Sommario degli incontri — Aprile 2008

 
 

 

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo, è il fratello Frank che vi parla dal «Centro Missionario Internazionale» di Krefeld in Germania. Ancora una volta possiamo guardare a un fine settimana meraviglioso e benedetto. Abbiamo avuto delle grandi riunioni e c’erano più di 800 persone venute da tutta Europa e da diverse luoghi della terra. Il nostro scopo è di condividere la preziosa Parola di Dio con piena chiarezza e senza interpretazioni o spiegazioni, ma solo la pura Parola di Dio, sia Essa evangelistica, di insegnamento o profetica. Noi crediamo così come dice la Scrittura.

 

Naturalmente circolano molte interpretazioni e, in occasione di queste riunioni, vengono poste delle domande. Prima però di affrontare uno di questi argomenti, vorrei leggere Romani, capitolo 16, dal versetto 24 al versetto 27: “La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen. A colui che può fortificarvi secondo il mio vangelo e il messaggio di Gesù Cristo, conformemente alla rivelazione del mistero che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, ma che ora è rivelato e reso noto mediante le Scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le nazioni perché ubbidiscano alla fede, a Dio, unico in saggezza, per mezzo di Gesù Cristo sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen”. Amati nel Signore, qui si parla del “mistero” che è stato tenuto nascosto attraverso tutte le epoche, fin dall’inizio del tempo, poi anche che tale “mistero” ci è stato rivelato.

 

Cari, viviamo in un tempo meraviglioso. Dio ha mandato un profeta e dobbiamo convenire che la Parola di Dio, il piano di salvezza di Dio non è mai stato rivelato così in profondità come tramite il ministero del fratello Branham. Voglio ripeterlo ancora una volta. Lo considero un grandissimo privilegio aver conosciuto personalmente il fratello Branham per dieci anni. Ho conosciuto il suo ministero. Ho mangiato con lui allo stesso tavolo, ho viaggiato con lui nella stessa auto, ho partecipato alle sue riunioni, ho tradotto in lingua tedesca tutti i suoi sermoni predicati dopo l’apertura dei Sette Suggelli. Per questo motivo, per la grazia di Dio, conosco il Messaggio in tutto e per tutto. Però conosco anche la Sacra Scrittura e, per la grazia di Dio, posso dire di conoscere personalmente il mio Signore e Salvatore.

 

Non riesco proprio a capire perché i fratelli portino certe affermazioni del fratello Branham fuori dal loro contesto facendone delle dottrine, come riguardo alle Settanta Settimane di Daniele con cui sono stato confrontato durante questo ultimo fine settimana. Un fratello, che stava davanti a me, mi disse: «Fratello Frank, i tuoi insegnamenti sono diversi da quelli del fratello Branham!». E io gli replicai: «Caro fratello, non devi leggere soltanto una predicazione, o una o due affermazioni. Devi andare a leggere nei diversi sermoni e ascoltare ciò che il fratello Branham dice. Non solo «egli disse» ma anche «ciò» che egli disse. Poi gli ho mostrato questo disegno che mi sono portato dietro personalmente dalla chiesa di Jeffersonville, dove si possono vedere le 7 settimane, le 62 settimane e la Chiesa. Infine si può vedere l’ultima, la 70° settimana divisa in due parti. La prima parte con i due profeti, Apocalisse, capitolo 11, e la seconda parte la Grande Tribolazione. Questo disegno è del fratello Branham… questo è il fratello Branham.

 

So anche che il fratello Branham fece delle dichiarazioni sui tre anni e mezzo, poi prese in considerazione il ministero dei due testimoni, dunque ciò è anche corretto. Dovete capire qual è l’argomento su cui predicava e perché diceva questo o quello. È molto importante. È importante non solo ripetere ciò che disse il profeta, ma anche mostrare il preciso collegamento con la Scrittura, perché qui dice una cosa e perché — magari dal nostro punto di vista solo per un momento – là ne dice un’altra. Non è qualcosa di diverso, ma è diverso il contesto in cui deve dire qualcosa. Per spiegarlo meglio vorrei leggere Daniele, capitolo 9, versetti 24 e 25, e spero che abbiate rispetto per la Parola di Dio: “Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città… — non riguardo alla Chiesa, non riguardo alla Sposa, non riguardo ai Gentili — … per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo”. Continuiamo a leggere: “Sappi dunque e comprendi bene: dal momento in cui è uscito l'ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme… — non la Chiesa, non i Gentili — … di restaurare e ricostruire Gerusalemme fino all'apparire di un unto, di un capo, ci saranno sette settimane; e in sessantadue settimane…”. Dunque, ciò non concerne la Chiesa, ma Israele, Gerusalemme. Dopo le 69 settimane il Signore diede la Sua Vita.

 

Cari fratelli, vi consiglierei — specialmente a voi che insegnate e predicate di leggere nuovamente e con attenzione il libro su Le Settanta Settimane di Daniele (The Seventy Weeks of Daniel) perché questo disegno fu fatto nel tempo in cui il fratello Branham predicò sulle Settanta Settimane di Daniele. Ho sottolineato qui alcune affermazioni, ma anche voi potete sottolinearle per conto vostro. Qui, per esempio, il fratello Branham parla degli ultimi sette anni e dell’Anticristo che fa un patto con Israele fino a metà della settimana. Ci sono diverse dichiarazioni, specialmente in questo sermone sulle Settanta Settimane di Daniele. Qui dice: «Nel momento in cui Egli inizia la settantesima settimana, o sette anni, la Chiesa è via».

 

Cari fratelli e sorelle lasciate che vi dica una cosa con amore: Ve ne sono troppi che non conoscono il Signore, che non conoscono il Messaggio, che non conoscono la Scrittura, che non hanno fatto un’esperienza personale con il Signore, che non sono mai stati chiamati al ministero. Affrontano i sermoni del fratello Branham solo con una conoscenza intellettuale e, per questo motivo, arrivano a conclusioni diverse. Dobbiamo stare sotto la stessa guida e ispirazione dello Spirito Santo così come lo furono gli apostoli, i profeti e anche il nostro amato fratello Branham, servo e profeta di Dio della nostra epoca.

 

Vi auguro le benedizioni del Signore e che portiate rispetto a Dio e alla Sua Parola. Per favore, rispettate prima di tutto la Parola di Dio e poi potrete ricondurre ogni dichiarazione al Messaggio e alle Sacre Scritture. Così non avrete due cose, ma una sola: il Messaggio è la Parola e la Parola è il Messaggio.

 

Cari, vi auguro le benedizioni di Dio nel santo Nome di Gesù Cristo. Amen.


Ewald Frank

Disegno del fratello Branham a cui fa riferimento il fratello Frank.

 

 

  

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