Cari fratelli e sorelle in Cristo, è il fratello Frank che vi saluta dal «Centro Missionario Internazionale» di Krefeld in Germania, confidando che stiate bene. Possiamo guardare ad un fine settimana molto benedetto. Le persone sono giunte da tutta l’Europa e da altre parti della terra: dal Canada, dall’Africa, dal Marocco, da ovunque, per stare con noi e condividere la Parola di Dio con gli eletti.
Abbiamo letto diversi passi delle Scritture e noi tutti crediamo che il ritorno di Cristo sia imminente. Crediamo anche che il Messaggio dell’ora stia andando avanti, così come era stato detto al fratello Branham: «Il Messaggio che ti è stato dato precederà la seconda venuta di Cristo». Abbiamo parlato insieme del ministero del fratello Branham. Dopo aver udito le sue predicazioni degli incontri che il fratello Branham aveva tenuto dal 1947 al 1948, ero rimasto impressionato e sopraffatto udendo le cose che Dio aveva fatto, specialmente all’inizio del suo ministero. In merito alla sua chiamata e al suo incarico, come a Mosé furono dati due segni, così due segni erano stati dati anche al fratello Branham. Crediamo che lui sia stato il profeta promesso di Malachia, capitolo 4, confermato dal nostro Signore stesso in Matteo 17:11 e in Marco 9:12.
Cari, ciò che mi rattrista
è il fatto che tante interpretazioni all’interno del Messaggio dell’ora siano
state presentate come se fossero “quel che il profeta ha detto”. Ma nessuna
interpretazione è l’originale, sia della Scrittura sia del Messaggio. Dobbiamo
stare molto attenti a non fare un cattivo uso dei versetti biblici ed anche
delle dichiarazioni fatte dal fratello Branham. Ci siamo riferiti alle cose
scritte nella prima epistola ai Corinzi, capitolo 15. Alcuni sostenevano che non
c’è risurrezione, altri invece, perché credevano alla risurrezione, si facevano
battezzare per i morti. Abbiamo condiviso insieme quanto Paolo scriveva a
Timoteo, cioè alcuni dicevano che la risurrezione era già avvenuta, e così via.
Cari, oggi è il 2 aprile
2007. Esattamente quarantacinque anni fa, il 2 aprile 1962, anche allora un
lunedì, udii la Voce di Dio il Signore per la prima volta nella mia vita. Così
come l’apostolo Paolo poteva dire che il Signore gli aveva parlato nella sua
lingua madre, l’ebraico, così io posso dire che lo stesso Signore mi ha parlato
nella mia lingua madre, il tedesco. Voi tutti conoscete la mia testimonianza. Il
3 dicembre 1962, anche allora un lunedì, il fratello Branham confermò la
chiamata che avevo ricevuto dall’Onnipotente, e persino ripeté parola per parola
quello che il Signore mi aveva detto. Faceva riferimento a un Cibo speciale, la
Parola promessa per questo giorno, e dichiarò: «Il Messaggio che si trova nelle
predicazioni registrate è il Cibo che ho immagazzinato». E disse ancora:
«Fratello Frank, aspetta con la distribuzione del Cibo, finché non ricevi il
resto del Cibo». Non compresi queste parole. La conversazione andò avanti e il
fratello Branham mi disse tante cose che mi hanno sorpreso perché lui, quale
essere umano, non poteva saperle. Ma la cosa principale fu: «Fratello Frank,
aspetta con la distribuzione del Cibo, finché non ricevi il resto del Cibo».
In breve, dopo i funerali
del fratello Branham a cui ho assistito l’11 aprile 1966, quando ritornai nella
mia stanza d’albergo sentii una voce, non con le mie orecchie, ma Egli parlò al
mio cuore: «Ora è arrivato il tuo tempo di distribuire il Cibo che è stato
immagazzinato». Così, subito dopo che il fratello Branham partì per essere con
il Signore, ebbe inizio questo ministero, prima che chiunque altro sulla terra
ci avesse pensato. Dio aveva predisposto ogni cosa in anticipo. Così iniziai a
portare questo Messaggio fino alle estremità della terra, in quel tempo nei
Paesi dell’Europa occidentale e orientale, in India, e poi nei diversi Paesi del
mondo.
Non so se ci sia qualcun
altro che abbia ricevuto una chiamata diretta per il ministero, non l’ho mai
sentito, ma posso testimoniare, al cospetto dell’Iddio onnipotente ora, e poi
davanti al tribunale di Cristo che io, fratello Frank, amo il fratello Branham,
amo Dio, amo la Parola di Dio, amo il Messaggio dell’ora e che non è vero, come
alcuni dicono, che il fratello Frank corregge il profeta o perfino la Scrittura.
Io non lo faccio. Mi sento solo portato a correggere le interpretazioni, ad
attaccarle, non le sopporto. Sono stato chiamato a predicare la Parola. Il mio
incarico è questo, e le prime parole che disse il Signore furono: «Mio
servitore, il tuo tempo per questa città finirà presto. Ti manderò in altre
città a predicare la Mia Parola». Disprezzo le interpretazioni della Scrittura e
del Messaggio. Faccio come il profeta Ezechiele, “mangio” la Scrittura-focaccia,
“mangio” la Parola, “mangio” il Messaggio e poi condivido la Parola di Dio con
il popolo.
Cari, abbiamo letto
diversi passi dalle Scritture, come ho già detto e, in modo particolare,
Apocalisse 22:12: “Ecco, Io vengo tosto, e il Mio premio è meco per rendere a
ciascuno secondo che sarà l'opera sua”. Poi naturalmente il versetto 17: “E
lo Spirito e la Sposa dicono: Vieni!”. Qui non leggiamo la parola «Chiesa»,
bensì la parola «Sposa». “E lo Spirito e la Sposa dicono…”. Ora siamo
nell’ultima parte, potremmo dire nell’«epoca della Sposa» e solo coloro che
appartengono alla Sposa daranno ascolto alle parole dello Sposo, il Messaggio
dell’ora e crederanno la Parola promessa per questo giorno.
Prendiamo parte a ciò che
Dio fa oggi. Sto aspettando il movimento soprannaturale dello Spirito Santo che
raggruppi la Sposa in ogni Paese, in ogni città, perché la venuta del Signore è
imminente.
Pregate per me come io prego per voi. Le benedizioni dell’onnipotente Dio siano su di voi, nel Nome di Gesù Cristo, questa è la mia preghiera.
Ewald Frank
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