GLI UOMINI DOMANDANO,
DIO RISPONDE
CON LA SUA PAROLA

MISSIONARIO EWALD FRANK

 

RISPOSTE DEL FRATELLO FRANK
A DOMANDE FATTEGLI
DA PREDICATORI DI DIVERSI PAESI

 

 

Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente. Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità, in modo che, rientrati in stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà” (2 Tim. 2:24-26).

In questo esposto, è questione di vita o di morte. Nella Parola abbiamo la vita, nell’interpretazione la morte. Ogni interpretazione è un laccio che il diavolo mette intorno al collo degli uomini. Non lo stringe sempre subito allo stesso modo, però tiene prigionieri gli uomini perché facciano la sua volontà, come dice in modo inequivocabile il testo biblico introduttivo sopraccitato.

Dopo aver svolto per più di mezzo secolo il mio ministero della Parola, per la grazia di Dio è sorta fiducia in molti fratelli nel ministero nel mondo intero. Hanno riconosciuto che Dio mi ha destinato a portare ai popoli di questo mondo l’Evangelo eterno. Dopo il ministero del fratello Branham, è ora mio compito condividere con gli uomini la vera Parola, in collaborazione con tutti i servitori fedeli. Però, come era nei giorni del nostro Signore, nel tempo degli apostoli e profeti, così è anche adesso con il Messaggio dell’ora: “… ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture” (2 Piet. 3:16). Così è stato attraverso tutte le epoche. Le più diverse interpretazioni hanno provocato molte divisioni e una grande confusione dottrinale, anche nell’ambito del «Messaggio del tempo della fine». I predicatori che hanno veramente a cuore il benessere del popolo del Signore, non sono più disposti ad accettare ancora l’attuale situazione e, perciò, mi hanno pregato di chiarire diversi punti dottrinali. Tutti i veri figliuoli di Dio hanno il diritto di ricevere le risposte fondate unicamente sulla Sacra Scrittura.

Ho conosciuto personalmente il fratello Branham, sono stato un testimone oculare del suo ministero straordinario. In agosto 1955 partecipai alle sue riunioni per una settimana intera. Dal mese di settembre1958 ho ricevuto le predicazioni da lui tenute negli Stati Uniti, registrate su nastro e, subito, ho cominciato a tradurle in lingua tedesca. Durante una conversazione personale con il fratello Branham, in dicembre 1962, gli ho raccontato che ascoltavo le sue predicazioni con le cuffie e le traducevo simultaneamente per l’uditorio in lingua tedesca. Nell’anno 1963 evidentemente se ne è ricordato e ne ha parlato:

«Il ministero con i nastri è in tutto il mondo. Penso che sia un modo con cui Dio fa giungere il Messaggio ai Paesi pagani. Lì vengono tradotti. In Germania portano con loro i nastri nelle riunioni dove sono radunate centinaia di persone. Viene indossata una cuffia, poi viene fatto girare il nastro. Così il predicatore sta davanti a centinaia di persone e, mentre io parlo, lo trasmette nella sua lingua. In tutto il mondo dove arrivano i nastri con le predicazioni, centinaia di persone vengono salvate e guarite. Sono in inglese, ma vengono tradotte in molte lingue diverse, perfino in lingue tribali. Lo apprendiamo dalle lettere che riceviamo» (Testimony, Shreveport, Louisiana, 28.11.1963). Evidentemente il fratello Branham si è riferito a Sidney Jackson del Sudafrica e a me stesso, perché in quel tempo eravamo gli unici ad aver tradotto le sue predicazioni.

Durante i quarantasette anni trascorsi, le ho ascoltate non solo una, ma più volte, le ho lette e tradotte e, per questo motivo, posso affermare di conoscere il «Messaggio del tempo della fine» come quasi nessun altro. Allo stesso modo conosco bene la Parola di Dio, la Sacra Scrittura, fin dalla mia giovinezza. Quel che mi ha profondamente scosso vedendo l’elenco delle domande sottopostemi è che così pochi predicatori si siano chiesti: «Cosa dice la Scrittura?», perché le risposte che debbo dare possono essere solo secondo la Parola di Dio scritta che rimane in eterno (Is. 40:8; 1 Piet. 1:23).

 

Domanda n. 1:

Qual è la tua posizione oggi nei confronti del ministero del fratello Branham?

Domanda n. 2:

Qual è l’esatta formulazione dell’ordine di missione che ricevette il fratello Branham?

Domanda n. 3:

Qual è la tua convinzione riguardo al Messaggio del tempo della fine?

Domanda n. 4:

Correggi in alcuni punti il profeta?

Domanda n. 5:

Cosa è il tuo assoluto, la Bibbia o il Messaggio?

Domanda n. 6:

Insegni in modo diverso da come ha insegnato il fratello Branham?

Domanda n. 7:

Credi all’apertura dei sette Suggelli?

Domanda n. 8:

Anche il settimo Suggello è stato rivelato?

Domanda n. 9:

Credi che Apocalisse 10:1-7 si sia adempiuto?

Domanda n. 10:

Credi che i sette tuoni siano stati rivelati al fratello Branham?

Domanda n. 11:

Perché il fratello Branham, in relazione con i sette tuoni, ha parlato sul terzo pull (terza fase o: terzo ministero)?

Domanda n. 12:

Perché il fratello Branham si è ripetutamente riferito ad Apocalisse 10, versetto 7?

Domanda n. 13:

Credi al ministero di un ottavo messaggero?

Domanda n. 14:

Credi alla dottrina della parusia?

Domanda n. 15:

Secondo Luca 21:27, il Figlio dell’uomo è già venuto?

Domanda n. 16:

Come stanno le cose con il tuo ministero? È testimoniato nella Bibbia?

Domanda n. 17:

Predichi dai sermoni del fratello Branham?

Domanda n. 18:

Cosa è il Cibo spirituale, le predicazioni del fratello Branham o la Bibbia?

Domanda n. 19:

Chi presenterà al Signore la Chiesa degli ultimi giorni?

Domanda n. 20:

Come reagisci a quel che viene detto su di te?

Domanda n. 21:

Il fratello Branham ha insegnato la poligamia?

Domanda n. 22:

Qual è il tuo insegnamento su matrimonio e divorzio?

Domanda n. 23:

Come stanno le cose riguardo alla famiglia di un servitore di Dio?

Domanda n. 24:

Come stanno le cose riguardo al libro: «Esposto sulle Sette Epoche della Chiesa»?

Domanda n. 25:

I periodi delle epoche della Chiesa sono stati rivelati al fratello Branham?

