Sommario degli incontri — Settembre 2005

 

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo, specialmente tutti voi che predicate e insegnate la Parola di Dio, vi auguro le benedizioni di Dio dal «Centro Missionario» di Krefeld in Germania. Abbiamo appena avuto un meraviglioso fine settimana. Le persone sono venute da tutte le parti d’Europa, da alcuni Paesi dell’Asia e dell’Africa, dal Canada e, come ho detto, da tante parti della terra. Siamo riconoscenti all’Iddio onnipotente per la Sua Parola rivelata, per il genuino Messaggio dell’ora, specialmente per la Parola profetica. Desidero che riceviamo l’orientamento divino per vedere tutte le cose che stanno accadendo adesso e che possiamo verificare nelle Scritture.

 

Quest’anno sono accaduti avvenimenti molto importanti, specialmente nel mese di agosto: il Papa è venuto in Germania, ha parlato prima a trecentomila e poi a più di un milione di persone. Era stata programmata una visita alla sinagoga che ha avuto anche luogo. Vediamo tante cose che ci fanno comprendere che il mondo viene unito sotto Roma mentre i figli di Dio sono uniti sotto Cristo, il Salvatore, il Capo della vera Chiesa del Dio vivente. Abbiamo udito che circa trecentomila persone hanno gridato: «Santo Padre, non ti lasceremo andare prima che tu ci abbia benedetto!», ripetendo in un certo modo ciò che Giacobbe pregava in Genesi, capitolo 32, quando lottava con Dio: voleva essere benedetto. E qui centinaia di migliaia guardavano all’uomo di Roma che stava su una barca sul fiume Reno.  Si erano radunati sulle sponde e qualcuno affermava che egli è il «pescatore di uomini». Non voglio approfondire queste cose, ma mi addolora vedere come tutto il mondo viene condotto in questa grande unità sotto Roma. Allo stesso tempo riconosciamo che Dio sta chiamando fuori il Suo popolo da tutto ciò che non è in armonia con la Sua santa Parola e il Suo piano di salvezza, per essere separati da tutte le cose ed entrare nella luce della Parola rivelata e nella volontà di Dio.

 

 

 

Naturalmente abbiamo sentito della tragedia avvenuta nella Louisiana dove addirittura tre Stati sono stati coinvolti dall’inondazione e dei tantissimi morti. Qualcuno ha perfino scritto un titolo: «Questo è il pugno di Dio». Non solo la mano di Dio, ma «il pugno di Dio» che colpisce la nazione. Cari, non posso giudicare, ma allo stesso tempo vorrei fare questa dichiarazione: Come può un Presidente sorridere, cantare e portare a spasso il suo cane nel grazioso giardino della Casa Bianca e, nello stesso tempo, guardare le bare dei soldati morti che tornano dall’Iraq? Per che cosa sono morti? Dov’è la guerra? Come è stata occupata la nazione? E il terrore è continuato non con Bin Laden ma con il signor Bush.

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo pure sentito delle manovre militari congiunte Russia-Cina che sono durate dieci giorni e di altre esercitazioni militari con la spiegazione che devono allenarsi per combattere «contro il terrore nel mondo». Anche questo riguarda l’adempimento di profezie bibliche. Prima «il re del Nord» e poi naturalmente i Paesi Orientali dovranno unirsi secondo Apocalisse, capitolo 16 e, il primo passo, è Ezechiele, capitolo 38.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma ora andiamo al punto. Cari fratelli e sorelle, tutti abbiamo sentito quello che è successo a Gaza. Tutti noi abbiamo provato compassione e sofferto con i figli d’Israele, che venivano portati via dalla striscia di Gaza e condotti nella Terra Promessa. Ecco il punto. Proprio in riferimento a tutte le cose che devono venire su questa terra, come i dolori del travaglio che vengono ad una donna che sta per avere un bambino, così nostro Signore dice in Matteo 24:8: “Tutte queste cose sono l’inizio dei dolori”. Cari, se leggete in Luca 21:35, sta scritto: “Perciocchè, a guisa di laccio, egli sopraggiungerà a tutti coloro che abitano sopra la faccia di tutta la terra”. Ma c’è un gruppo sulla terra che guarda in alto e possiamo guardare in alto sapendo che la nostra redenzione è vicina.

