Diletti fratelli in Cristo, cari amici, Dio vi benedica. È
il fratello Frank che vi parla dal «Centro Missionario Internazionale» di
Krefeld in Germania. Abbiamo avuto un weekend meraviglioso, il Signore è stato
buono con noi. Le persone sono venute da tutta l’Europa e, come sapete, le
riunioni e le predicazioni sono tradotte in dodici lingue differenti, perché
l’Europa parla tante lingue. Perciò abbiamo il privilegio di poter distribuire
la preziosa Parola di Dio fino all’estremità della terra, visto che tutto viene
registrato.
Cari, noi tutti sappiamo che il ritorno del Signore è veramente,
veramente vicino. Tutti noi conosciamo anche la promessa che “molti verranno
dall’Est e dall’Ovest, dal Nord e dal Sud e sederanno a tavola con Abrahamo,
Isacco e Giacobbe nel Regno dei cieli” (v. Mat. 8:11). Diletti, in una certa
misura lo stiamo già sperimentando: le persone vengono dall’Est e dall’Ovest,
dal Nord e dal Sud, proprio adesso, per ascoltare la preziosa Parola di Dio.
Vorrei ricordarvi alcuni passi della Scrittura. Apocalisse 21:7: “Chi vince
erediterà queste cose; e io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo”. Con
questo passo della Scrittura dovete andare alla seconda epistola ai Corinzi,
capitolo 6, per sapere cosa significhi essere un vero figliuolo o una vera
figliuola di Dio, non confessandolo solo con la bocca, ma essendolo in realtà.
In quel passo si parla di separazione, di una chiamata fuori. Poi il Signore
diede la promessa: “… e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per
figliuole, dice il Signore onnipotente”. Poi andiamo ad un fatto molto
speciale, in Ebrei 11:8-9, riguardo ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe: “Per fede
Abramo, essendo chiamato, ubbidì, per andarsene in un luogo ch'egli avea da
ricevere in eredità; e partì senza sapere dove andava. Per fede soggiornò nella
terra promessa, come in terra straniera, abitando in tende con Isacco e
Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa”.
Cari, lo mettiamo continuamente in risalto: la vera fede è
ancorata nella Parola di Dio promessa. In primo luogo Abrahamo ricevette la
promessa, poi entrò nella Terra promessa e soggiornò nel Paese promesso. Cari,
il Nuovo Testamento incominciò con l’adempimento delle promesse date nell’Antico
Testamento. Giovanni il Battista era un profeta promesso e preparò la via al
Signore e pure il cuore del popolo a ricevere il Signore Gesù Cristo. Noi
comprendiamo che, in Malachia, capitolo 4, c’è la promessa che il Signore
avrebbe mandato un profeta prima che venisse il grande e terribile giorno del
Signore.
Diletti, se oggi dico che
chiunque passa accanto alla promessa non avrà parte al ministero promesso da
Dio, nello stesso tempo debbo dire che anche tutti quelli che vanno oltre con le
citazioni del profeta, non raggiungeranno neanche loro il traguardo. In Atti
15:15 leggiamo: “Con questo si accordano le parole dei profeti, come è
scritto”. Ogni insegnamento, ogni dottrina, tutto ciò che diciamo deve
essere in accordo con tutte le parole dell’Antico e del Nuovo Testamento, con
tutte le parole dei profeti, con tutte le parole degli apostoli. Se c’è un
insegnamento inesistente, vale a dire che non può essere trovato nella Sacra
Scrittura, dimenticatelo semplicemente il più presto possibile. Solo la genuina
Parola di Dio è la Semenza. Se c’è un’altra semenza, è sempre un’interpretazione
dell’originale e, nel momento in cui subentra un’interpretazione, vi trovate
fuori dalla Parola e dalla Semenza e avviene di nuovo quel che accadde nel
giardino di Eden: la separazione da Dio. Non c’è posto per alcun compromesso, è
impossibile. O siamo la Semenza di Dio o la semenza del nemico. O crediamo alla
Parola di Dio nella Sua forma originale, oppure crediamo alle varie
interpretazioni. Per coloro che pretendono di credere al Messaggio dell’ora, è
molto semplice additare la Chiesa di Roma o le altre Chiese, mentre loro stessi
interpretano e usano la Parola di Dio in modo sbagliato e La comprendono male.