Domanda n. 26:

Ha egli profetizzato che nel 1977 ci sarebbe stata la fine del mondo?

Domanda n. 27:

È vero che il fratello Branham ha visto un calendario sfogliato da una mano che si fermò all’anno 1977?

Domanda n. 28:

Il battesimo dello Spirito Santo è la stessa cosa della nuova nascita?

Domanda n. 29:

Come stanno le cose con la visione della tenda?

Domanda n. 30:

Può rimanere inadempiuto qualcosa che il fratello Branham ha visto in una visione?

Domanda n. 31:

Quale paragone abbiamo tra Israele e la Chiesa?

Domanda n. 32:

In quale periodo viviamo oggi secondo il piano di salvezza di Dio?

 

Diletti fratelli nel Signore,
cari figliuoli e figliuole di Dio,

Proprio all’inizio voglio chiarire che non è assolutamente permesso fondare una dottrina su un solo passo della Sacra Scrittura o su una sola dichiarazione fatta dal Signore, da un apostolo o da un profeta. È un dovere verso Dio che tutto sia fondato su due o tre testimoni (Deut.19:15), su due, tre o più passi della Bibbia. Non abbiamo solo un Evangelo, abbiamo quattro Evangeli, che si integrano a vicenda quale conferma e per completamento. Se ad esempio qualcuno non prende l’ordine di missione in tutto come sta scritto in Matteo 28:18-20, Marco 16:15-20, Luca 24:33-53 e in Giovanni 20:19-31, allora non ce l’ha nella sua totalità. E chi non aggiunge a questo ordine di missione ancora Atti 2:38 e tutti gli altri passi biblici, dove è stato eseguito, non ha ancora una completa visione d’insieme su questo tema.

Chi vuole veramente conoscere a fondo la nascita, la vita, l’operato, il soffrire e il morire, la risurrezione e l’ascensione del nostro Signore, deve leggere tutti e quattro gli Evangeli. E chi desidera sapere che il nostro Signore, dopo la Sua risurrezione, ha ammaestrato i Suoi discepoli per quaranta giorni sul Regno di Dio prima di essere elevato in Cielo, deve leggere perfino Atti 1:1-3. Nel libro degli Atti troviamo quel che non sta scritto nei quattro Evangeli, ad esempio che il nostro Signore fu elevato in Cielo su una nuvola (Atti 1:9). Nel versetto 11 ci viene detto che Egli ritornerà corporalmente nello stesso modo di come è andato in Cielo (Luca 24:50-51). Inoltre sta scritto: “… quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è” (1 Giov. 3:2). Amen!

Chi desidera essere informato sulla conversione di Paolo, sul suo compito e il suo ministero, non può leggere solo Atti, capitolo 9, deve anche leggere il capitolo 22 e il capitolo 26 per avere un quadro completo, e poi perfino 1 Corinzi 15:1-11, perché fu Paolo — non Pietro — a riferire il fatto che il Signore Gesù, dopo la Sua risurrezione, apparve contemporaneamente a più di cinquecento fratelli. Da tutti questi esempi risulta proprio chiaramente che non basta leggere solo un passo della Bibbia, ma che debbono essere presi in considerazione tutti i passi appartenenti allo stesso tema.

Ciò vale pure per quel che l’apostolo Paolo ha scritto in 2 Corinzi11:1-4: Quando Satana, il serpente antico, sedusse Eva, in Genesi 3:1, aggiunse soltanto un’unica parola, vale a dire la parola «non», a quel che Dio il Signore aveva comandato ad Adamo in Genesi 2:16. Così la portò sotto la sua diretta influenza e la fece prigioniera della sua volontà. Il nemico, portando però la sua argomentazione, continua a dibattere i temi che il Signore ha trattato prima, ma non rimane mai nella formulazione esatta di quanto detto — non rimane mai nella verità della Parola originale. Le parole erano chiare: “Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino…”. Il nemico seminò il dubbio e disse: “Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?”. L’aggiunta di una sola parola a quel che Dio aveva detto era il morso velenoso del serpente. Così la prima coppia, e con essa tutta l’umanità, fu separata da Dio e abbandonata alla morte. Prima, il Figlio dell’uomo semina la buona Semenza della Parola originale e subito dopo viene sempre il nemico e semina la sua propria semenza della discrepanza tramite le interpretazioni (Mat. cap. 13). In tal modo rende prigionieri gli uomini affinché facciano la sua volontà. Adesso è il tempo per il popolo di Dio di essere liberato dal laccio del diavolo e di essere riportato nella volontà di Dio.

La seduzione è stata resa credibile alla mente umana facendo un’aggiunta ad una sola affermazione e interpretandola male. Per questo motivo l’avvertimento di non aggiungere e di non togliere alle parole della profezia di questo Libro deve assolutamente essere preso sul serio (Apoc. 22:18-19). Altrimenti le conseguenze saranno irreversibili per sempre. Ad ogni domanda biblica, ad ogni tema, c’è solo una vera risposta, che però è da trovare in diversi passi della Scrittura. Le interpretazioni sono sempre l’opera del nemico, il risultato del mangiare dell’albero della conoscenza. La stessa cosa vale per le numerose diverse dottrine nell’ambito del Messaggio del tempo della fine. Se riportiamo ogni cosa alla Sacra Scrittura, troviamo in Essa l’unica vera risposta e, con ciò, ogni fraintendimento è escluso. L’attenzione di tutti i predicatori e di tutte le comunità deve essere ricondotta all’armonia con la Parola di Dio e al pieno rispetto di questa Parola, la Quale è l’unico assoluto in Cielo e sulla terra. Dalla più lunga predicazione del fratello Branham: «La Parola parlata è il Seme originale» del 18 marzo1962, che dura in tutto più di 6 ore, risulta chiaramente quanto valore questo uomo di Dio abbia attribuito alla Parola di Dio. “Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c’è luce” (Is. 8:20).

Ammettiamolo pure, ci sono nella Parola di Dio e pure nel Messaggio delle affermazioni difficili come, ad esempio, quando in quel tempo il nostro Signore disse: “Non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che il Figliuol dell’uomo sia venuto” (Mat. 10:23), oppure: “In verità io vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza” (Marco 9:1). Tali affermazioni debbono essere viste nel loro giusto contesto della storia della salvezza e nel loro adempimento. La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni (Luca 16:16), da quel tempo è stato predicato il Regno di Dio. Il giorno di Pentecoste, questo Regno irruppe con potenza, come era stato prima annunciato da Giovanni il Battista in Matteo 3:2 e dal nostro Signore in Matteo 4:17: la Chiesa era nata e il Signore risorto poteva camminare nel suo mezzo nello stato glorificato. In Apocalisse, capitolo 1, Giovanni vide camminare il Figlio dell’uomo nella Sua gloria in mezzo alla Sua Chiesa, rappresentata dai sette candelabri d’oro.

