“GESÙ CRISTO È LO STESSO IERI, OGGI, E IN ETERNO!”    (EBREI 13:8)


 
 

LETTERA CIRCOLARE N° 43



APRILE 2006

 
 

Saluto di tutto cuore tutti i fratelli e sorelle vicini e lontani nel Nome di Gesù Cristo, nostro Signore, con la parola di Apocalisse 4:11:

Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono”.

Il coro «Degno sei Tu…» è diventato il nostro coro preferito che cantiamo con grande fervore mentre adoriamo Dio il Signore. In verità, il Libro con i sette suggelli non è più chiuso, l’intero suo contenuto è stato rivelato fino all’ultimo capitolo. L’Agnello di Dio, che prese su di Sé il peccato del mondo e lo portò alla croce, si è fatto immolare. Per mezzo del Suo sangue il Redentore ha riscattato i Suoi tra tutti i popoli e lingue, li ha chiamati fuori e ha fatto di loro re e sacerdoti (Apoc. 5:1-10 e altri).

Dall’apertura dei suggelli abbiamo messo piede in modo particolare sul terreno della rivelazione. Quel che Dio ha mostrato e rivelato al Suo servitore Giovanni sull’isola Patmo è accessibile a tutti i servi del Signore. Nel nostro tempo il fratello Branham è stato lo strumento eletto a cui furono rivelati i misteri del Libro sigillato.

Pietro era l’uomo della prima ora con la particolare rivelazione di Gesù Cristo, con le chiavi del Regno di Dio (Mat. cap. 16) che è stato stimato degno di tenere la prima predicazione (Atti cap. 2) a Pentecoste, giorno della fondazione della Chiesa. L’ultima predicazione di un servitore di Dio deve e in ogni caso sarà come la prima tenuta a Gerusalemme 2000 anni fa. Allo stesso modo anche l’ultimo battesimo sarà nel Nome del Signore Gesù Cristo e anche il ricevere il dono dello Spirito Santo sarà insegnato e sperimentato come nel principio (Atti 2:38-41, 8:14-17, 10:34-38, 11:12-18 e 19:1-7). Prima del ritorno di Gesù Cristo deve essere insegnata e sperimentata la piena restaurazione dello stato originario,secondo come è stato promesso (Mal. 4:5-6; Mat. 17:11; Marco 9:12; Giac. 5:7-11).

Paolo era l’uomo della prima ora, a cui fu rivelato tutto il consiglio di Dio. Tutto ciò che è stato rivelato agli apostoli e ai profeti è destinato a tutti i servitori di Cristo e a tutta la Chiesa. Come Paolo che era stato stabilito apostolo e dottore (2 Tim. 1:11), così tutti i servitori del Signore rimarranno nella stessa dottrina degli apostoli (Atti 2:42) e non annunceranno un altro vangelo (2 Cor. 11:1-3; Gal. 1:1-12), ma testimonieranno le stesse pure dottrine bibliche e le serberanno non falsificate (2 Cor. 4:1-6). L’apostolo include tutti i ministeri stabiliti da Dio nella Chiesa quando scrive: “Così faccia l’uomo stima di noi, come di ministri di Cristo, e di dispensatori de’ misteri di Dio. Ma nel resto ei si richiede ne’ dispensatori, che ciascuno sia trovato fedele” (1 Cor. 4:1-2). Da quando sono stati rivelati i misteri nascosti del consiglio di salvezza di Dio, è nostro dovere amministrarli e trasmetterli con fedeltà.

Il fratello Branham, come nessun altro nel nostro tempo, ha esposto nella sua pienezza al popolo di Dio quel che è stato rivelato a Pietro, Paolo e Giovanni. Quale servitore di Dio e profeta confermato aveva il compito di restaurare tutto e di riportarlo allo stato originario (Mat. 17:11; Marco 9:12). Nella dottrina e nella pratica tutto deve essere nuovamente fondato ed edificato sul fondamento primitivo degli apostoli e dei profeti (Ef. 2:20). Ogni servo di Cristo in questo tempo si inserirà nell’ordine divino di salvezza ed eserciterà il ministero per l’edificazione della Chiesa finché tutti i figliuoli di Dio arrivino all’unità della fede e della piena conoscenza di Cristo (Ef. cap. 4). La Chiesa–Sposa deve essere unita con lo Sposo: Egli è il Capo e noi le membra del Suo Corpo. Egli desidera abitare e camminare tra coloro che sono stati chiamati fuori e separati: Egli è il nostro Dio e noi il Suo popolo, il gregge che Egli pasce. Egli è il nostro Dio e noi siamo i Suoi figliuoli e le Sue figliuole (2 Cor. 6:14-18).

