Cari
fratelli e sorelle in Cristo, vi saluto tutti dal «Centro Missionario
Internazionale» di Krefeld in Germania. Guardiamo ad un fine settimana
grandemente benedetto, le persone ci hanno raggiunto da tutta l’Europa, in
particolare dalla Finlandia, dalla Svezia, dall’Italia e dai Paesi vicini, come
pure dal Sud America, dal Centro America e dai Paesi dell’Africa. Siamo
semplicemente riconoscenti all’Iddio onnipotente per la Sua Parola, per la Sua
Parola vivente, per la Sua Parola rivelata, che è diventata per noi il Cibo
spirituale a tempo debito. C’è stato però un punto che abbiamo messo in rilievo
e che va di pari passo con 1 Samuele, capitolo 15, e Matteo, capitolo 7.
In Matteo,
capitolo 7, versetto 21, leggiamo: “Non chiunque mi dirà: “Signore!”
“Signore!”, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio
che è nei cieli”. Questa dichiarazione è molto chiara. Oggi,
specialmente nelle riunioni carismatiche, sentiamo l’inno: «È il Signore!», «È
il Signore!», però uomini e donne si comportano, si vestono e credono quel che
vogliono. Non fanno nemmeno attenzione a ciò che dice la Scrittura. Vanno per le
proprie vie, ma cantano: «È il Signore!”», «È il Signore!». Talvolta delle
signore — non possiamo chiamarle sorelle, ma solo signore — vanno sul palco
vestite alla moda del rock’and’roll, però cantano: «È il Signore!». Le
personalità carismatiche celebrano se stesse e gioiscono di tutto quello che
succede. In 1 Samuele, capitolo 15, il profeta di Dio, Samuele, unse Saul per
essere re sopra Israele. Il messaggio affidatogli fu: “Ora dunque ascolta le
parole dell’Eterno”. Era stato dato a Saul un chiaro incarico che doveva
essere eseguito. In effetti al versetto 13, sta scritto: “Samuele allora si
recò da Saul, e Saul gli disse: «Benedetto sii tu dall’Eterno! Io ho eseguito
l’ordine dell’Eterno»”.
Ma non era così.
Non aveva
fatto esattamente ciò che il Signore Dio gli aveva detto. Nel versetto 11,
leggiamo: “«Io mi pento di aver stabilito Saul re perché si è allontanato da
Me e non ha eseguito i Miei ordini».
Samuele ne fu rattristato e gridò all’Eterno tutta la notte”.
Qui c’è una
lezione per tutti. Svolgiamo anche noi il grande compito nello stesso modo come
gli apostoli? Abbiamo cura di fare esattamente ciò che ha detto il Signore?
Anche Matteo, capitolo 28, Marco, capitolo 16, Luca, capitolo 24, Giovanni,
capitolo 20, quando il Signore affidò il grande incarico? Se chiedessi a tutti
gli evangelisti della televisione, a tutte le personalità carismatiche, a tutti
coloro che sono in vista oggi: Avete messo in pratica Matteo. capitolo 28, nel
modo in cui lo hanno fatto l’apostolo Pietro, Filippo a Samaria e Paolo a
Efeso? Avete ricevuto la rivelazione che il Nome del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo è: Signore Gesù Cristo? Avete battezzato o
battezzate nel modo in cui lo hanno fatto i nostri fratelli nel principio?
Fratelli,
non prendete questo alla leggera. Dovreste sapere che molti verranno in quel
giorno e diranno: “Signore! Signore, non abbiamo noi profetizzato in Nome
tuo, e in Nome tuo cacciato demoni, e fatte in Nome Tuo molte opere potenti?”.
Molti usano il Nome del Signore per fare segni e miracoli. Quando qualcuno
dichiara di fare miracoli, le persone arrivano a centinaia, a migliaia, perfino
a milioni, e tutte desiderano essere guarite.
È naturale.
Ma ciò che
fa quest’uomo non è la dimostrazione che egli ubbidisce ed esegue il grande
compito come lo fecero l’apostolo Pietro e, specialmente, l’apostolo Paolo. Poi,
fratelli, mi fa male dire questo, ma ciò avrà luogo… Matteo 7, versetto 23: “E
allora dichiarerò loro: «Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, voi
tutti operatori di iniquità»”. Immaginate per un momento: segni, miracoli,
profezie, delle personalità carismatiche, delle potenti riunioni e poi, alla
fine di tutto ciò il Signore dirà loro: “Io non vi ho mai conosciuti;
allontanatevi da Me!”.
Fratelli e
sorelle, Dio ha mandato un profeta nella nostra generazione. Che lo crediate o
no, avrete la risposta da Dio. C’è una promessa nella Parola di Dio – Malachia,
capitolo 4, versetti 5 e 6: “Io vi manderò Elia, il profeta, prima che venga
il giorno grande e terribile del Signore”. In Matteo, capitolo 17, versetto
11, il Signore mette in evidenza e conferma la promessa data nell’Antico
Testamento: “In verità, Elia deve prima venire e ristabilire tutte le cose”.
Chi sei tu per rifiutare la promessa contenuta nella Parola di Dio? In Marco,
capitolo 9, versetto 12. il nostro Signore dice ancora: “Elia veramente deve
venire prima e ristabilire ogni cosa”. Rifiuterai una promessa che Dio ha
dato? Se fossi al tuo posto, non lo farei, ma crederei in essa. Investigherei le
Scritture e guarderei quello che Dio ha fatto nel nostro tempo. Dio ha scelto il
fratello William Branham come uno strumento speciale: un uomo mandato da Dio,
con il Messaggio della Parola di Dio per il popolo di Dio, per ricondurci al
principio, al genuino fondamento degli apostoli e dei profeti.
Cari
fratelli e sorelle, in modo particolare i fratelli nel servizio, in quel giorno
non basterà parlare dell’unzione, dei miracoli, dei segni, dei prodigi. Saul era
convinto di aver fatto tutto quello che gli era stato ordinato, ma non lo aveva
fatto. Cari, abbiamo poi la dichiarazione in 1 Samuele, capitolo 15, versetto
22: “E Samuele disse: «L'Eterno ha egli a grado gli olocausti e i sacrifici
come che si ubbidisca alla sua voce? Ecco, l'ubbidienza val meglio che il
sacrificio, e dare ascolto val meglio che il grasso dei montoni; poiché la
ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come
l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Giacché tu hai rigettata la
parola dell'Eterno, anch'egli ti rigetta come re»”. L’ incredulità e la
disubbidienza sono ribellione contro Dio. Mio Dio nel Cielo, chi potrà rimanere
in piedi in quel giorno e ascoltare queste parole? “Allontanatevi da Me, voi
tutti, operatori d’iniquità!”. Io credo che siamo ancora nel tempo della
grazia e credo per voi, cari fratelli, che lo Spirito Santo verrà su di voi per
ricevere la Parola promessa per questo giorno, prima della restaurazione di
tutte le cose, adesso prima che il Signore ritorni.
Dio vi
benedica e sia con voi! Per quanto mi riguarda, credo di avere la responsabilità
di distribuire la genuina Parola di Dio su tutta la terra, senza compromessi. A
chiunque non ha udito, fate ascoltare ciò che lo Spirito dice alle chiese. Egli
ci parla oggi per mezzo della Sua santa Parola. Dio vi benedica e sia con voi,
nel santo Nome di Gesù. Amen!
Ewald Frank
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