L’apostolo Paolo, in quel tempo, ha incluso stesso quando disse: “Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati…” (1 Cor. 15:51). Adesso noi contiamo sull’adempimento di queste parole. L’apostolo Pietro mise in guardia dal torcere le dichiarazioni difficili da capire nella Sacra Scrittura e nelle epistole di Paolo (2 Piet. 3:15-16). Allo stesso modo nessuno dovrebbe osare fare una dottrina dalle dichiarazioni del fratello Branham difficili da capire. Ad esempio egli disse: «Dopo che i Suggelli sono rotti e che il mistero è stato rivelato, scende l’Angelo, il Messaggero, con l’arcobaleno sul Suo capo — Cristo — e pone i Suoi piedi sulla terra e sul mare. Pensateci: Al tempo di questa venuta il settimo angelo è sulla terra». Il fratello Branham era sulla terra quando l’«Angelo del Patto» si è rivelato nella Nuvola soprannaturale. Citazione: «Questo potente Angelo del Patto. Colui che era con Mosè nel deserto, che incontrò Paolo sulla via di Damasco, ha permesso che la Sua immagine fosse scattata tra noi. Egli era anche sull’immagine che la rivista Life ha recentemente pubblicato. È la stessa Parola dello stesso Dio…» (Cristo, il mistero di Dio rivelato).

Egli disse pure: «E qui nel capitolo 10 Egli ritorna dopo il tempo della venuta». Cosa significa: «… dopo il tempo della venuta»? A quale venuta si fa riferimento? E cosa significa: «… ed Egli ritorna nel capitolo 10 dopo il tempo della venuta», ecc. ecc.? Solo alcuni minuti dopo il fratello Branham dice: «Egli ha preso una Sposa d’infra i Gentili e la porterà nel palazzo, nella Casa di Suo Padre nella gloria, per la Cena delle nozze e poi scivolerà giù e si farà riconoscere ai Suoi fratelli, i 144.000».

Predicatori, per favore notate le diverse dichiarazioni e collocatele in modo corretto con l’avvenimento per il quale sono destinate e smettetela di presentare le vostre opinioni personali! Perché nessuna Scrittura, nessuna dichiarazione dell’apostolo Paolo o del fratello Branham può essere oggetto di un’interpretazione personale. Dio è il Suo proprio Interprete, Egli veglia sulla Sua Parola per adempiere quel che ha promesso. Il popolo di Dio dovrebbe smetterla immediatamente di credere le molte interpretazioni che sono in circolazione. Ora, la Chiesa–Sposa, così poco tempo prima della venuta dello Sposo, deve essere riportata al passo, nella piena armonia e unità: in armonia con ogni parola di Dio. L’ora della decisione è giunta.

 

Domanda n. 1:

Qual è la tua posizione oggi nei confronti del ministero del fratello Branham?

 

Risposta:

 

Credo alla chiamata divina e alla missione di William Branham, che egli si riferisca all’11 giugno 1933 o al 7 maggio 1946 o ad altre esperienze soprannaturali. In ciò che gli fu detto nel 1933, si trattava principalmente che il Messaggio, che gli era stato affidato, avrebbe preceduto la seconda venuta di Cristo, come lo vediamo adempiuto nei 40 anni trascorsi in tutto il mondo.

Nell’esperienza del 7 maggio 1946 furono dati al fratello Branham due segni soprannaturali come al profeta Mosè (Es. 4:1-9), affinché l’uditorio fosse convinto in modo soprannaturale del suo compito divino. Centinaia di migliaia di persone hanno vissuto il primo segno verso la fine degli anni quaranta, quando il paziente poteva vedere sul dorso della mano del fratello Branham la propria malattia, ad esempio un tumore, un cancro, ecc. che spariva nell’istante in cui avveniva la guarigione. I migliori testimoni che ho personalmente incontrato erano il rev. Gordon Lindsay e sua moglie. La sorella mi riferì che, durante i tre anni in cui viaggiarono molto con il fratello Branham, hanno visto ripetutamente questo dono in attività.

Milioni di persone furono testimoni negli anni cinquanta e sessanta del secondo segno soprannaturale conosciuto come «il segno del Messia». Anch’io ho visto nelle riunioni del fratello Branham in Europa e negli Stati Uniti quel che è avvenuto nel ministero straordinario. Davanti a Dio e a tutti gli uomini posso testimoniare l’infallibilità del dono profetico che Dio aveva dato a questo uomo, perché l’ho vissuto personalmente. Il ministero del fratello Branham era biblicamente e divinamente legittimato. Tramite lui milioni di anime sono state condotte a Cristo e, per la loro fede, migliaia di persone sono state guarite e liberate.

 

 

Domanda n. 2:

 

Qual è l’esatta formulazione dell’ordine di missione che ricevette il fratello Branham?

 

Risposta:

 

«COME GIOVANNI BATTISTA FU INVIATO PRIMA DELLA PRIMA VENUTA DI CRISTO, COSÌ IL MESSAGGIO CHE TI È STATO AFFIDATO SARÀ UN PRECURSORE DELLA SECONDA VENUTA DI CRISTO». Le medesime parole procedettero dalla bocca di fratello Branham altre quaranta volte in diverse predicazioni. Purtroppo la formulazione è stata cambiata nella forma seguente ed è stata perfino intagliata sul lato interno della porta della nuova casa del fratello Branham a Tucson: «Come Giovanni Battista fu inviato prima della prima venuta di Cristo, così tu sei stato inviato per precedere la Sua seconda venuta».

Nessuno ha il diritto di apportare una simile modifica e, così facendo, di negare il compito originale, cioè che il Messaggio precederà la seconda venuta di Cristo! Chi lo fa accusa il fratello Branham di aver detto quarantuno volte falsità quando ha ridato la formulazione originale, vale a dire che il Messaggio precederà la venuta di Cristo. Lui stesso mise in risalto: «Non che io fossi il precursore, ma il Messaggio sarebbe il precursore» (Testimony, Puerto Rico, 2.10.1959). Chi dice dunque la verità? Gli uomini che conoscevano personalmente il fratello Branham, o William Branham, che conosceva personalmente il Signore? Cosa spinge questi fratelli ad ingannare gli altri e a legarli spiritualmente alle loro opinioni? Indicano il passato e pure il presunto ministero futuro del profeta, però passano accanto a quel che Dio fa nel presente.