D’altronde non è un segreto che tutte le chiese vanno per la loro strada, hanno le loro dottrine e le loro tradizioni. Ciononostante in febbraio 2006 si sono radunati a Pôrto Alegre in Brasile tremila rappresentanti di 347 chiese per dimostrare l’unità nella diversità e anche per sostenere il dialogo con le chiese Pentecostali. Però ci chiediamo: Cosa ha a che fare l’unificazione religiosa, temporale e politica con l’unità divina in Gesù Cristo? Egli disse: “Padre, io in loro, e tu in me; acciocché siano perfetti nell’unità” (Giov. 17:23). Nell’unità temporale vale ancora: «Io nella mia chiesa, tu nella tua chiesa, io credo quel che voglio, tu credi quel che vuoi, e così formiamo la perfetta unità nella diversità».

Secondo quanto predice anche la Scrittura, adesso si adempie l’unità delle membra del Corpo di Cristo tramite l’operato di grazia di Dio soprannaturale come nella Chiesa primitiva: “Infatti noi tutti abbiam ricevuto il battesimo di un unico Spirito per formare un unico corpo…” (1 Cor. 12:13). Il battesimo biblico dello Spirito è collegato al battesimo biblico in acqua dei credenti (Atti 2:38-39, 8:15-17, 10:44-48, 19:5-6). Il modello originale del tempo degli apostoli è valido ancora oggi e deve rimanere per sempre l’esempio per la dottrina e la vita nella vera Chiesa.

Dall’altro lato adesso vediamo come la predetta unificazione temporale, politica e religiosa dell’Europa sotto l’egida di Roma fino al governo mondiale sta diventando realtà davanti agli occhi nostri. Tutte le chiese figlie ritornano nel grembo della chiesa madre. La Parola di Dio definisce questa unione «Babilonia la Grande». Il processo di pace e di unificazione include tutte le religioni e le culture. Pur osservando tutte queste cose, per noi si tratta principalmente di quel che Dio ha promesso ai Suoi per questo tempo nella Sua Parola e che Egli adempie in mezzo a loro: i nostri cuori vengono ricondotti alla fede dei nostri padri del principio, sia nella dottrina sia nella pratica.

UNO SGUARDO ALL’INTERNO

La lettera circolare N° 42 di gennaio 2006 ha trovato un eco che non si è ancora mai verificato prima. Fratelli e sorelle in tutto il mondo hanno appreso cosa significa: “Riconoscete che il Signore conduce meravigliosamente i suoi santi”. Per molti era qualcosa di nuovo, che il fedele Signore mi abbia ripetutamente dato delle direttive con la Sua Voce onnipotente, penetrante e piena di autorità. È una realtà che tramite il ministero apostolico e profetico del fratello Branham siamo venuti a conoscenza della Parola promessa per questo tempo e che abbiamo così ricevuto la coincidenza per la più importante parte di tutta la storia della salvezza. Perché il Redentore non dovrebbe occuparsi dei redenti? Non cammina più in mezzo ai sette candelabri d’oro? Non ci sono più sulla terra gli eletti che ascoltano ciò che lo Spirito dice alle chiese? Cosa ha ancora il Signore sulla terra a parte la Chiesa dei primogeniti (Ebrei 12:22-24) per la quale Egli diede il Suo Sangue e la Sua Vita (1 Piet. 1:13-22)? Lo Sposo celeste chiama adesso fuori la Sua Sposa sulla terra, la quale Egli verrà presto a prendere per portarla a Casa.

