Sommario degli incontri — Febbraio 2005

 

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo, vi saluto nel prezioso Nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Sono il fratello Frank e vi parlo dal «Centro Missionario Internazionale» di Krefeld in Germania. Possiamo guardare ad un fine settimana con grandi benedizioni che il Signore ha riversato su di noi. Apprezziamo immensamente la Sua Parola e abbiamo rispetto per Dio e per la Sua Parola. Credo che ciò sia necessario affinché il Signore Iddio possa parlarci. Se non prendete la giusta posizione riguardo a Lui e alla Sua Parola, Egli non ci parlerà in alcun modo.

Abbiamo avuto qui amici, fratelli e sorelle, provenienti da tutta Europa e anche dal Sud America. Siamo molto riconoscenti per tutto ciò che Dio sta facendo fino alle estremità della terra in armonia con la Sua Parola. Sono proprio tornato da un viaggio nelle Filippine, dove Dio ha anche benedetto in modo meraviglioso. Sono molto riconoscente al Signore perché Egli ci mantiene nella Sua Parola e crediamo alle Sue promesse. Non andiamo mai oltre la Parola di Dio. Ci aspettiamo che Egli faccia ogni cosa, ma sempre in armonia con ciò che ha promesso, compreso il fatto che Egli avrebbe mandato il profeta Elia prima che venisse il giorno grande e terribile, il giorno ardente come una fornace, il giorno in cui sarebbe stata riversata l’ira di Dio; la Sacra Scrittura dice che, in quel giorno, il sole si sarebbe trasformato in tenebre e la luna in sangue e che, prima che venga questo giorno: “Io vi manderò Elia il profeta per restaurare ogni cosa”. Se questo fosse scritto solo nell’Antico Testamento, forse potremmo semplicemente ignorarlo, ma invece andiamo anche nel Nuovo Testamento a Matteo 17:11 e Marco 9:12. Il Signore mette in confronto in Matteo e in Marco la storia di Elia, il Tisbita, e di Giovanni Battista, che venne nello spirito e nella potenza di Elia per preparare la via al Signore alla Sua prima venuta.

Nel contempo bisogna sottolineare la seguente affermazione: “In verità, in verità, Elia deve venire prima e ristabilire ogni cosa”. Così dalle Sacre Scritture capiamo che un profeta doveva entrare in scena prima del ritorno di Cristo, prima della fine del tempo della grazia. Comprendiamo che la decisione di Dio è caduta su William Branham. Non mi vergogno della decisione di Dio; infatti ne sono grato con tutto il cuore. Non sono a conoscenza di alcun altro evangelista o personalità carismatica del nostro tempo che possa dichiarare di aver avuto una chiamata e un incarico diretto come il fratello Branham. Il fratello Branham poteva far riferimento a tutta una serie di date e di esperienze che aveva fatto con il Signore e, cari, sono riconoscente per questo. Ho conosciuto il fratello Branham per dieci anni, ho viaggiato con lui nella stessa auto, ho mangiato con lui allo stesso tavolo, ho partecipato alle sue riunioni in Europa e anche negli Stati Uniti. Però, cari, non predico William Branham, predico Gesù Cristo, Colui che è lo stesso ieri, oggi, e in eterno. Non predico l’apostolo Paolo o l’apostolo Pietro o una qualunque altra personalità del Regno di Dio, predico Gesù Cristo, il Signore e il Salvatore! Predico l’Evangelo così come è stato rivelato a Paolo, a Pietro, a William Branham. Egli è stato mandato per restaurare tutte le cose.

Fratelli e sorelle, lo ripeto: Abbiamo avuto un meraviglioso fine settimana, ma siamo anche stati rattristati quando dei fratelli ci hanno raccontato che alcuni di quelli che affermano di credere al «Messaggio dell’ora» hanno messo da parte le Sacre Scritture dichiarando: «Non abbiamo più bisogno della Bibbia. Abbiamo il Messaggio dell’ora!». Cari, tutto ciò è molto triste perché è un inganno totale! William Branham prese in mano queste Sacre Scritture e disse: «Questo è il mio assoluto!». E quando un fratello venne a lui, chiedendogli se il settimo Suggello sarebbe stato rivelato e se ci fosse stato qualcosa che non stava scritto nelle Sacre Scritture, immediatamente lo Spirito di Dio disse al profeta: «Non potrà mai essere, perché Dio può rivelare solo ciò che sta scritto nelle Sacre Scritture».