 

Domanda n. 3:

Qual è la tua convinzione riguardo al Messaggio del tempo della fine?

 

Risposta:

 

Credo con tutto il cuore e con tutta l’anima la vera Parola di Dio, come è stata annunciata dal fratello Branham con il titolo: «Messaggio del tempo della fine». Come l’apostolo Giovanni, anch’io posso dire: “Or questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo…” (1 Giov. 1:5). Credo il Messaggio divino al cento per cento in armonia con la Parola scritta. Il Messaggio è la Parola originale di Dio rivelata con tutte le promesse che sono state date alla Chiesa di Gesù Cristo. Tuttavia non credo neanche a una sola delle diverse interpretazioni e versioni che vengono definite «Messaggio del tempo della fine» e che vengono rappresentate da qualche fratello. Ciò che proviene da Dio è sempre nei limiti della Parola e non causa mai una divisione — al contrario: asseconderà l’unità dei veri credenti in ogni città, in ogni Paese e in tutto il mondo.

 

Domanda n. 4:

Correggi in alcuni punti il profeta?

 

Risposta:

 

Come potrei osare correggere il ministero profetico infallibile! Se però si tratta della dottrina e trovo per esempio più di settanta diverse affermazioni sui sette tuoni e molte dichiarazioni su altri temi, che egli fece in tempi diversi nelle sue predicazioni, allora non mi rimane altra scelta: consultare la Parola di Dio. Ad una domanda biblica in verità ci può essere solo una risposta giusta. Le differenti affermazioni fanno capire che non era ancora completamente rivelato e non poteva essere correttamente ordinato.

Vediamo il suo perfetto ministero profetico, basato su visioni che il fratello Branham vedeva, sappiamo pure che, come predicatore, eseguì il ministero evangelistico e riconosciamo anche che era in grande attesa delle cose gloriose che Dio avrebbe fatto. Egli era il profeta promesso che, secondo Malachia 4:5-6, doveva venire prima del ritorno di Gesù Cristo e ristabilire ogni cosa nel giusto stato, come il nostro Signore stesso lo ha confermato in Matteo 17:11 e Marco 9:12. Egli era colui che ha ricondotto i cuori dei figliuoli di Dio alle dottrine originali dei padri apostolici perché, tramite il suo ministero, tutto doveva essere restaurato nella Chiesa di Gesù Cristo, affinché la Chiesa venisse riportata nell’ordine divino di salvezza. I profeti avevano preannunciato ogni cosa, ma sono stati gli apostoli e i dottori a ordinare il tutto secondo il piano di salvezza di Dio. Dobbiamo rispettare la decisione di Dio che ha destinato i diversi ministeri per l’edificazione della Chiesa (Ef. 4:7-16 e altri). È solo adesso che tutto ciò che era rimasto in sospeso può essere congiunto in modo giusto nel modello divino.

 

Domanda n. 5:

Cosa è il tuo assoluto, la Bibbia o il Messaggio?

 

Risposta:

Che domanda! Il mio assoluto è lo stesso di quello del fratello Branham: la Parola di Dio che permane in eterno. Egli stesso prese in mano la sua Bibbia, La alzò davanti a tutta l’assemblea e disse: «Questo è il mio assoluto!». In fondo questa domanda è insensata, perché il vero contenuto del Messaggio è la Parola di Dio rivelata, che comprende l’intero consiglio di salvezza dall’inizio alla fine del tempo e, naturalmente, in particolare le promesse per il nostro periodo. Perciò il Messaggio è la Parola di Dio e la Parola di Dio è il Messaggio. Chi ne fa due cose è ingannato e si trova fuori dell’ordine divino di salvezza. I predicatori che si appellano al fratello Branham e insegnano qualcos’altro di quanto viene testimoniato nella Scrittura fanno di lui un falso profeta ed esprimono ciò facendo il loro disprezzo per la Bibbia. La loro presunta “rivelazione” si dimostra quale stoltezza.

 

Domanda n. 6:

Insegni in modo diverso da come ha insegnato il fratello Branham?

 

Risposta:

Alcune persone possono avere l’impressione che io insegni alcune cose in modo differente, però, come ho già detto, in ultima analisi, la verità è che do sempre ragione all’intera Parola di Dio. Sono in possesso di tutte le sue prediche e le ho udite, perciò conosco le diverse affermazioni fatte sugli stessi temi.

Se ad esempio il fratello Branham in riferimento alle «settimane di anni», in particolare nelle tre predicazioni sulle settanta settimane di Daniele, parla di un periodo di sette anni e perfino fa ripetere a tutta l’assemblea ad alta voce: «Una settimana di anni sono sette anni» — e poi parla ancora solo di tre anni e mezzo, sono costretto a prendere la Parola di Dio come “ultima istanza”. Se si riferisce all’intero periodo tra il rapimento e l’instaurazione del Regno Millenario, parla di sette anni, se pensa al ministero dei due profeti, destinato agli Ebrei, parla di tre anni e mezzo. Se si tratta della dottrina, non basta la ripetizione di citazioni, dobbiamo portarle nel giusto contesto secondo la Parola profetica. Vi prego, ascoltate la seguente citazione: «Nel momento in cui Egli inizia questa settantesima settimana, ossia sette anni, la Chiesa è via. Potete vedere questo, amici? Alzate la vostra mano se potete vederlo. … Nel momento in cui Egli inizia la settantesima settimana, o sette anni, la Chiesa è via. Ascoltate ora. Lo dico ancora una volta, affinché non lo dimentichiate. Questo è ciò che lo Spirito Santo mi ha messo nella penna mentre scrivevo».

Nel libro in inglese sui Suggelli, la domanda 18 è così: «Quando viene confermato il patto secondo Daniele 9:27 per una settimana di anni?». Risposta: «Una metà del patto venne confermata quando Gesù Cristo era sulla terra e predicò ai Giudei». Qui lui ha semplicemente ripetuto ciò che altri avevano detto prima. Però consideriamo esattamente quanto sta veramente scritto in Daniele9:24-27, dove sono descritte le settanta settimane di anni che sono divise in tre fasi: 7 + 62 + 1. Il COSÌ DICE IL SIGNORE nella Scrittura riguardo a Cristo, il Messia, è: “Dopo le sessantadue settimane, un unto sarà soppresso…”. Ciò avvenne per noi sulla croce di Golgota. Subito dopo leggiamo nella seconda parte del versetto 26: “E il popolo d’un capo che verrà, distruggerà la città e il santuario…”. Ciò si riferisce a Tito che, con il suo esercito romano, distrusse la città di Gerusalemme e il Tempio nell’anno 70 d.C. Nel versetto 27 si parla dell’Anticristo e non di Cristo: “Egli stabilirà un saldo patto con molti, durante una settimana; e in mezzo alla settimana farà cessare sacrifizio e oblazione; e sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore…”.