Tutte le religioni e tutte le culture non stanno andando in un modo o nell’altro per la via larga che conduce alla perdizione? Tutto il mondo non giace nel maligno, come ha scritto l’apostolo Giovanni (1 Giov. 5:19)? Non è valida ancora oggi la parola scritta riguardo a Gesù Cristo: “Egli è la pietra che è stata da voi edificatori sprezzata, ed è divenuta la pietra angolare”? In quale chiesa viene ancora predicato riguardo a Gesù Cristo: “E in nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati” (Atti 4:11-12)?

In tutti i tempi i servi di Dio hanno udito la Voce del Signore, hanno ricevuto rivelazioni e direttive e hanno proclamato la vera Parola. Ad Ezechiele, il Signore ha parlato circa novanta volte. Posso condurre ognuno al posto esatto e dire come Paolo: “Or avvenne…” (Atti 22:6). E come lui, posso testimoniare di aver udito la Voce dell’Onnipotente nella mia madrelingua (Atti 26:14). Va notato che il Signore ha sempre pronunciato ogni parola in un modo così chiaro e efficace che va a segno. Però capisco anche tutti coloro che fanno fatica a crederlo, perché in realtà sono in circolazione molte cose inventate. Se per esempio un predicatore dice: «Credo che il Signore abbia parlato anche a me…», già queste parole rivelano che si tratta solo di un’opinione, di un desiderio che non è realmente avvenuto.

Come in tutti gli ambiti, anche qui ci sono molti inganni e imitazioni fatti in buona fede. Una sorella venne da me, dopo aver appreso che il Signore mi aveva parlato con Voce udibile, e disse: «Fratello Frank, io lo credo, perché il Signore ha parlato anche a me con una voce molto alta e forte. Chiesi: «La voce proveniva dall’alto? Era una voce di uomo?». «No» – rispose la sorella – «la voce era proprio di fronte a me». Però quando chiesi di descrivermi esattamente come avvenne, disse: «Ho profetizzato a voce alta. Questa era sicuramente la voce del Signore! È sicuramente il COSÌ DICE IL SIGNORE quando si profetizza». Dovetti dire alla sorella che una profezia viene pronunciata con la voce della persona che la dà — intanto deve essere valutata la sorgente dell’ispirazione — e non è da paragonare con la Voce udibile del Signore.

Nell’ambito spirituale ci sono molti inganni con conseguenze che non possono mai più essere riparate. Un esempio tragico: In gennaio 2006 venne da me un fratello dopo aver letto la lettera circolare e disse: «Ieri, dieci anni fa, in gennaio 1996, Dio avrebbe detto con voce alta e forte: ‹Perché in quel tempo non ti sei separata da lui, adesso sono io a separarti da lui e tu vivrai›». Tramite ciò una madre pretendeva che la figlia malata di cancro si separasse dal marito, per essere guarita. Quando mai Dio ha posto una simile condizione per la guarigione? La Scrittura insegna che nelle Sue lividure siamo stati guariti (Is. cap 53 e altri)!

Il divorzio fu avviato tramite l’avvocato, ma l’uomo si rifiutò di osservare la scadenza fissata al novembre 1997 presso il tribunale per il pronunciamento del divorzio e la donna morì in dicembre senza che ci fosse stata una riconciliazione. Da allora il rimprovero è: Suo marito è colpevole della sua morte, perché ha rifiutato il divorzio richiesto da una cosiddetta “voce”. Nulla di più terribile può venire in mente al diavolo. Il divorzio è l’opera distruttiva di Satana e porta con sé dolore indicibile per tutta la famiglia e non può assolutamente contribuire ad una guarigione! Secondo Malachia 2:16 è un atto di violenza — che però viene ancora coperto con un manto pio. Perfino nell’Antico Testamento Dio ha permesso all’uomo, solo in casi eccezionali, di dare a sua moglie un atto di divorzio, però la donna non può mai dare a suo marito un atto di divorzio. È urgente raccomandare a tutti coloro che rispettano il ministero di fratello Branham di leggere finalmente cosa gli è stato rivelato da Dio sul tema «matrimonio» e di usarlo personalmente per sé stesso in armonia con la Scrittura.