Carissimi, questa è la nostra posizione: Dio non ha aggiunto niente alla Sua Parola, Egli ha semplicemente rivelato tutto il Suo consiglio e i molti misteri dalla Genesi all’Apocalisse, usando il Suo portavoce, il profeta di Dio del nostro tempo. Lo dico un’altra volta: Dobbiamo ritornare alla Parola di Dio. Siate certi che nessun equivoco né interpretazione erronea si intrufolino tra noi. Perciò dobbiamo sempre verificare nella Sacra Scrittura se c’è una promessa per quel che crediamo; se non c’è una promessa non ci potrà essere neanche l’adempimento.

Diletti, se andiamo ai profeti, ad Abrahamo o ai profeti in generale, essi erano in comunione, in comunione personale con l’Onnipotente. Conoscevano l’Iddio della gloria, udivano la Sua voce con le proprie orecchie. Il Signore parlò con Mosé faccia a faccia e pure i profeti udirono di tanto in tanto la voce dell’Onnipotente. Il «COSÌ DICE IL SIGNORE» è qualcosa che udivano prima, poi potevano dire: «COSÌ DICE IL SIGNORE». Se essi non avessero ricevuto la Sua Parola con voce udibile, come avrebbero potuto dire: «COSÌ DICE IL SIGNORE»? Se per esempio io dicessi: «Così ha detto William Branham», allora avrei dovuto prima ascoltare ciò che diceva, poi potrei affermare in verità: «Così ha detto William Branham». Così è stato con i profeti: Prima dovevano ascoltare la voce udibile del Signore e poi potevano dire: «COSÌ DICE IL SIGNORE».

Cari, se andiamo alle Scritture, troviamo in Romani 1:5: “… Gesù Cristo nostro Signore, per mezzo del quale noi abbiam ricevuto grazia e apostolato per trarre all'ubbidienza della fede tutti i Gentili, per amore del suo nome”. La predicazione della genuina Parola di Dio, dell’Evangelo di Gesù Cristo, è collegata allo scopo di trarre all’ubbidienza della vera fede, perché la disubbidienza condusse nel principio alla caduta nel peccato. L’ubbidienza e la fede ci hanno condotti fuori dal peccato. Cristo, nostro Signore, il Figlio di Dio, fu ubbidiente fino alla morte, alla morte della croce. Ora è giunto il nostro momento di ubbidire a Lui e alla Sua Parola, perché la disubbidienza ci separa da Dio, mentre l’ubbidienza ci collega e ci mette in comunione con Lui. Sta scritto in 1 Pietro 1:5: “… che dalla potenza di Dio, mediante la fede, siete custoditi per la salvazione che sta per esser rivelata negli ultimi tempi”.

Cari, noi crediamo nell’imminente ritorno di Gesù Cristo e prendete quanto segue come una parola da parte del Signore: Non c’è nella Parola di Dio nessuna promessa che il Signore debba venire sulla terra e stare con noi prima del Suo ritorno e prima di rapirci nella gloria. Da quando Egli disse: “Io tornerò e sarò con voi”, sono passati già duemila anni da quando cioè il Signore tornò in Spirito prendendo dimora nei cuori dei figliuoli di Dio. Perciò ora noi non aspettiamo che Egli venga e stia sulla terra con noi, perché Egli è già con noi, da duemila anni, così come aveva promesso: “Io sarò con voi, in voi, fino alla fine dell’età presente”. Abbiamo solo la promessa in Giovanni, capitolo 14, versetto 3, che Egli tornerà e ci prenderà con Sé per essere là dove Egli è.

Cari, Dio vi benedica e sia con voi. Rimanete nella Parola! Restate nella grazia di Dio! Rimanete in comunione con l’Onnipotente. Egli vi benedica riccamente, specialmente voi tutti i fratelli impegnati nel ministero in tutto il mondo, nel Nome di Gesù Cristo. Amen.


 

Ewald Frank