Il Signore ha concluso con noi un Patto eterno per mezzo del sangue del Patto che Egli ha versato sulla croce di Golgota (Mat. 26:28; Marco 14:24 e altri). Chi legge i libri «Conduct – Order – Doctrine of the Church» con le 431 domande e risposte, constaterà che il fratello Branham ha detto l’uno come pure l’altro in diverse predicazioni. La Scrittura testimonia che il Messia avrebbe lasciato la Sua vita dopo le sessantadue settimane, che erano già state precedute da sette settimane (Dan. 9:26). La prima parte di questo versetto si riferisce chiaramente a Gesù Cristo, il Messia, la seconda parte al capo romano. Daniele 9:27 si riferisce esclusivamente all’Anticristo e al patto settennale, del quale si parla qui, sarà un «trattato romano» relativo a Gerusalemme. Nella prima metà della settantesima settimana i due profeti eseguiranno il loro ministero (Apoc. cap. 11); nella seconda parte della settimana, dopo che il patto sarà infranto, l’Anticristo regnerà per quarantadue mesi in modo brutale e farà guerra ai santi (Apoc. 13:1-10). Durante il tempo di questa persecuzione i martiri ebrei patiranno la morte quale adempimento della seconda parte del quinto Suggello (Apoc. 6:9-11). Ciò è secondo il COSÌ DICE IL SIGNORE nella Sua santa Parola!

 

Domanda n. 7:

Credi all’apertura dei sette Suggelli?

 

Risposta:

Sì, credo all’apertura soprannaturale dei Suggelli. In dicembre 1962, il fratello Branham mi disse personalmente che, in gennaio 1963, si sarebbe trasferito con la famiglia da Jeffersonville a Tucson. Gli fu mostrato in una visione che sarebbe giunto il tempo di trasferirsi in Arizona, non appena all’Ewing Lane, laddove egli abitava allora, sarebbero stati effettuati dei lavori stradali, il recinto del suo giardino sarebbe stato appoggiato sul prato e i mezzi di lavoro sarebbero andati su e giù per la strada. In quel tempo ho visto con i miei occhi i lavori stradali, anche il recinto giacente sul prato. Il 22 dicembre 1962 il fratello Branham aveva avuto una visione dell’apparizione della Nuvola soprannaturale di Luce e ne parlò nella sua predicazione del 30 dicembre 1962. Il 28 febbraio 1963 il fratello Branham ricevette dalla Nuvola soprannaturale l’ordine di ritornare a Jeffersonville perché i Suggelli dovevano essere aperti.

 

Domanda n. 8:

Anche il settimo Suggello è stato rivelato?

 

Risposta:

Chi ascolta o legge con attenzione le predicazioni sui sette Suggelli constaterà che il fratello Branham ha letto ogni volta nell’Apocalisse l’intero testo appartenente ai sei primi Suggelli, fatta eccezione per il settimo Suggello, dove egli lesse solo il primo versetto del capitolo 8 che parla della mezz’ora di silenzio nel Cielo. Egli ha collegato il settimo Suggello con diversi avvenimenti. Così parlò della fine delle epoche della Chiesa, della fine delle trombe, della fine delle coppe dell’ira di Dio — della fine di tutte queste cose. Colui che legge il testo in Apocalisse, capitolo 8, dal versetto2, viene a conoscenza del contenuto del settimo Suggello, soprattutto dei sette angeli che si preparano a suonare le sette trombe. Ci sono i sette angeli delle sette Chiese (Apoc. capp. 1–3).

Poi ci sono i sette angeli con le sette trombe (Apoc. capp. 8–11).

E ci sono i sette angeli con le sette coppe dell’ira di Dio (Apoc. capp. 15 e 16). Hanno tutti il loro posto nell’ordine divino.

Citazione: «Nei primi tre capitoli del libro dell’Apocalisse, viene rivelato tutto ciò che avviene alla Chiesa. Poi, dal 3° capitolo fino al 19° capitolo, non si vede più nulla della Chiesa. La Chiesa viene rapita al 4° capitolo dell’Apocalisse e ritorna al 19° capitolo. Sposo e Sposa vengono insieme sulla terra. Poi dal 19° capitolo fino al 22° capitolo incluso, tutto riguarda il Millennio e quel che sarà dopo». Tra il 4° e il 19° capitolo, Dio si occupa di Israele» (La Festa delle Trombe, 19.07.1964). Il fratello Branham l’ha ripetutamente sottolineato. Chiedo che possa essere inciso con lettere maiuscole: «NEL CAPITOLO 4 FINO A 19 SONO INCLUSI I CAPITOLI 8, 9, 10 E 11». In questi quattro capitoli non c’è nulla che concerne la Chiesa, come l’ha detto più volte il fratello Branham stesso.

Quando il trono della grazia, secondo il 7° Suggello, diventa il trono del giudizio (Apoc. 8:2-5), allora non c’è più alcun Mediatore, non c’è più alcun Avvocato, per accogliere le preghiere dei santi. Allora il fuoco preso dall’altare d’oro viene gettato sulla terra. Seguono tuoni, lampi, ecc. Al fratello Branham fu detto che le sette trombe non cadono nel periodo delle epoche della Chiesa e quindi non concernono la Chiesa.

Citazione: «Subito dopo questo apparvero gli angeli del Signore e mi parlarono sulle sette trombe — sui sette Suggelli. … Fu lì che lo Spirito Santo aprì questo per mostrarmi che non era utile per la Chiesa in questo tempo, poiché ciò non ha niente a che fare con la Chiesa. … Le trombe concernono il raduno di Israele. Le trombe sono per radunare Israele. … Pensateci: Ogni tromba suona durante il sesto Suggello. … Quanto sono perfetti dunque la settima tromba e il settimo Suggello» (La Festa delle Trombe, 19.07.1964).

 

Domanda n. 9:

Credi che Apocalisse 10:1-7 si sia adempiuto?