Satana, il seduttore, nel giardino di Eden, ha fatto girare la testa alla prima donna e, così, ha cominciato a mettere in dubbio la Parola di Dio. C’è una falsa ispirazione, dove tutto viene fatto in modo adatto alla situazione (Ger. cap. 23, Ez. cap. 13 e altri). Tali persone possono essere proprio sincere e, a modo loro, avere buone intenzioni, ma appena cedono alla loro «propria volontà» si sottomettono all’influenza di colui che una volta era il più vicino a Dio. Il cherubino, il figlio dell’aurora, disse a sé stesso: “Io salirò… Io eleverò il mio trono… Io mi siederò…” (Is. 14:12-14). L’innalzamento di sé stesso, la volontà di dominare e di stabilire il proprio trono e mettersi così sullo stesso piano di Dio, tutto ciò portò con sé la caduta. Alla caduta nel peccato nel Cielo seguì la caduta nel peccato sulla terra. Satana, che una volta era un cherubino unto, tramite la sua grazia come serpente e una conversazione piena di unzione su quanto Dio aveva detto, ha invogliato Eva a fare la propria volontà. La disubbidienza che ne risultò equivale fino ad oggi al peccato della divinazione e l’ostinatezza all’adorazione degli idoli (1 Sam. 15:22-23). In mezzo ai credenti non c’è più grande inganno di quello di includere la Parola che però viene contorta secondo il proprio giudizio.

La Chiesa rimane il teatro dove viene disputato il combattimento spirituale. Il vero e il falso stanno proprio stretti l’uno accanto all’altro. Ciò ci ricorda particolarmente il 1979. Va menzionato un episodio importante: Durante la preghiera comune, una sorella, tramite profezia, pretendeva da un’altra sorella chiamata per nome, che andasse avanti a far pregare per sé, affinché fosse liberata. Invece della sorella chiamata, venne suo marito il quale dichiarò che sua moglie non poteva venire, dato che era partita. Quello non sarebbe stato il momento giusto per la “profetessa” di venire lei stessa avanti e di far pregare per sé per essere liberata dallo spirito ingannatore che l’aveva sedotta?

Le persone che cedono al loro proprio spirito e quelle che si lasciano sedurre fanno proprio fatica a credere quel che è vero, e ciò purtroppo è sempre stato così. L’orgoglio di aver sperimentato una volta la vera unzione e di aver ricevuto dei doni dello Spirito, non permette loro alcuna ammissione di colpa. Sono sempre gli altri ad essere chiamati al ravvedimento. Queste persone non pensano affatto a un autoesame, perché ricorrono all’infallibilità nell’ambito spirituale. La Scrittura insegna però chiaramente: “Esaminate ogni cosa!” (1 Tes. 5:21). Perfino i profeti dovevano essere giudicati da tutta la chiesa (1 Cor. 14:29). Però tali persone non si sottomettono ad un esame nella chiesa — perché con la chiesa c’è qualcosa che presumibilmente non funziona —, abbandonano la chiesa e la disprezzano dopo aver fatto danni. È tuttavia evidente: Quel che proviene dal nemico porta sempre discordia e inimicizia, le quali, se Dio non fa grazia, rimangono fino alla fine della vita. Presso i veri redenti viene manifestato nella realtà che Gesù Cristo ha tolto l’inimicizia non solo sul Golgota, ma anche in loro per sempre e ha fatto di loro dei procacciatori di pace (Ef. 2:11-22).

Purtroppo le persone cadono sotto il dominio di Satana, proprio in entrambi i casi: tramite una falsa profezia o per mezzo di una falsa dottrina, perché in ambedue i casi si tratta di ispirazione. La menzogna lega, solo la Verità rende liberi. Simili persone possono essere liberate solo se ammettono il proprio errore e chiedono che si preghi per loro nel Nome di Gesù Cristo secondo la parola: “ … e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo” (Mat. cap. 18). Il nostro Signore parla anche dei falsi cristi — dei falsi unti che possono facilmente sedurre tutti, persino anche gli eletti se fosse possibile (Matteo 24:24; Marco 13:22). L’insistente ammonimento del nostro Signore per questo tempo è il seguente: “Guardate che nessuno vi seduca!” (Mat. 24:4), perché anche questo avviene davanti ai nostri occhi. L’unzione e i doni dello Spirito delle persone carismatiche impressionano le persone e, per mezzo di parole piene di unzione, vengono sedotte. Senza unzione non è possibile un inganno religioso tra i credenti. Dopo la proclamazione chiara come il cristallo della Parola abbiamo anche il diritto all’agire dello Spirito Santo chiaro come il cristallo.

