Sommario degli incontri — Agosto 2007

 
 

 

Cari fratelli in Cristo, vi saluto dal «Centro Missionario Internazionale» di Krefeld in Germania. Abbiamo avuto un fine settimana di riunioni veramente benedette. Sono giunte persone da tutta Europa, da Paesi dell’Africa e persino da Stati del Sud America. Diamo gloria a Dio per quanto Egli fa nel nostro tempo.

L’argomento principale riguardava la responsabilità che abbiamo di fronte a Dio. Tutti i fratelli — i profeti nell’Antico Testamento e gli apostoli nel Nuovo — hanno avuto una chiamata diretta al ministero, un incarico e, per questo motivo, erano nella diretta volontà di Dio, secondo il piano di salvezza. Abbiamo evidenziato come Mosé, per esempio, abbia avuto una grandissima responsabilità come nessun altro sulla terra in quel periodo. Abbiamo continuato con Giosué, che ha avuto anche lui una responsabilità divina come nessun altro in quel tempo. Siamo arrivati fino all’inizio del Nuovo Testamento, quando Giovanni il Battista ha svolto la sua missione. Non c’è stata nessuna persona vivente sulla terra che abbia avuto quell’incarico divino quale adempimento delle Scritture profetiche che si riferivano a lui: Isaia 40:3 e Malachia 3:1. Abbiamo poi parlato dell’apostolo Pietro, l’uomo di Dio della prima potenza nel giorno di Pentecoste, quando è nata la Chiesa Neotestamentaria, è sceso lo Spirito Santo ed è stato pronunciato la prima predicazione. Abbiamo messo in risalto come l’ultima predicazione sotto l’unzione dello stesso Spirito Santo sarà identica alla prima. L’ultimo battesimo sarà uguale al primo. Abbiamo parlato poi dell’apostolo Paolo che ricevette un incarico diretto. Potete leggerlo tre volte nel libro degli Atti e specialmente nel capitolo 26, dal versetto 13, dove questo uomo di Dio rende testimonianza della sua esperienza, della sua chiamata e della missione da lui ricevuto.

Cari, riconosciamo ciò che Dio ha fatto nel passato e sappiamo ciò che Dio fa nel presente. Siamo andati poi all’Isola di Patmos, dove fu esiliato Giovanni, il discepolo prediletto, al quale furono mostrate tutte le cose fino al Nuovo Cielo e alla Nuova Terra. Cari fratelli, predicatori e servitori di Dio, non c’era in quel momento nessun altro come lui che avesse la stessa responsabilità. Dio sceglie sempre un uomo e questo uomo è un uomo mandato da Dio, con un Messaggio di Dio per il popolo di Dio. Amici, se conoscessimo solo cosa Dio ha fatto nel passato, 3800 o 2000 anni fa, saremmo in una situazione molto triste. Cari, ne dobbiamo parlare. Dio ha fatto delle promesse su ciò che accadrà prima del ritorno di Cristo, prima che venga il giorno grande e terribile del Signore.

Tutti noi sappiamo che le promesse date dall’Iddio onnipotente devono essere adempiute. Nel nostro tempo, William Branham, servitore e profeta di Dio, è stato chiamato come nessun altro in questi giorni. Lasciatemi metterlo in risalto e dirlo ancora una volta. Le chiamate di Dio devono essere rispettate dal popolo di Dio e devono essere rispettate perché il nostro Signore ha detto: “Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta”. Sappiamo di vivere in un tempo molto importante. È infatti il punto culminante, il momento più importante di tutta la storia e specialmente il momento più importante del piano di salvezza, quando il Signore Dio conclude la Sua opera, la Sua opera di redenzione, così come ha ultimato l’opera di creazione. La redenzione, come già detto, ha avuto inizio con il ministero di Giovanni Battista, che ha introdotto Gesù Cristo quale Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Vediamo Pietro, il primo giorno, predicare la genuina Parola di Dio, il Vangelo di Gesù Cristo. Vediamo l’apostolo Paolo mettere tutte le cose nell’ordine divino nella Chiesa di Gesù Cristo: tutti i ministeri, tutti i doni, e così via. L’apostolo Paolo è stato usato in un modo veramente particolare. Come ho già detto, fu poi Giovanni — il discepolo prediletto — ad essere esiliato sull’isola di Patmos. Sono stato sull’isola di Patmos nel 1982 e ho letto i 22 capitoli dell’Apocalisse, piangendo e pregando che Dio me li rivelasse, così come fece con Giovanni e con il fratello Branham.

Ora, cari amici, arrivando al punto più importante che riguarda il nostro tempo, Dio diede la promessa: “Io vi manderò Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e terribile del Signore”. So dalle Scritture e dalla testimonianza del fratello Branham — confermata da tantissimi fatti soprannaturali accaduti nella sua vita e nel suo ministero — che era lui quel profeta promesso e che il Messaggio che gli era stato dato, con tutte le promesse della Parola di Dio, avrebbe preceduto la seconda venuta di Cristo. 

Siamo coscienti della responsabilità che il fratello Branham ha avuto nel suo tempo, come nessun altro sulla faccia della terra. Per favore, non discutete su questo. Sottomettetevi semplicemente alla volontà di Dio e riconoscete il giorno e il Messaggio che, finalmente, il Signore ci ha dato, per essere chiamati fuori, per essere preparati e ricondotti di nuovo in piena armonia con la Parola di Dio che dimora in eterno. Allo stesso tempo, sappiamo qual è ora la nostra responsabilità. Cari fratelli e sorelle in Cristo, sono consapevole di questa responsabilità, sono conscio del fatto che abbiamo ricevuto la più grande rivelazione di tutti i tempi. Dio ha usato il fratello Branham per aprire i Sette Suggelli, per predicare ed insegnare la Bibbia nella forma originale degli Atti degli apostoli, come li abbiamo qui. Egli alzò la Bibbia, come questa, e disse: «Questo è il mio assoluto». Tutte le cose relative alle Scritture che sono state fatte conoscere e che sono state rivelate al fratello Branham, sono contenute nel Messaggio dell’ora. Non dobbiamo aggiungere niente alle Scritture o al Messaggio, ma confrontate le Scritture con il Messaggio e viceversa e vedrete che tutto è in perfetta armonia. Cari, lo dico di nuovo: Poiché ho ricevuto una chiamata divina diretta il 2 aprile 1962, ho una responsabilità diretta davanti a Dio di diffondere, in modo chiaro come il cristallo, il Messaggio dell’ora a tutte le nazioni che sono sulla terra. Vi auguro di poter capire quale sia la nostra responsabilità, e anche la vostra, di rimanere nella Parola di Dio e di essere trovati nella Sua volontà.

Dio vi benedica e sia con voi. Ho dimenticato di parlarvi delle ventuno riunioni che abbiamo avuto in Africa nel mese di luglio 2007 in nove grandi città. Il numero di coloro che hanno udito la Parola di Dio in luglio 2007 e in cinque nazioni è tra settantacinque e ottantamila persone. La Parola di Dio non ritorna a vuoto, ma, per la grazia di Dio, compie ciò per cui è stata mandata. Il caro Signore sia con voi su tutta la terra nel santo Nome di Gesù Cristo, Amen.

 

Ewald Frank

 

 

 

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