Sommario degli incontri — Ottobre 2007

 
 

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo, vi saluto tutti dal «Centro Missionario Internazionale» di Krefeld in Germania. Guardiamo ad un fine settimana grandemente benedetto, le persone ci hanno raggiunto da tutta l’Europa, in particolare dalla Finlandia, dalla Svezia, dall’Italia e dai Paesi vicini, come pure dal Sud America, dal Centro America e dai Paesi dell’Africa. Siamo semplicemente riconoscenti all’Iddio onnipotente per la Sua Parola, per la Sua Parola vivente, per la Sua Parola rivelata, che è diventata per noi il Cibo spirituale a tempo debito. C’è stato però un punto che abbiamo messo in rilievo e che va di pari passo con 1 Samuele, capitolo 15, e Matteo, capitolo 7.
 

In Matteo, capitolo 7, versetto 21, leggiamo: “Non chiunque mi dirà: “Signore!” “Signore!”, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli”. Questa dichiarazione è molto chiara. Oggi, specialmente nelle riunioni carismatiche, sentiamo l’inno: «È il Signore!», «È il Signore!», però uomini e donne si comportano, si vestono e credono quel che vogliono. Non fanno nemmeno attenzione a ciò che dice la Scrittura. Vanno per le proprie vie, ma cantano: «È il Signore!”», «È il Signore!». Talvolta delle signore — non possiamo chiamarle sorelle, ma solo signore — vanno sul palco vestite alla moda del rock’and’roll, però cantano: «È il Signore!». Le personalità carismatiche celebrano se stesse e gioiscono di tutto quello che succede. In 1 Samuele, capitolo 15, il profeta di Dio, Samuele, unse Saul per essere re sopra Israele. Il messaggio affidatogli fu: “Ora dunque ascolta le parole dell’Eterno”.  Era stato dato a Saul un chiaro incarico che doveva essere eseguito. In effetti al versetto 13, sta scritto: “Samuele allora si recò da Saul, e Saul gli disse: «Benedetto sii tu dall’Eterno! Io ho eseguito l’ordine dell’Eterno»”. Ma non era così. Non aveva fatto esattamente ciò che il Signore Dio gli aveva detto. Nel versetto 11, leggiamo: “«Io mi pento di aver stabilito Saul re perché si è allontanato da Me e non ha eseguito i Miei ordini». Samuele ne fu rattristato e gridò all’Eterno tutta la notte”.
 

Qui c’è una lezione per tutti. Svolgiamo anche noi il grande compito nello stesso modo come gli apostoli? Abbiamo cura di fare esattamente ciò che ha detto il Signore? Anche Matteo, capitolo  28, Marco, capitolo 16, Luca, capitolo 24, Giovanni, capitolo 20, quando il Signore affidò il grande incarico? Se chiedessi a tutti gli evangelisti della televisione, a tutte le personalità carismatiche, a tutti coloro che sono in vista oggi: Avete messo in pratica Matteo. capitolo 28, nel modo in cui lo hanno fatto l’apostolo Pietro, Filippo a Samaria e Paolo a Efeso?  Avete ricevuto la rivelazione che il Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo è: Signore Gesù Cristo? Avete battezzato o battezzate nel modo in cui lo hanno fatto i nostri fratelli nel principio?
 

Fratelli, non prendete questo alla leggera. Dovreste sapere che molti verranno in quel giorno e diranno: “Signore! Signore, non abbiamo noi profetizzato in Nome tuo, e in Nome tuo cacciato demoni, e fatte in Nome Tuo molte opere potenti?”. Molti usano il Nome del Signore per fare segni e miracoli. Quando qualcuno dichiara di fare miracoli, le persone arrivano a centinaia, a migliaia, perfino a milioni, e tutte desiderano essere guarite. È naturale. Ma ciò che fa quest’uomo non è la dimostrazione che egli ubbidisce ed esegue il grande compito come lo fecero l’apostolo Pietro e, specialmente, l’apostolo Paolo. Poi, fratelli, mi fa male dire questo, ma ciò avrà luogo… Matteo 7, versetto 23: “E allora dichiarerò loro: «Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, voi tutti operatori di iniquità»”. Immaginate per un momento: segni, miracoli, profezie, delle personalità carismatiche, delle potenti riunioni e poi, alla fine di tutto ciò il Signore dirà loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me!”.
 

Fratelli e sorelle, Dio ha mandato un profeta nella nostra generazione. Che lo crediate o no, avrete la risposta da Dio. C’è una promessa nella Parola di Dio – Malachia, capitolo 4, versetti 5 e 6: “Io vi manderò Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e terribile del Signore”.  In Matteo, capitolo 17, versetto 11, il Signore mette in evidenza e conferma la promessa data nell’Antico Testamento: “In verità, Elia deve prima venire e ristabilire tutte le cose”. Chi sei tu per rifiutare la promessa contenuta nella Parola di Dio? In Marco, capitolo 9, versetto 12. il nostro Signore dice ancora: “Elia veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa”. Rifiuterai una promessa che Dio ha dato? Se fossi al tuo posto, non lo farei, ma crederei in essa. Investigherei le Scritture e guarderei quello che Dio ha fatto nel nostro tempo. Dio ha scelto il fratello William Branham come uno strumento speciale: un uomo mandato da Dio, con il Messaggio della Parola di Dio per il popolo di Dio, per ricondurci al principio, al genuino fondamento degli apostoli e dei profeti.
 

Cari fratelli e sorelle, in modo particolare i fratelli nel servizio, in quel giorno non basterà parlare dell’unzione, dei miracoli, dei segni, dei prodigi. Saul era convinto di aver fatto tutto quello che gli era stato ordinato, ma non lo aveva fatto. Cari, abbiamo poi la dichiarazione in 1 Samuele, capitolo 15, versetto 22: “E Samuele disse: «L'Eterno ha egli a grado gli olocausti e i sacrifici come che si ubbidisca alla sua voce? Ecco, l'ubbidienza val meglio che il sacrificio, e dare ascolto val meglio che il grasso dei montoni; poiché la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Giacché tu hai rigettata la parola dell'Eterno, anch'egli ti rigetta come re»”. L’ incredulità e la disubbidienza sono ribellione contro Dio. Mio Dio nel Cielo, chi potrà rimanere in piedi in quel giorno e ascoltare queste parole? “Allontanatevi da Me, voi tutti, operatori d’iniquità!”. Io credo che siamo ancora nel tempo della grazia e credo per voi, cari fratelli, che lo Spirito Santo verrà su di voi per ricevere la Parola promessa per questo giorno, prima della restaurazione di tutte le cose, adesso prima che il Signore ritorni.
 

Dio vi benedica e sia con voi! Per quanto mi riguarda, credo di avere la responsabilità di distribuire la genuina Parola di Dio su tutta la terra, senza compromessi. A chiunque non ha udito, fate ascoltare ciò che lo Spirito dice alle chiese. Egli ci parla oggi per mezzo della Sua santa Parola. Dio vi benedica e sia con voi, nel santo Nome di Gesù. Amen!
 

Ewald Frank

 

 

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