L’ISLAM AL CENTRO DELL’ATTENZIONE

Dall’11 settembre 2001, quando 19 fanatici islamici parteciparono all’attentato in cui fu tagliata la gola ai piloti americani e i loro aeroplani furono pilotati contro le torri del World Trade Center a New York, il mondo occidentale ha cominciato a occuparsi più da vicino della religione del “profeta” Maometto. Tremila persone circa trovarono la morte e il governo degli Stati Uniti decise di intraprendere la lotta contro il terrore. Purtroppo da allora gli Stati Uniti devono rispondere di ancora più terrore e calpestano i diritti umani e i diritti internazionali.

Ci sono le diverse organizzazioni terroristiche arabe islamiche e poi ancora tutte le altre non arabe, però islamiche attive in molti Paesi, fin nelle Filippine. Per noi si tratta di illuminare il retroscena dell’odio mortale contro gli Ebrei e il fanatismo di questa religione. Nel 1982, durante un soggiorno in Egitto, ho letto tutto il Corano con le sue 114 sûre (capitoli). In nessuna parte del mondo ho incontrato persone così affabili come al Cairo e in Alessandria. L’ospitalità ricevuta lì era per me qualcosa di straordinario. Leggendo il Corano constatai che non concorda in nessun punto né con l’Antico né con il Nuovo Testamento. Leggendolo non trovai però nessuna indicazione di qualcosa che abbia offeso Maometto o lo abbia indotto a odiare in modo così abissale gli Ebrei. Nella sûra V, 24, riguardo a Israele, la «gente del Libro», sta perfino scritto: «Entra, o popolo mio, nella terra santa che Dio vi ha destinata…». Come può dunque un capo di Stato islamico dichiarare che Israele non ha il diritto di esistere nel Paese di Israele?

Solo quando lessi l’introduzione al Corano e poi ancora altri libri sull’Islam e sul “profeta” Maometto, scoprii le radici dell’odio. Maometto non sapeva né leggere né scrivere, dunque dipendeva da ciò che lui stesso sapeva e da quel che dicevano gli altri. Aborriva l’idea proveniente dal Cristianesimo secolarizzato, secondo la quale Dio aveva un Figlio nel cielo, definendola bestemmia. Per questo motivo non prestò molta attenzione ai Cristiani che vivevano dispersi e non rappresentavano per lui alcun pericolo.

Con gli Ebrei che abitavano a Yathrib/Medina quale comunità, si comportò in un modo del tutto diverso. L’aspettativa principale tra loro era la venuta del profeta Elia che doveva apparire prima del giorno del giudizio. Questo pensiero non abbandonò più Maometto. Animato da questo pensiero si recò nella caverna ai piedi del monte Hirã, cinque chilometri a nord della Mecca, dove udì una strana voce dire: «Leggi!». Egli rispose: «Non so leggere!». E un’altra volta: «Leggi, leggi!». — «Non so leggere!». Allora si recò sul monte dove udì la voce: «Maometto, tu sei l’Eletto di Allãh e io sono Gabriele». Egli guardò su e si dice che vide un angelo nel cielo con le ali spiegate sulla terra. Però gli angeli non hanno ali, solo i cherubini e i serafini. Gabriele e Michele hanno sembianza umana, così testimonia la Sacra Scrittura in molti passi.

Da quel giorno si sentì chiamato a essere l’ultimo profeta tramite il quale è stata data all’umanità la rivelazione conclusiva. Ne venne fuori l’idea che tutti, tanto le diversi tribù arabe quanto i Cristiani e gli Ebrei, dovevano piegarsi a questa ultima missione dell’alto. Questo è fino ad oggi il pensiero fondamentale dei credenti dell’Islam. Per loro è una bestemmia quando qualcuno si oppone a questa ultima rivelazione che l’angelo Gabriele stesso avrebbe dato all’«Eletto di Allãh»”.

