Sommario degli incontri — Agosto 2005

 

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo, qui è il fratello Frank che vi dà un resoconto sulle riunioni che abbiamo avuto lo scorso fine settimana. Il caro Dio del Cielo ci ha benedetti in modo particolare. Le persone presenti erano molte: sono venute da tutta Europa e, questa volta, anche da alcuni Paesi dell’Asia. Abbiamo avuto qui quattro fratelli dal Nepal e delegazioni da altre nazioni. È veramente glorioso vedere ciò che Dio sta facendo proprio adesso. Siamo  veramente molto riconoscenti per le Scritture profetiche, che mostrano in anticipo gli avvenimenti che avvengono ora, in questo tempo, specialmente riguardo ad Israele, anche all’unione delle nazioni europee, alla globalizzazione e all’unione di tutte le religioni compresa la Cristianità. È come ho scritto nel mio nuovo opuscolo: «Tutti gli occhi guardano verso Roma, che è chiamata la “città eterna”».
 

Cari amici, noi apprezziamo il ministero che Dio ci ha dato e che tutti conosciamo: quello di William Branham, un uomo inviato da Dio, un profeta promesso per il nostro tempo, per questa generazione. Un uomo con la genuina Parola dell’Iddio onnipotente, che ci ha ricondotti agli insegnamenti originali della Parola di Dio, che ci ha ricondotti proprio al principio. Allo stesso tempo avvertiamo che molte interpretazioni sono fatte sotto una diversa influenza. Cari fratelli, lasciatemi fare questa dichiarazione: Ogni insegnamento che viene da Dio si trova nella sacra Parola di Dio e unisce il Corpo di Cristo, unisce i ministri di Dio, unisce il popolo di Dio e ci riconduce all’unità, alla vera fede che è stata tramandata ai santi. Invece, ogni interpretazione separa, porta discordia, ed è ciò che fa male.
 

Abbiamo anche condiviso l’Antico e il Nuovo Testamento, come era nei giorni di Mosé e così pure già all’inizio del Nuovo Testamento. Tutti sappiamo che Mosé era un uomo scelto da Dio con un incarico diretto, perché quello era il tempo in cui Dio adempiva la promessa fatta ad Abrahamo quattrocento anni prima: “Io farò uscire il tuo popolo dalla schiavitù”. Mosé aveva quindi la Parola di Dio per quella ora, egli aveva il mandato divino: l’incarico di muoversi verso il Mar Rosso e poi, naturalmente, venne il tempo della prova della marcia nel deserto. Ma quel tempo della prova servì per chiarire le cose. Ci fu un Core, ce ne furono altri, poi sorse Balaam che pretendeva di essere un profeta e fu chiamato per maledire ciò che Dio aveva benedetto. In Genesi, capitolo 12, versetto 3, il Dio del Cielo disse ad Abrahamo: “E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà”. Perciò dobbiamo fare molta, molta attenzione. Se desideriamo ricevere le benedizioni di Dio, dobbiamo anche benedire coloro che Dio ha scelto e già benedetto.
 

Poi vediamo le prove nel Nuovo Testamento, fino ad Apocalisse, capitolo 2. Troviamo che lo Spirito di Dio aveva rivelato che ci sarebbero stati maestri che avrebbero insegnato la dottrina di Balaam già proprio all’inizio del Nuovo Testamento. Il Signore Dio dice in Apocalisse, capitolo 2: “Ma ho alcune cose contro di te: tu hai quivi di quelli che professano la dottrina di Balaam”. E quando si rivolge di nuovo alla Chiesa, Egli dice: “Tu hai di coloro che danno ascolto alla profetessa Iezabel”. Se questa è la Parola giusta, cari fratelli, ciò che mi fa male, ciò che è un vero peso nella mia anima è che dopo il ministero di William Branham, un uomo mandato da Dio con la genuina Parola di Dio, sono sorti tanti fratelli in diverse nazioni che hanno insegnato cose che non concordano con la Scrittura. E come sta scritto nell’epistola di Giuda, “costoro sono delle macchie”. In realtà non sostengono e non edificano il Corpo di Cristo, ma con i loro insegnamenti portano sempre nuovi problemi: i fratelli sono divisi, le chiese sono divise, solo perché dei fratelli sentono di dover presentare una nuova rivelazione.

Cari, questa (la Bibbia) è la rivelazione totale del proponimento e del piano di Dio dall’inizio alla fine. Questa è la piena rivelazione di Gesù Cristo e, cari, lasciatemi mettere in risalto che sono stato tantissime volte con il fratello Branham. L’ho conosciuto per dieci anni e conosco il Messaggio dell’ora fin dal 1958. Ho ascoltato ogni predicazione che ha tenuto negli Stati Uniti. Sono cresciuto sotto il suo ministero. Perciò, per la grazia di Dio, conosco bene tutte le rivelazioni e gli insegnamenti. Questo perché il Signore ha dato anche a me un diretto incarico il 2 aprile 1962. Ho una responsabilità verso il popolo di Dio, verso la Parola di Dio, davanti all’Iddio onnipotente: presentare la genuina Parola di Dio senza compromessi e senza tollerare neanche una sola interpretazione.
 

Parliamo brevemente del popolo d’Israele. Noi tutti abbiamo appreso che debbono uscire dalla striscia di Gaza. Secondo Sofonia, capitolo 2, Gaza sarà distrutta. È l’antica terra dei Filistei che non fu mai una parte della Terra Promessa e gli Ebrei non avrebbero mai dovuto insediarsi in quella striscia, ma sarebbero dovuti rimanere all’interno dei confini della Terra Promessa, così come troviamo dichiarato ai tempi di Mosé e di Giosué. Se voi desiderate conoscere con precisione quali dovevano essere i confini della nazione d’Israele, dove tutte le dodici tribù avevano la loro parte all’interno dei confini della Terra Promessa, potete leggere Ezechiele, capitolo 47, dal versetto 13, fino al capitolo 48. È la grazia di Dio, una faccenda complicata, ma devono semplicemente uscire, così non saranno distrutti. Sta scritto qui in Sofonia, capitolo 2, versetto 4: “Perché Gaza sarà abbandonata e Ascalon ridotta a una desolazione; Asdod sarà cacciata in pieno mezzogiorno ed Ecron sarà sradicata”. Potete leggere la tragedia che avverrà su quella striscia di terra. Gli Ebrei devono andarsene anche se è molto, molto doloroso. Sappiamo quante cose debbono essere trasferite, quanti insediamenti, quante sinagoghe, quante scuole debbono essere addirittura smantellati e abbattuti. Ma è la grazia di Dio!
 

Cari fratelli e sorelle, in questi pochi minuti, non possiamo entrare nei dettagli, ma possiamo vedere che la mano di Dio è su Israele. Sia benedetto Israele con tutto il nostro cuore! A questo proposito, il tempo dei Gentili sta finendo e poi comincerà il tempo per gli Ebrei. Perciò, proprio adesso siamo alla fine del tempo della grazia, sta andando avanti la chiamata fuori, la preparazione di tutti coloro che appartengono alla Chiesa-Sposa. Possa l’Iddio del Cielo, il Dio di Abrahamo, d’Isacco e di Giacobbe, il nostro Dio e Padre, benedirvi nel prezioso Nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.


 

Ewald Frank