Sommario degli incontri — Aprile 2009

 
 

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo, è il fratello Frank che vi parla dal «Centro Missionario Internazionale» di Krefeld in Germania. Il mio cuore è pieno di gioia e sono meravigliato di conoscere e di sperimentare la presenza di Dio in modo tanto meraviglioso, così come ne abbiamo avuto il privilegio in questo ultimo fine settimana. Abbiamo parlato della Parola di Dio, di Dio e del Suo Patto con Noè, con Abrahamo, con Israele, del Suo Patto con la Chiesa neotestamentaria. Il nostro Signore disse: “Questo è il Sangue del Nuovo Patto”. Abbiamo parlato delle promesse e di molte cose in rapporto con il Patto che Dio ha fatto con noi. Abbiamo letto i passi della Scrittura che parlano del Signore e che Lo mostrano in rapporto col Patto nei libri dei profeti dell’Antico Testamento, come ad esempio in Ezechiele, capitolo 1, e nel Nuovo Testamento in Apocalisse, capitoli 4 e 5, come anche in Apocalisse, capitolo 10, dove il Signore viene mostrato nel Suo Patto con l’arcobaleno sopra il Suo capo. Le promesse di Dio sono veritiere.

Più di ottocento persone si erano riunite qui da varie nazioni, da tutta Europa, dall’estremità nord della Finlandia fino a Palermo, da una parte all’altra di questo continente. Da varie parti della terra, degli amici ci hanno raggiunto per questi incontri del fine settimana. Cosa posso dire? Aprile è sempre un mese speciale. Il 2 aprile è un giorno molto particolare nella mia vita. Posso guardare a 47 anni fa, quando il Signore mi ha chiamato con la Sua voce udibile che proveniva dall’alto a destra, mi parlò, come sapete, nella mia madrelingua, chiamandomi, affidandomi l’incarico di andare di città in città per predicare la Sua Parola e anche per distribuire il Cibo spirituale che era stato immagazzinato.

Guardo indietro a tutti questi anni e non mi sto vantando, perché non c’è nulla di cui posso vantarmi. Oggi quando i fratelli dicono: «Fratello Frank, ti ringraziamo di aver servito il Signore e fatto il Suo lavoro», io molto semplicemente rispondo loro: «Fratelli, non ho fatto niente, non ho salvato una sola anima, non ho guarito una sola persona, non ho liberato alcuno da qualche spirito, ho semplicemente predicato la Parola di Dio, il Vangelo di Gesù Cristo, diventato potenza di Dio per la salvezza di quanti credono». Così ricordo tutti questi anni in cui non ho fatto niente, ma, nello stesso tempo, riconosco che il Signore ha salvato tante anime. In tanti Paesi, in più di 141, molte persone sono arrivate alla conoscenza della Verità e Dio ha benedetto i miei piedi per portare il Vangelo fino alle estremità della terra.

Come sapete ho avuto il grande privilegio di stare insieme con il fratello Branham. Come posso descrivere questi momenti trascorsi con lui? Ringrazio Dio di aver ordinato ogni cosa in questo modo meraviglioso! Fratelli, non potete mai capire ciò che questo significa per me. Queste esperienze sono molto particolari. Se pensate alla chiamata dell’apostolo Paolo, cosa successe quando ebbe luogo la chiamata divina? Egli udì la Voce e apparve la Luce. Diletti, ci fu una conferma. Il Signore parlò ad Anania e lo mandò da Saulo che pregò per lui e i suoi occhi furono aperti, fu battezzato e poté andare per la sua strada. Perché il Signore confermò la mia chiamata per mezzo del fratello Branham il 3 dicembre 1962? È assolutamente necessario che Dio confermi la Sua chiamata, il Suo compito. Diletti, sono molto riconoscente a Dio, perché non devo inventare qualcosa o raccontare storie, ma dire semplicemente la verità davanti al Dio del Cielo che ha voluto che riconoscessi Gesù come mio Signore.

Ho conosciuto il fratello Branham per dieci anni, dal 1955 al 1965. Non sono stato solo in contatto con il suo ministero, ma l’ho conosciuto personalmente. Amici, se c’è una persona che vive sulla terra, e che conosca, non solo che creda, ma che conosca, tramite rivelazione divina, che William Branham era quel profeta promesso che doveva venire prima del Giorno del Signore... Abbiamo visto l’adempimento di Malachia, capitolo 4. Abbiamo visto l’adempimento di quanto era stato confermato dal nostro Signore in Matteo, capitolo 17, versetto 11 e in Marco, capitolo 9, versetto 12: “In verità, Elia deve prima venire e restaurare tutte le cose”. Dio ha restaurato, per mezzo del Messaggio biblico del tempo della fine predicato da William Branham, e permettetemi di sottolineare questo: William Branham non ha predicato alcuna dottrina che non fosse scritturale, ma ha predicato tutto il Consiglio di Dio. Chi estrapola le sue citazioni fuori dal loro contesto, creando i loro propri insegnamenti e dottrine, ne risponderà severamente nel Giorno del giudizio. Nessuno sulla terra dovrebbe nascondersi dietro al fratello Branham e usare le sue citazioni per sostenere le proprie convinzioni e idee.

Non voglio entrare nei dettagli di queste cose, ma voglio dichiarare solo questo: Dio ci ha inviato un vero messaggero con il vero Messaggio di restaurazione. Adesso è venuto il tempo non solo di parlare del Messaggio, della restaurazione, ma di sperimentare la restaurazione stessa di tutte le cose, che tutte le cose siano riportate come erano nel principio. Non è il tempo di discutere sulle tante dottrine non bibliche, ma piuttosto di concentrarci sulla Parola di Dio, sulle promesse per il nostro giorno e prendere parte a ciò che Dio sta facendo adesso. Io non aspetto il ritorno del fratello Branham, bensì aspetto il ritorno del Signore Gesù Cristo. Nella Parola di Dio non c’è alcuna promessa sul ritorno di un profeta, ma in Giovanni, capitolo 14, versetto 3, c’è la promessa: “Io vado a prepararvi un luogo e poi ritornerò”. Il ritorno del nostro Signore non è un avvenimento progressivo nel tempo, non avviene per tappe; ora ci troviamo in un processo di preparazione, e il ritorno del Signore avverrà in un minuto, in un’ora, in un giorno, così come dice la Scrittura: “Perché com'è il lampo che balenando risplende da un'estremità all'altra del cielo, così sarà il Figliuol dell'uomo nel suo giorno” (Luca 17:24).

Posso solo dire questo e spero di essere stato compreso in modo corretto. Non posso accettare alcuna interpretazione. Non me ne scuso, perché sono impegnato solo verso la Parola di Dio, per tutta l’Eternità. Non accetterò mai alcuna interpretazione, accetterò solo la Parola di Dio, dalla Genesi all’Apocalisse. In Ebrei, capitolo 12, ci sono molte cose meravigliose. Leggo alla fine del capitolo 13, il versetto 20: “Or il Dio della pace che in virtù del Sangue del Patto eterno ha fatto risalire dai morti il grande Pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la Sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a Lui, per mezzo di Gesù Cristo; a Lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen”.

Per favore, prendete parte a ciò che Dio sta facendo proprio adesso. Siate tutti benedetti, e saluto ognuno di voi sulla faccia della terra dal «Centro Missionario» di Krefeld, in Germania, nel prezioso Nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.

 

Ewald Frank

 

 

  

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