorf)

 
Questo esposto tratta anzitutto un confronto tra le dottrine bibliche e la teologia ecclesiastica. Può darsi che alcuni lo considerino una mancanza di amore quando la verità viene detta senza riguardi, però deve essere così, perché solo la conoscenza della Verità, la Parola di Dio, ci fa liberi da ogni errore umano, come il Signore stesso disse: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giov. 8:32). Soltanto così la luce può essere separata dalle tenebre.

Come è risaputo, ogni confessione religiosa ha il suo proprio  credo, in cui è stabilito quel che deve essere creduto e insegnato. Però tutte le dottrine della Chiesa neotestamentaria ci furono lasciate scritte già dagli apostoli che erano stati incaricati dal Signore stesso. A questo scopo c’era l’importante criterio biblico al disopra di tutto, come espose l’apostolo Giacomo nell’assemblea dei fratelli a Gerusalemme: “E con ciò si accordano le parole dei profeti” (Atti 15:15). Solo se possiamo dimostrare che è così, allora possiamo anche dire: “Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi…” (Atti 15:28).


Là dove le parole dei profeti e le dottrine degli apostoli sono state falsificate o non sono state prese in considerazione, allora ci troviamo di fronte a decisioni umane prese sotto l’influenza dello spirito anticristo e non di verità rivelate all’origine dallo Spirito Santo.
La vera Chiesa di Dio conosce solo un unico fondamento, quello degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù stesso la Pietra angolare: “Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare” (Ef. 2:20; 1 Cor. 3:10-15 e altri). Essa rimane per sempre fondata su questo fondamento e, con ciò, nella Sacra Scrittura secondo il modello cristiano primitivo: “Ed erano perseveranti nell’attendere all’insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere” (Atti 2:42). 

L’apostolo Paolo mise in guardia dal fatto che perfino tra loro stessi sarebbero sorti uomini che avrebbero insegnato delle cose perverse, delle dottrine false (Atti 20:30). Egli ha fatto notare che già in quel tempo veniva predicato un altro Gesù, veniva annunciato un altro vangelo ed era all’opera un altro spirito (2 Cor. 11:4). Le correnti deviate — benché pie e “cristiane” — si intrufolarono nel Cristianesimo già molto presto (Gal. 1:6-10). L’apostolo mise in risalto il fatto che la predicazione dell’Evangelo che gli era stata affidata non era secondo l’uomo, come era sempre il caso di quelli che si erano sviati e lo è ancora oggi. L’Evangelo gli era stato dato tramite una diretta rivelazione di Gesù Cristo (Gal. 1:11-12), ciò che gli altri, che ne hanno fatto una scienza umana, non potevano e non possono testimoniare. Tramite il confronto con la Sacra Scrittura deve diventare chiara la differenza tra il vero Evangelo eterno di Gesù Cristo e il «vangelo» cambiato dagli uomini.

 

Copyright ©1998 by 
Freie Volksmission e.V., Krefeld (Germania) 
  ISBN 3–920824–17–2  

HOMEPAGE

PRECEDENTE                                                          SUCCESSIVO

INDICE

Sito ufficiale della Missione Popolare Libera in Italia