Cari
fratelli e sorelle in Cristo, che Dio vi benedica e sia con voi. È il fratello
Frank che vi parla dal «Centro Missionario Internazionale» di Krefeld in
Germania. Questa volta guardiamo indietro non solo alle riunioni che sono state
eccezionali, ma anche al mese passato durante il quale la Parola di Dio è stata
predicata nei Paesi dell’Africa.
Diletti, non è soltanto scritto in Matteo 24:14 che questo Evangelo del Regno
sarebbe stato predicato a tutte le nazioni, ma ciò sta avvenendo proprio adesso
sopra tutta la terra! Se volgo lo sguardo indietro ai mesi di giugno, luglio e
agosto, è semplicemente straordinario, perché in tutto 70.000, 80.000 persone
hanno partecipato alle riunioni in vari Paesi, cominciando dall'Etiopia, poi
Sudan, Kenya, Botswana, Sudafrica, Gabon, Angola, Repubblica del Congo e poi,
naturalmente, Blantyre
nel Malawi, e ancora in altri Paesi e in altre città.
Ringraziamo semplicemente il Signore per l'opportunità che ci ha data. Penso
agli stadi sportivi che sono stati affittati per le riunioni: in un luogo
c’erano 3.000 persone, in un altro 8.000, in un altro ancora 1.500 e poi, di
nuovo, 15.000 e 18.000 circa nell'ultimo incontro nello stadio «Kenya» a
Lubumbashi, Repubblica del Congo.
Amati fratelli,
qualcosa sta accadendo. Il ritorno di Cristo deve essere molto, molto vicino e
perciò quanto segue deve essere chiaramente detto: è giunto il tempo di
rigettare ogni cosa che non è stata promessa nella Parola di Dio e che non si
trova quale insegnamento nelle Sacre Scritture. È assolutamente ridicolo sentire
gli sviluppi nell’ambito del Messaggio del tempo della fine e tutti si
riferiscono al fratello Branham quale profeta. Nessuno però fa riferimento alle
Sacre Scritture e questo è proprio il grande problema. Dobbiamo semplicemente
far fronte a questa situazione: se rendete il Messaggio diverso da ciò che è la
Scrittura, e la Scrittura diversa da ciò che è il Messaggio, siete completamente
ingannati, siete condotti da falsi spiriti verso falsi insegnamenti e sviate il
popolo di Dio. Se una promessa non si trova nella Parola di Dio, non ci può
essere neppure il suo adempimento, perché tutto ciò che Dio fa si fonda sulle
promesse. È per questo che dobbiamo prendere molto chiaramente e definitivamente
la nostra posizione sulla santa Parola di Dio. Come abbiamo compreso, il
fratello Branham era un profeta, un profeta promesso. Per favore
rispettate questo. Egli non solo era un profeta, egli era un profeta
promesso; comprendiamo pure che la Parola di Dio viene al profeta. Non sono
le diverse interpretazioni che vengono rivelate ad un profeta, ma la Parola di
Dio originale gli viene rivelata. E questo è stato il caso col fratello
Branham. Dio mi ha dato il grande privilegio di conoscerlo personalmente per
dieci anni. Dal 1955 al 1965 ho conosciuto il fratello Branham. Ho partecipato
alle sue riunioni in Europa e anche negli Stati Uniti. Ho tutte le sue
predicazioni: 1.159 e ho tradotto le sue predicazioni in lingua tedesca; le
conosco da cima a fondo. Non c’è stato nessun equivoco fino al momento in cui i
fratelli degli Stati Uniti e del Canada hanno cominciato con i loro propri
insegnamenti, rivendicando diverse rivelazioni, specialmente quelle riguardanti
i Setti Suggelli e poi, naturalmente, in proposito ai Sette Tuoni. È sorto un
equivoco dopo l’altro e poi anche una cattiva interpretazione del Messaggio del
tempo della fine. Il risultato di tutto ciò non è stato altro che totale una
confusione. E tutto il mondo considera William Branham come un uomo da non
prendere sul serio a causa di tutte le cose che sono state fatte con il
Messaggio dell’ora.