Ma, diletti, è giunto il
tempo in cui non si deve additare gli altri, ma piuttosto investigare la Parola
di Dio. Se ciò che noi diciamo sono gli oracoli originali di Dio, come dicevano
gli apostoli, allora se parliamo, pronunceremo gli oracoli di Dio. Deve essere
detto che dobbiamo diffondere solo quel che è uscito dalla bocca
dell’Onnipotente. D’altronde coloro che sono mandati da Dio pronunciano la
Parola di Dio, e coloro che sono nati da Dio ascoltano la Parola di Dio.
Carissimi, questo ci conduce a Giovanni, capitolo 15, dove sta scritto: “Se
dimoriamo in Lui e le Sue parole dimorano in noi…”; ecco quel che dobbiamo
mettere in risalto in questo tempo. Dovreste essere contenti di sentire che io,
fratello Frank, ho avuto un grande privilegio nella mia vita. Guardo indietro al
1945, al 1949, guardo indietro a tanti anni in cui ho fatto esperienze
particolari con il Signore. Poi, guardo al 1955, quando il fratello Branham è
venuto in Svizzera e in Germania. Guardo indietro a esperienze che mi rimarranno
per sempre, perché l’impatto di quelle esperienze è stato grande.
Ma, amati, lasciate che vi dica brevemente che non basta conoscere il profeta, dovete conoscere il Dio del Cielo, il Dio di tutti i profeti, dovete conoscere il Signore Gesù Cristo ed essere stati chiamati al ministero, dovete avere una missione personale. Non è sufficiente dire: «Il profeta ha detto…», «Il profeta ha detto…» e così via. Avete bisogno voi stessi di una rivelazione divina della Parola che Dio ha dato e rivelato ai profeti.
Brevemente guardiamo a ciò
che ha avuto luogo, alle promesse di Dio e alle Sue profezie che si sono
adempiute nel nostro tempo, specialmente con Israele. Non è sufficiente leggere
semplicemente dell’albero di fico. Quando l’albero di fico ritorna in vita,
questo è il tempo. Guardiamo all’anno 1897 quando Theodor Herzl dichiarò a
Basilea, in Svizzera, che gli Ebrei debbono avere la loro patria. Non è
sufficiente andare al 1917, alla Dichiarazione Balfour. Non è
sufficiente andare al 1946 quando il fratello Branham è stato chiamato e ha
ricevuto la sua missione. Non è sufficiente andare al 1948, quando Israele è
stato dichiarato da Ben Gurion uno Stato, una nazione. Dobbiamo renderci conto
che questa generazione sta arrivando alla fine. Dobbiamo comprendere che il
ritorno di Cristo è imminente. Pertanto, tutti quelli che appartengono a Dio
debbono ritornare alla Parola di Dio, debbono pienamente allinearsi con la
Verità. E ripeto che tutto ciò che oggi viene predicato deve essere in pieno
accordo con l’intero Nuovo e Antico Testamento.
Per favore, lasciatemi fare
un riassunto. Ciò che oggi cerco di dire — guardando ancora indietro al glorioso
weekend che il caro Signore ci ha dato, quando la Parola di Dio è stata
condivisa con così tante persone — è che la nostra fede è ancorata nella Parola
di Dio promessa per questo giorno. E dico quel che la Scrittura dice: “Molti
verranno dall’Est e dall’Ovest, dal Nord e dal Sud”. Così, che Dio vi
benedica all’Est, vi benedica all’Ovest, Dio vi benedica al Nord e al Sud. Dio
vi benedica in Sudamerica, Dio vi benedica in Nordamerica, Dio vi benedica nelle
nazioni dell’Estremo Oriente, Dio vi benedica in tutta l’Europa, Dio vi benedica
su tutti i continenti, affinché la Sposa di Cristo sia chiamata fuori, sia
preparata e resa pronta per il grande giorno del ritorno del nostro amato Sposo.
Cari che siete nelle diverse
nazioni, lo sapete, vi amo nel Signore, ma prima di ogni altra cosa, amo il
Signore e la Sua Parola e posso riguardare, complessivamente, a più di cinquant’anni
di ministero — avendo iniziato nel 1953 — e a più di quarant’anni di ministero
internazionale a tempo pieno. E, per la grazia di Dio, non devo ritirare alcuna
singola dichiarazione fatta nelle migliaia di sermoni che ho tenuto, perché ho
predicato solo ciò che Dio ha già detto nella Sua Parola.
Così, amati fratelli, specialmente quelli che ministrano la Parola di Dio, fate lo stesso! Predicate semplicemente ciò che potete predicare dalla Parola di Dio e il diletto Signore vi benedirà. Rimango in attesa di sentirvi. Il caro Signore vi benedica e sia con voi, nel santo Nome di Gesù. Amen.
Ewald Frank