Cari fratelli e sorelle in
Cristo, qui è il fratello Frank che vi dà un resoconto sulle riunioni che
abbiamo avuto lo scorso fine settimana. Il caro Dio del Cielo ci ha benedetti in
modo particolare. Le persone presenti erano molte: sono venute da tutta Europa
e, questa volta, anche da alcuni Paesi dell’Asia. Abbiamo avuto qui quattro
fratelli dal Nepal e delegazioni da altre nazioni. È veramente glorioso vedere
ciò che Dio sta facendo proprio adesso. Siamo veramente molto riconoscenti per
le Scritture profetiche, che mostrano in anticipo gli avvenimenti che avvengono
ora, in questo tempo, specialmente riguardo ad Israele, anche all’unione delle
nazioni europee, alla globalizzazione e all’unione di tutte le religioni
compresa la Cristianità. È come ho scritto nel mio nuovo opuscolo: «Tutti gli
occhi guardano verso Roma, che è chiamata la “città eterna”».
Cari amici, noi
apprezziamo il ministero che Dio ci ha dato e che tutti conosciamo: quello di
William Branham, un uomo inviato da Dio, un profeta promesso per il nostro
tempo, per questa generazione. Un uomo con la genuina Parola dell’Iddio
onnipotente, che ci ha ricondotti agli insegnamenti originali della Parola di
Dio, che ci ha ricondotti proprio al principio. Allo stesso tempo avvertiamo che
molte interpretazioni sono fatte sotto una diversa influenza. Cari fratelli,
lasciatemi fare questa dichiarazione: Ogni insegnamento che viene da Dio si
trova nella sacra Parola di Dio e unisce il Corpo di Cristo, unisce i ministri
di Dio, unisce il popolo di Dio e ci riconduce all’unità, alla vera fede che è
stata tramandata ai santi. Invece, ogni interpretazione separa, porta discordia,
ed è ciò che fa male.
Abbiamo anche condiviso
l’Antico e il Nuovo Testamento, come era nei giorni di Mosé e così pure già
all’inizio del Nuovo Testamento. Tutti sappiamo che Mosé era un uomo scelto da
Dio con un incarico diretto, perché quello era il tempo in cui Dio adempiva la
promessa fatta ad Abrahamo quattrocento anni prima: “Io farò uscire il tuo
popolo dalla schiavitù”. Mosé aveva quindi la Parola di Dio per quella ora,
egli aveva il mandato divino: l’incarico di muoversi verso il Mar Rosso e poi,
naturalmente, venne il tempo della prova della marcia nel deserto. Ma quel tempo
della prova servì per chiarire le cose. Ci fu un Core, ce ne furono altri, poi
sorse Balaam che pretendeva di essere un profeta e fu chiamato per maledire ciò
che Dio aveva benedetto. In Genesi, capitolo 12, versetto 3, il Dio del Cielo
disse ad Abrahamo: “E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti
maledirà”. Perciò dobbiamo fare molta, molta attenzione. Se desideriamo
ricevere le benedizioni di Dio, dobbiamo anche benedire coloro che Dio ha scelto
e già benedetto.
Poi vediamo le prove nel Nuovo Testamento, fino ad Apocalisse, capitolo 2. Troviamo che lo Spirito di Dio aveva rivelato che ci sarebbero stati maestri che avrebbero insegnato la dottrina di Balaam già proprio all’inizio del Nuovo Testamento. Il Signore Dio dice in Apocalisse, capitolo 2: “Ma ho alcune cose contro di te: tu hai quivi di quelli che professano la dottrina di Balaam”. E quando si rivolge di nuovo alla Chiesa, Egli dice: “Tu hai di coloro che danno ascolto alla profetessa Iezabel”. Se questa è la Parola giusta, cari fratelli, ciò che mi fa male, ciò che è un vero peso nella mia anima è che dopo il ministero di William Branham, un uomo mandato da Dio con la genuina Parola di Dio, sono sorti tanti fratelli in diverse nazioni che hanno insegnato cose che non concordano con la Scrittura. E come sta scritto nell’epistola di Giuda, “costoro sono delle macchie”. In realtà non sostengono e non edificano il Corpo di Cristo, ma con i loro insegnamenti portano sempre nuovi problemi: i fratelli sono divisi, le chiese sono divise, solo perché dei fratelli sentono di dover presentare una nuova rivelazione.
Cari, questa (la Bibbia) è
la rivelazione totale del proponimento e del piano di Dio dall’inizio alla fine.
Questa è la piena rivelazione di Gesù Cristo e, cari, lasciatemi mettere in
risalto che sono stato tantissime volte con il fratello Branham. L’ho conosciuto
per dieci anni e conosco il Messaggio dell’ora fin dal 1958. Ho ascoltato ogni
predicazione che ha tenuto negli Stati Uniti. Sono cresciuto sotto il suo
ministero. Perciò, per la grazia di Dio, conosco bene tutte le rivelazioni e gli
insegnamenti. Questo perché il Signore ha dato anche a me un diretto incarico il
2 aprile 1962. Ho una responsabilità verso il popolo di Dio, verso la Parola di
Dio, davanti all’Iddio onnipotente: presentare la genuina Parola di Dio senza
compromessi e senza tollerare neanche una sola interpretazione.
Parliamo brevemente del
popolo d’Israele. Noi tutti abbiamo appreso che debbono uscire dalla striscia di
Gaza. Secondo Sofonia, capitolo 2, Gaza sarà distrutta. È l’antica terra dei
Filistei che non fu mai una parte della Terra Promessa e gli Ebrei non avrebbero
mai dovuto insediarsi in quella striscia, ma sarebbero dovuti rimanere
all’interno dei confini della Terra Promessa, così come troviamo dichiarato ai
tempi di Mosé e di Giosué. Se voi desiderate conoscere con precisione quali
dovevano essere i confini della nazione d’Israele, dove tutte le dodici tribù
avevano la loro parte all’interno dei confini della Terra Promessa, potete
leggere Ezechiele, capitolo 47, dal versetto 13, fino al capitolo 48. È la
grazia di Dio, una faccenda complicata, ma devono semplicemente uscire, così non
saranno distrutti. Sta scritto qui in Sofonia, capitolo 2, versetto 4:
“Perché Gaza sarà abbandonata e Ascalon ridotta a una desolazione; Asdod sarà
cacciata in pieno mezzogiorno ed Ecron sarà sradicata”. Potete leggere la
tragedia che avverrà su quella striscia di terra. Gli Ebrei devono andarsene
anche se è molto, molto doloroso. Sappiamo quante cose debbono essere
trasferite, quanti insediamenti, quante sinagoghe, quante scuole debbono essere
addirittura smantellati e abbattuti. Ma è la grazia di Dio!
Ewald Frank