 

Risposta:

Apocalisse 10 non si è ancora adempiuto. Come abbiamo visto, non è in relazione con la Chiesa. Il fratello Branham era il messaggero dell’ultima epoca della Chiesa, descritta in Apocalisse 3:14-22, non il settimo angelo con la tromba. Egli si è appellato ad Apocalisse 10 perché è l’unico passo che parla dei sette tuoni. Però riconosciamo il carattere profetico dei due avvenimenti totalmente differenti. Se ad esempio nell’Evangelo di Matteo 2:15 la parola di Osea 11:1: “Fin dall’Egitto, chiamai il mio figliuolo” viene applicata a Gesù Cristo, ciononostante rimane realtà quel che sta scritto in Esodo 4:22-23: “Israele è il mio figliuolo, il mio primogenito; e io ti dico: Lascia andare il mio figliuolo, affinché mi serva!”. La profezia biblica permette una duplice applicazione, tuttavia ogni volta deve essere lasciata nel contesto a cui appartiene secondo il piano di salvezza. L’adempimento vero e proprio di Apocalisse 10 è preannunciato e viene messo in luce da più vicino con i passi citati più avanti. Ancora una volta dobbiamo tenere a mente l’assoluta necessità che tutto debba essere fondato su più di un passo della Bibbia.

La prima parola chiave è «ruggire»:

E gridò con gran voce, nel modo che rugge il leone!” (Apoc. 10:3).

L’Eterno rugge dall’alto, e fa risonare la sua voce dalla sua santa dimora; egli rugge fieramente contro la sua residenza…” (Ger. 25:30).

Essi seguiranno l’Eterno, che ruggirà come un leone, perch’egli ruggirà, e i figliuoli accorreranno in fretta dall’occidente” (Osea 11:10).

L’Eterno ruggirà da Sion, farà risonar la sua voce da Gerusalemme, e i cieli e la terrà saranno scossi; ma l’Eterno sarà un rifugio per il suo popolo, una fortezza per i figliuoli d’Israele” (Gioele 3:16).

L’Eterno rugge da Sion, e fa risonar la sua voce da Gerusalemme…” (Amos 1:2).

La seconda parola chiave è: «giurare»:

E l’angelo che io avea veduto stare in piè sul mare e sulla terra, levò la man destra al cielo e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli, il quale ha creato il cielo e le cose che sono in esso e la terra e le cose che sono in essa e il mare e le cose che sono in esso, che non ci sarebbe più indugio” (Apoc. 10:6).

E io udii l’uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume, il quale, alzata la man destra e la man sinistra al cielo, giurò per colui che vive in eterno, che ciò sarà per un tempo, per dei tempi e la metà d’un tempo” (Dan. 12:7). Non avrebbe potuto essere detto più chiaramente, che dal giuramento fino alla fine dell’ultimo periodo di tempo ci saranno ancora solo tre anni e mezzo. La divisione del tempo è semplicemente perfetta!

Quando il Signore scende quale Angelo del Patto, Egli poserà il Suo piede destro sul mare e il sinistro sulla terra e farà valere il Suo diritto di Proprietario originale. Solo in quel momento i sette tuoni faranno udire le loro voci. Dobbiamo capire che ogni passo della Scrittura si adempie letteralmente e che ogni interpretazione è un inganno del nemico. Anche la seconda parte di Malachia 3:1-2 che non si è ancora adempiuta alla prima venuta di Cristo e, per questo motivo, non fu neanche citata nel Nuovo Testamento, si realizzerà nel tempo di questo potente avvenimento: “… E subito il Signore, che voi cercate, l’Angelo del patto, che voi bramate, entrerà nel suo tempio. Ecco ei viene, dice l’Eterno degli eserciti; e chi potrà sostenere il giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piè quand’egli apparirà? Poich’egli è come un fuoco d’affinatore…”. Questa venuta come Angelo del Patto viene descritta dettagliatamente nei sei passi della Scrittura appena citati, deve essere lasciata così come è nel contesto in cui si trova nella Bibbia — cioè questa venuta è per Israele. In quel tempo il Tempio che, secondo Apocalisse 11:1-2, è misurato e in cui verrà l’Angelo del Patto, che è l’Eterno degli eserciti, sarà ricostruito. Amen.

 

Domanda n. 10:

Credi che i sette tuoni siano stati rivelati al fratello Branham?

 

Risposta:

In una delle sue ultime predicazioni, il 15 agosto 1965, il fratello Branham disse a questo proposito: «Aspettate finché arriviamo all’apertura di queste piaghe, dei Suggelli e dei sette tuoni». Egli parlò sui sette tuoni soprattutto in relazione con lo straordinario avvenimento del 28 febbraio 1963, quando risuonarono i sette potenti colpi di tuono ed apparve la Nuvola soprannaturale. Dr. James McDonald dell’Università di Tucson analizzò le molte fotografie e i suoi articoli in merito a ciò furono pubblicati nelle riviste «Science» del 19 aprile 1963 e «Life» del 17 maggio 1963. In relazione con questa esperienza il fratello Branham parla anche di fede per il rapimento, del nome nuovo che verrà rivelato, e di altri avvenimenti importanti.

I sette tuoni di Apocalisse 10 debbono essere lasciati nel contesto in cui sono stati posti da Dio. Risuonano soltanto quando l’Angelo del Patto scende per Israele (Sette Suggelli, pag. 86). La dottrina che i tuoni sono “le sette virtù” o “sette uomini particolari” deve essere rigettata perché si tratta in questo caso, come anche per tutte le altre dottrine sui tuoni, di interpretazioni arbitrarie e di immaginazioni prive di ogni fondamento biblico.

Dopo che il fratello Branham aveva predicato sui sette Suggelli, gli fu detto che doveva ritornare nella chiesa a Jeffersonville e dire alcune cose importanti, tra le quali la seguente dichiarazione: «Poiché come sta scritto che nessuno conosce l’ora della Sua venuta, così pure nessuno saprà il mistero dei sette tuoni» (Sette Suggelli, pag. 542).

Predicatori, dimenticate questo tema e lasciate la faccenda a Dio! A Giovanni non fu permesso di scrivere le cose che i sette tuoni avevano proferito. Non divenne parte della Parola di Dio scritta, quindi non verrà predicato, non può neanche essere predicato. È COSÌ DICE IL SIGNORE nella Sua Parola! A noi è stato comandato di serbare solo le cose che sono anche scritte (Apoc. 1:1-3). Allo stesso modo ci è stato vietato di aggiungere foss’anche la minima cosa alle parole della profezia di questo Libro (Apoc. 22:16-21). L’ammonimento non è abbastanza chiaro?

 

Domanda n. 11:

Perché il fratello Branham ha ripetutamente parlato del terzo pull («terza fase» o: «terzo ministero»)?