 

Quando parliamo della striscia di Gaza, dobbiamo andare alla Parola di Dio per cercare sempre una risposta nella Sacre Scritture. Secondo Sofonia, capitolo 2, dal versetto 4 a 7, la striscia di Gaza sarà distrutta. Prima che la distruzione abbia luogo, tutti gli Israeliti dovranno essere portati via perché non possono essere distrutti insieme ai Filistei. E questa è stata l’unica striscia di terra promessa ad Israele che non è mai stata occupata e,  per questo motivo, non è mai stata una parte della Terra Promessa, di Eretz Israel. Poi, secondo la profezia biblica, dopo che la striscia sarà distrutta, la tribù di Giuda avrà il territorio dei Filistei di oggi. Proprio subito dopo la sua distruzione e dopo che l’ordine di Dio si sarà manifestato in modo chiaro in quella parte di terra.

 

Dio ha un ordine divino per Israele così come ha un ordine divino per la Sua Chiesa. Perciò dobbiamo sempre ritornare alla Parola di Dio per trovare direttamente le nostre informazioni e il nostro orientamento nelle Sacre Scritture. In Giosuè, capitolo 13, versetti 1 e 2, leggiamo: “Or Giosuè era vecchio e avanzato negli anni; e l’Eterno gli disse: “Tu sei vecchio e avanzato negli anni, e rimane ancora una grandissima parte del paese da conquistarerimane ancora una grandissima parte del paese da conquistare…”, Terra Promessa da conquistare. Poi troviamo qui delle descrizioni sulla terra dei Filistei. Leggiamo di Gaza, di Ashkalon e dei vari luoghi. Poi se leggiamo in altri passi, per esempio in Giudici, capitolo 2, nel primo versetto: “Or l’angelo dell’Eterno salì da Ghilgal a Bokim e disse: "Io vi ho fatto salire dall’Egitto e vi ho condotto nel paese che avevo giurato di dare ai vostri padri. Avevo anche detto: "Io non romperò mai il mio patto con voi…”. Per farla breve, cari fratelli e sorelle, nel versetto 3 sta scritto: “Così ora dico: Io non li scaccerò davanti a voi; ma essi saranno come spine nei vostri fianchi, — una spina nella carne — e i loro dèi saranno per voi un laccio…”. Ecco il punto: la striscia di terra che non era stata occupata, dove gli dèi delle nazioni e gli altari non erano stati distrutti e gettati via, è stata per Israele come una spina nella carne fino ai nostri giorni.

 

Cari, non possiamo approfondire queste cose ma sono pronto a dire questo: A Israele penserà Dio e alla fine, proprio alla fine, non ai giorni di Giosuè ma nei giorni in cui il Signore stabilisce il Suo ordine divino con Israele, tutto il territorio sarà là e tutto quanto sarà terra di Dio!  Nello stesso modo ci sarà una restaurazione totale della Chiesa neotestamentaria, l’ordine divino sarà ristabilito nella Chiesa del Dio vivente. Mettiamo il piede in ogni parte della Terra Promessa, in ogni promessa che Dio ha fatto nella Sua Parola, nella totale restaurazione, perfino in quei territori che non erano stati occupati fino a questo giorno. Tutto quello che Dio ha promesso si adempirà dall’inizio alla fine. Io credo in una piena restaurazione di tutte le cose. Alla fine l’ordine di Dio sarà stabilito e niente lo ostacolerà. Ora è il tempo di riconoscere il giorno e il Messaggio.

 

Che il caro Signore vi benedica e sia con voi. Possiate riconoscere che l’Iddio del Cielo ha inviato William Branham con un Messaggio che precederà la seconda venuta di Cristo e che noi stiamo portando questo Messaggio e tutte le promesse contenute nella Parola di Dio fino alle estremità della terra. E per questo motivo vedremo il compimento di tutte le promesse che Dio ha fatto nella Sua Parola. Possiate voi tutti essere benedetti nel Nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.


 

Ewald Frank