Che gli Ebrei a Yathrib/Medina non lo accettarono come il profeta a loro promesso, lo offese così tanto che nell’anno 627 convocò tutti i combattenti i quali espugnarono le colonie ebraiche e trucidarono tutti gli uomini (circa ottocento) e deportarono le donne e i bambini. Questa gihãd, questa «guerra santa», è proseguita e oggi tiene il mondo col fiato sospeso. La religione dell’Islam richiede una totale dedizione e sottomissione con l’anima, lo spirito e il corpo. Al primo posto c’è l’odio verso Israele, che il mondo islamico definisce “Satana”, poi verso tutti coloro che riconoscono Israele, in modo particolare verso gli USA. Le caricature di Maometto rappresentano un pretesto bene accettato per coloro che desiderano attizzare questo odio.

La finalità della religione dell’Islam è che la mezzaluna diventi luna piena, ossia che il mondo intero si sottometta all’Islam. Dal giorno della pubblicazione delle dodici caricature, la gihãd si è estesa come un incendio di vaste proporzioni. La «guerra santa» continua e, in questo contesto, è già stata coniata una nuova parola per Europa: «Eurabia». La paura assale i Paesi occidentali i quali fanno di tutto per calmare i fondamentalisti islamici. Così la compagnia aerea britannica ha emanato il divieto di portare con sé la Bibbia a chiunque voli in Arabia Saudita con la British Airways.

La nostra attenzione principale però è diretta più che mai sul Vicino e Medio Oriente: Israele, Siria, l’Iraq e attualmente l’Iran. Come veniamo informati dai notiziari e dai comunicati stampa, in particolare la Russia, ma anche la Cina si unisce con il mondo islamico, per aver sotto controllo quel che sta accadendo laggiù. Non possiamo qui occuparci più dettagliatamente delle profezie bibliche che parlano dei Paesi del Nord e dell’Est — visti da Israele —, ma gli sviluppi attuali si inseriscono perfettamente negli avvenimenti del tempo della fine.

Il fondamentalista islamico Presidente dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad, ha espresso più volte e pubblicamente il suo odio verso Israele. È arrivato al punto di negare l’Olocausto con la seguente espressione: Se gli Ebrei fossero stati gasati, allora non sarebbero più qui.

Nel Museo dell’Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme sono elencati i campi della morte e tutti coloro che vi sono stati assassinati e cremati, con il nome e il numero delle vittime. In ogni campo, le SS stesse hanno scritto tutto sulle atrocità commesse fin nei minimi particolari. Non è una invenzione, ma risulta inequivocabile dai documenti che un terzo circa degli Ebrei europei sono stati uccisi durante il Terzo Reich nel modo più tremendo. Non convince nessuna persona ragionevole che la negazione dell’Olocausto debba servire a contestare ad Israele il diritto di esistere. È soltanto un’altra dimostrazione che i nemici di Israele si servono di ogni mezzo per continuare ad attizzare l’odio.

In Amos 9:14-15, Dio stesso ha dato ad Israele la promessa che si adempie davanti agli occhi nostri: “«Io li pianterò nella loro terra e non saranno mai più sradicati dalla terra che io ho dato loro», dice il Signore, il tuo Dio”. A coloro che hanno disperso il Suo popolo e hanno spartito il Suo Paese, Egli annuncia il giudizio: “Là le chiamerò in giudizio a proposito della mia eredità, il popolo d’Israele, che esse hanno disperso tra le nazioni, e del mio paese, che hanno spartito fra di loro” (Gioele 3:2). Come sarà questo giudizio, quando tutti i Paesi circostanti si radunano contro Israele, la Parola di Dio lo descrive in molti passi (Ez. cap. 38; Gioele 3:9-17; Zac. 14:12-21; Apoc. 19:11-21).