 

Risposta:

Il concetto «terza fase» si riferisce all’ultimo periodo del suo ministero. Citazione: «LA PRIMA FASE — Guarigione. LA SECONDA FASE — Profezia. LA TERZA FASE — La rivelazione della Parola, dei misteri» (Golden Nuggets, pag. 158). Il 28 febbraio 1963 il fratello Branham udì sette potenti colpi risonanti come di tuono che chiamò più volte «sette tuoni». Infatti il fratello Branham batté sette volte sul pulpito col suo pugno e disse: «I sette tuoni successivi erano così potenti e sembrava che volessero esprimere qualcosa» (Il settimo Suggello, 24 marzo 1963). Poi parla del mistero che Satana non conosce. Pure della «terza fase» — del predicare ai perduti in eterno. Parla della Spada del Re che fu messa nella sua mano, con l’osservazione: «Questa è la terza fase». Parla del «ministero della Parola parlata», e così via.

Dobbiamo discernere tra i sette colpi di tuono che udì in modo del tutto naturale quando era sul Sunset Mountain prima dell’apertura dei sette Suggelli — e i sette tuoni di Apocalisse 10 che risuoneranno soltanto quando l’Angelo del Patto scenderà con in mano il libro aperto. La Voce di Dio risuona con potente rombo: “Udite, udite il fragore della sua voce, il rombo che esce dalla sua bocca! … Iddio tuona con la sua voce maravigliosamente; grandi cose egli fa che noi non intendiamo” (Giobbe cap. 37). (Vedi anche Es. 20:18; Giov. 12:28-29; Ebrei 12:18-19 e altri.)

 

Domanda n. 12:

Perché il fratello Branham si è ripetutamente riferito ad Apocalisse 10, versetto 7?

 

Risposta:

È molto sorprendente che quasi la metà delle domande in un modo o nell’altro si riferisca ad Apocalisse, capitolo 10. Dobbiamo di nuovo prestare molta attenzione a quel che fu detto. Infatti egli parlò al plurale, di «misteri», e non come sta scritto, del «mistero», al singolare, del «mistero di Dio». Egli lo fece perché era il messaggero della Chiesa di questa ultima epoca della Chiesa, tramite il quale tutti i misteri che erano nascosti nella Parola, furono rivelati. Nella sua predicazione «Signori, è questa l’ora?», del30 dicembre 1962, il fratello Branham cita diciassette diversi misteri che furono rivelati. Egli comincia con «il mistero del Regno di Dio» e finisce con «il mistero del ritorno della Colonna di fuoco». Gesù Cristo è «il mistero di Dio». Ne troviamo la conferma in 1 Timoteo 3:16. Gli Ebrei non hanno accettato in quel tempo la rivelazione e l’apparizione dell’unico vero Dio in Gesù Cristo e non riconoscono ciò fino ad oggi. La Chiesa neotestamentaria invece conosce il mistero di Dio fin dal principio (Col. 2:2-3 e altri).

Nel momento in cui questo grande «mistero di Dio» è compiuto, gli Ebrei vengono inclusi, secondo che Egli ha annunziato ai Suoi servitori, i profeti. Quando ci si rivolge alla Chiesa neotestamentaria, allora leggiamo di «apostoli e profeti», perché la Chiesa di Gesù Cristo è edificata sul fondamento degli apostoli e profeti (Ef. 2:20). Quando riguarda gli Ebrei, allora vale in particolare il seguente versetto: “… secondo che Egli ha annunziato ai suoi servitori, i profeti”.

Dopo l’annuncio in Apocalisse 10:7, Giovanni doveva divorare il libro aperto e gli fu comandato: “Bisogna che tu profetizzi di nuovo…”. Nel capitolo 11 i due profeti profetizzano in Israele — a Gerusalemme per42 mesi, che sono tre anni e mezzo. Non è abbastanza chiaro?

Nei capitoli 8 e 9 troviamo la descrizione dei primi sei giudizi delle trombe, nel capitolo 10 viene annunciata la settima tromba. Il reale adempimento avviene nel capitolo 11, dal versetto 15: “Ed il settimo angelo sonò, e si fecero gran voci nel cielo, che dicevano: Il regno del mondo è venuto ad essere del Signor nostro e del suo Cristo; ed egli regnerà ne’ secoli dei secoli”. Dobbiamo rispettare l’ordine divino degli avvenimenti come ci vengono mostrati nella Parola di Dio. Subito dopo il suono della settima tromba, leggiamo: “… ma l’ira tua è giunta, ed è giunto il tempo di giudicare…” e del “… dare il loro premio ai tuoi servitori, i profeti, ed ai santi” (Apoc. 11:15-19).

È importante sapere che la parola ebraica «shofar» nelle nostre Bibbie è stata tradotta in «tromba». In relazione con il settimo Suggello e i sette angeli con la tromba, la parola «shofar», dal capitolo 8:2, attraverso il capitolo 9, dal capitolo 10:7 fino al capitolo11:15, è stata usata in tutto undici volte. Le ultime tre trombe–shofar vengono annunciate in Apocalisse8:13 come pure in Apocalisse 10:7 quali «voci»:

Guai, guai, guai a quelli che abitano sulla terra, a cagione degli altri suoni di tromba dei tre angeli che debbono ancora sonare”. [Altre versioni della Bibbia riportano il versetto come segue: “Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa delle altre voci di tromba che tre angeli stanno per sonare — N.d.T.]

Ma nei giorni in cui il settimo angelo farà udire la sua voce, quando egli suonerà la tromba…” (Apoc. 10:7).

 

Domanda n. 13:

Credi al ministero di un ottavo messaggero?

 

Risposta:

No. Non credo in nessun uomo che si definisca ottavo messaggero, perché secondo Apocalisse 1:20 soltanto sette stelle — i sette messaggeri delle sette Chiese — sono nella mano destra del Signore risorto. Di conseguenza ogni ottavo messaggero può essere solo nella mano di un altro, perché non c’è nella Sacra Bibbia alcuna promessa per questo. Non viene neanche detto che doveva venire un Giosuè, un Eliseo o un qualche altro profeta per la Chiesa. Tutti i veri servitori di Dio in questo tempo si trovano sullo stesso fondamento e annunciano la vera Parola — il Messaggio dell’ora che precede la seconda venuta di Cristo.

 

Domanda n. 14:

Credi alla dottrina della parusia?