Diletti, se prendete una chiamata divina che invia un profeta secondo ciò che il
Signore ha promesso nella Sua Parola, dovete avere una chiamata divina per
prendere tutto ciò che il profeta ci ha riportato e collocarlo nelle Sacre
Scritture. Ciò deve essere la Parola di Dio. Se non è la Parola di Dio, allora è
un’interpretazione, e se è un’interpretazione allora non ha la sua
origine in Dio. Non m'importa come lo chiamate… Potete
anche chiamarlo «rivelazione»... ma questo è affar vostro! Non c’è alcuna
rivelazione tranne quella che riconduce alla rivelazione di Gesù Cristo, tranne
quella che riconduce alla Parola di Dio originale. Per esempio, quando il
profeta Daniele ebbe quelle visioni, perfino sul tempo della fine, nel capitolo
12:9 gli viene detto: “Va', Daniele; poiché queste parole son nascoste e
sigillate sino al tempo della fine”. Comprendiamo che, secondo Apocalisse,
capitolo 5, il libro che era stato sigillato è stato aperto e credo con tutto il
mio cuore che il fratello Branham ricevette il mandato divino il 28 febbraio
1963, quando gli fu detto che i Suggelli dovevano essere aperti, e furono aperti
in marzo 1963. Ma, comprendete bene che, quando ha avuto questa esperienza, ci
furono sette colpi di tuono, potenti colpi di tuono. Ed egli ha battuto sette
volte sul pulpito dichiarando che i sette tuoni erano così potenti che perfino
le riviste «Life» e «Look» ne pubblicarono degli articoli. Cosa era? Questi
sette colpi di tuono significavano molto per lui perché erano in relazione con
l’ordine di aprire il libro dei Sette Suggelli. Poi, naturalmente, è stato
aperto e comprendiamo che le cose scritte nel libro sono state rivelate. Ma poi,
andiamo ad Apocalisse, capitolo 10, dove quelle cose sono i “reali” «Sette
Tuoni», non «sette colpi di tuono», come avvennero il 28 febbraio 1963 quando il
fratello Branham è stato informato a proposito dell’apertura dei Sette Suggelli.
Ma Apocalisse, capitolo 10, ha luogo dopo, molto tempo dopo l’apertura del libro
dei Sette Suggelli, perché allora il Signore scende quale Angelo del Patto con
il libro aperto. In Apocalisse, capitolo 5, il libro era chiuso e nessuno era
degno di aprirlo. Ma in Apocalisse, capitolo 10, è dopo l’apertura dei Suggelli,
quando il Signore, quale Angelo del Patto, scende e, come disse il fratello
Branham: «Qui, Egli viene direttamente agli Ebrei». Queste sono le dichiarazioni
del fratello Branham. E il fratello Branham continua dicendo che mentre la Cena
delle Nozze si svolge nella gloria, il Signore scende e si rivela ai Suoi
fratelli, gli Ebrei. Quando ciò accade, sette tuoni… Delle voci, non dei colpi
di tuono! Delle voci parleranno. E allora fu detto a Giovanni: “Non le
scrivere!”. Quindi, le cose che le sette voci hanno proferite in quel
momento, non sono state scritte, non sono scritte e non saranno scritte. Sono
state sigillate prima di essere scritte e, per questo motivo, nessuno deve
preoccuparsi di questo. Queste cose rimangono un segreto con l’Iddio Onnipotente
fino al momento in cui avverranno. Poi, naturalmente, dobbiamo andare ad
Apocalisse, capitolo 22, e vedere quel che viene detto qui riguardo al libro,
riguardo alle parole della profezia. Apocalisse 22:10: “Poi mi disse: Non
sigillare le parole della profezia di questo libro, perché il tempo è vicino”
e Apocalisse 22:17-19: “E lo Spirito e la sposa dicono: "Vieni!". E chi ode
dica: "Vieni". E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell’acqua
della vita. Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo
libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe
descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa
profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal libro della vita dalla santa città e
dalle cose descritte in questo libro”. Qui ci è parlato delle parole che
sono scritte nel libro. E tutto ciò che è stato scritto è stato rivelato.
Diletti fratelli, devo prendere queste cose sul serio, perché dappertutto regna
la confusione e questa deve essere immediatamente fermata, affinché rimanga
semplicemente salda l’autorità della Parola e sia posto fine a ogni
interpretazione. La Parola di Dio dimorerà per sempre e per tutta l’Eternità.
Che Dio vi benedica e sia con voi. Rimaniamo in contatto gli uni gli altri e
anche in comunione con il Signore Dio, che voi e il vostro ministero possano
essere benedetti, ma accertatevi di avere il ministero della Parola di Dio e non
quello delle interpretazioni. Che l’Iddio onnipotente vi benedica e sia con voi,
nel Nome santo di Gesù Cristo. Amen.
Ewald Frank