In Apocalisse 9:13-19 si parla dei quattro angeli del giudizio che sono legati sull’Eufrate e aspettano l’ora, il giorno, il mese e l’anno, per uccidere una terza parte dell’umanità. Ciò è in preparazione e, senza voler suscitare alcun timore, possiamo dire molto chiaramente: “Levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina!”. Il ritorno di Gesù Cristo è molto vicino. È valido per sempre quel che Dio ha detto ad Abrahamo e che tutti di tutte le religioni e culture devono prendere a cuore: “Io benedirò quelli che ti benediranno e io maledirò chi ti maledirà e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra” (Gen. 12:3) e anche quel che Egli ha detto riguardo al Suo popolo Israele: “Poiché così parla l’Eterno degli eserciti: … chi tocca voi tocca la pupilla dell’occhio suo” (Zac. 2:8).

RIASSUNTO

Ascoltate questo, voi popoli tutti: Sulla terra l’unico Dio vivente e vero non si è rivelato in nessuna religione, ma unicamente e solamente come Padre nel Cielo nel Suo unigenito Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore, e così è diventato il nostro Salvatore. Dio era in Cristo e ha riconciliato il mondo con Sé stesso. Gesù Cristo è la riconciliazione, in Lui solo abbiamo il perdono dei nostri peccati. Egli è Colui che ha vinto la morte e l’inferno e ci ha dato la Vita eterna. Per questo motivo la testimonianza della Sacra Scrittura è: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui” (Giov. 3:36).

Anche a questo riguardo bisogna dire all’umanità la pura verità e, per questo motivo, l’Evangelo eterno del Regno di Dio oggi deve essere predicato a tutti i popoli in testimonianza (Mat. 24:14).

Beati coloro che odono la chiamata di Dio, che voltano le spalle a tutto l’agire religioso, che si separano da ogni tradizione ed usanza e ritornano alla fede vera e vivente e all’ubbidienza come la Scrittura lo insegna. Perché COSÌ DICE IL SIGNORE: “Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ce n’è alcun altro” (Is. 45:22). COSÌ DICE IL SIGNORE un’altra volta: “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori…” (Ebrei 3:7-8).

INFORMAZIONE

I fratelli nel ministero di tutto il mondo mi hanno espresso la loro fiducia e mi hanno indirizzato delle domande riguardanti diverse dichiarazioni di fratello Branham. Se Dio vuole, pubblicherò appena possibile un opuscolo a parte con domande e risposte.

La domanda più frequente è se tra il rapimento e l’instaurazione del Regno Millenario ci saranno tre anni e mezzo o sette anni. Permettetemi di pubblicare il disegno fatto dal fratello Branham che ho portato personalmente da Jeffersonville. Scriverò su questo, se Dio vuole, quando tratterò anche gli altri temi.

Non mi occuperò di domande così prive di senso come ad esempio: Se è vero che una colomba è volata fuori dalla tomba in forma di piramide a Jeffersonville, o se i colori dell’arcobaleno hanno illuminato in modo soprannaturale la montagna con il profilo di un uomo. 

 


Per quanto tempo ancora la Svizzera sarà un “oasi monetario” col suo franco? I primi esemplari delle otto monete svizzere dell’Euro sono già state coniate. Tutto il resto seguirà sicuramente conforme al piano divino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

VIAGGI MISSIONARI

Per la grazia di Dio sono ancora in condizione, come già nei quarant’anni trascorsi, di continuare i viaggi missionari in tutto il mondo. Così, anche le otto riunioni che ho potuto tenere dopo nove anni nel Pakistan hanno sicuramente portato frutto per l’Eternità. A Lahore, venerdì 10 marzo 2006 — sotto la protezione della polizia per i disordini religiosi — si erano radunate all’aperto più di tremila persone. La vera Parola viene proclamata e gli ultimi vengono chiamati fuori.
 

 


Lahore, Pakistan, 10 Marzo 2006

 

 

 

 

 

 

 


 

 


Lahore, Pakistan, 10 Marzo 2006

 

 

 

 

 

 

 

 

Voi, miei cari fratelli e sorelle, vi ringrazio per il fedele sostegno dell’opera nel mondo intero e per le preghiere quotidiane che mi accompagnano.

Operante per ordine di Dio:
Ewald Frank

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