 

Risposta:

A questa domanda rispondo sempre allo stesso modo: Quando viene il Signore, vado su nella gloria insieme a tutti i santi. Ogni venuta del Signore è realtà, è personale, è presenza corporale. Il concetto «par ou sia» in stesso significa venuta — «presenza corporale». Finché la Chiesa–Sposa è sulla terra, lo Sposo non può essere venuto. Quando Egli viene come Sposo, i morti in Cristo risusciteranno i primi, e noi, viventi in Cristo, saremo mutati, e insieme con loro verremo rapiti sulle nuvole e Lo incontreremo nell’aria (1 Tess. 4:13-18). Non c’è assolutamente nessuna promessa nella Parola di Dio che Cristo, prima del rapimento, verrà per un periodo sulla terra. In realtà veniamo messi in guardia: “Allora, se alcuno vi dice: «Il Cristo eccolo qui, eccolo là», non lo credete!” (Mat. 24:23). Sta piuttosto scritto: “Perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuol dell’uomo” (Mat. 24:27). Non c’è neanche alcuna promessa che Egli avvia la Sua venuta nel tempo dell’apertura dei Suggelli; nemmeno il trono della grazia può diventare prima il trono del giudizio.

Le dottrine non scritturali si basano su equivoci e sono interpretazioni arbitrarie. Il fratello Branham disse: «Prima viene pubblicato il Messaggio, il vivente Pane della Vita. Tramite ciò la Sposa viene chiamata fuori… È un Messaggio per convocare il popolo. Prima viene pubblicato il Messaggio. Adesso è il tempo di preparare le lampade. Alzatevi e preparate le vostre lampade. In quale vigilia della notte avviene? Nella settima; non nella sesta, nella settima. Ecco, viene lo Sposo. Alzatevi, preparate le vostre lampade!». Notate come lo Spirito conduce da 1 Tessalonicesi 4 a Matteo 25, dove si parla del grido di mezzanotte. È un grido di risveglio perché tutte le dieci vergini si erano addormentate. Secondo il versetto 10, soltanto coloro che erano pronte andarono con lo Sposo alla Cena delle nozze. Leggiamo della Cena delle nozze in Apocalisse 19:1-10. Nessun gioco di parole è ammesso tra nozze e Cena delle nozze. Le nozze e la Cena delle nozze si celebreranno in Cielo (Apoc. 19:1-10), non sulla terra. La Chiesa–Sposa proveniente da tutte le epoche sarà insieme ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe, e tutti i giusti compiuti ne prenderanno parte.

 

Domanda n. 15:

Secondo Luca 21:27, il Figlio dell’uomo è già venuto?

 

Risposta:

Non ancora, lo posso dire con certezza. Il Figlio dell’uomo non è venuto, il Figlio dell’uomo si è rivelato con lo stesso «segno del Messia» per mezzo del ministero profetico nella stessa maniera come avvenne allora quando Egli camminava sulla terra (Luca 17:30). In Giovanni, capitolo 1, lo sperimentarono Natanaele e Simon Pietro, nel capitolo 4 la Samaritana, in Matteo21 i discepoli che Gli menarono il puledro e l’asina, affinché Zaccaria 9:9 fosse adempiuto. La venuta in Luca 21:27 non sta affatto in rapporto con il ritorno dello Sposo, per prendere con Sé la Sposa prima della grande tribolazione, ma si verifica solo dopo la tribolazione: “Or subito dopo l’afflizione di que’ giorni, il sole si oscurerà, e la luna non darà il suo splendore… E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria” (Mat. 24:29-30; Marco 13:24-32; Luca 21:25-33). Certamente tutto ciò non è ancora accaduto. Daniele 7:13 e Apocalisse 1:7 parlano dello stesso avvenimento: “Ecco, egli viene colle nuvole; ed ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, Amen”. Come risulta dal contesto questa venuta concerne tutti i popoli e, in modo particolare, gli Ebrei che poi riconosceranno chi era Colui che hanno trafitto (Zac. 12:10).

 

Domanda n. 16:

Come stanno le cose con il tuo ministero? Si trova nella Bibbia?

 

Risposta:

Se il compito che il Signore mi ha dato non fosse fondato sulla Scrittura, non avrei alcun diritto di essere al Suo servizio. “E Dio ha costituito nella Chiesa primieramente degli apostoli; in secondo luogo dei profeti; in terzo luogo de’ dottori…” (1 Cor. 12:28). Il fratello Branham disse: «Nessuno ha il diritto di salire sul pulpito santificato, di predicare la Parola se non ha avuto un’esperienza come Mosè, che egli abbia incontrato Dio stesso…» (Future Home, pagg. 36-37). Tutti coloro che furono chiamati da Dio, sapevano il giorno, l’ora, il luogo e le esatte parole del compito. La mia testimonianza — pubblicata in marzo 1963 nell’edizione tedesca di «Voice of Healing» — è conosciuta da molti anni nel mondo intero. Il 3 dicembre 1962, Fred Sothman e Banks Woods erano testimoni quando il fratello Branham, tramite rivelazione divina, ripeté le parole che il Signore mi aveva dette il 2 aprile 1962. Non dimenticherò mai come poi il profeta disse: «Fratello Frank, hai frainteso quel che il Signore ti ha detto. Avete immagazzinato generi alimentari perché pensavate che sarebbe venuta una carestia naturale». Continuò dicendo: «Il Signore manderà una fame di udire la Sua Parola. Il Cibo che devi immagazzinare è la Parola di Dio promessa per questo tempo… che è nelle predicazioni registrate. … Però, aspetta con la distribuzione finché tu non abbia ricevuto il resto». L’incarico che mi è stato dato contiene due cose: la prima, di andare di città in città e predicare la Parola, la seconda, di distribuire il Cibo spirituale.

Dio ha guidato in questo modo: durante il mio soggiorno a Edmonton (Canada) in agosto 1976, il fratello Don Bablitz venne dalla famiglia Wittmeier, nella loro casa situata sulla 137ª Avenue. Insieme ad un gruppo di persone, egli mandava le predicazioni del fratello Branham stampate in inglese agli indirizzi che mi venivano dati durante i miei viaggi di conferenze nel mondo intero. Quel sabato mattina, ad un tratto disse nella conversazione: «Fratello Frank, il ministero del fratello Branham lo vediamo nella Bibbia. E il tuo ministero? È anch’esso nella Bibbia?». Lo interruppi e dissi: «Per favore, smettila! Il mio ministero, come potrebbe essere nella Bibbia?…».

La mattina seguente, dopo essermi svegliato presto ed essermi vestito, mi sedetti sull’orlo del letto e volevo proprio prendere la mia Bibbia quando udii le seguenti parole pronunciate con grande autorità: «MIO SERVITORE, IO TI HO DESTINATO SECONDO MATTEO 24, VERSETTI DA 45 A 47, A DISTRIBUIRE IL CIBO». Fino allora questo passo della Bibbia non mi aveva colpito, e tanto meno l’avrei visto in rapporto con la distribuzione del Cibo spirituale per questo tempo.

Dio disse che avrebbe mandato una fame “di udire le parole dell’Eterno” (Amos 8:11), perciò il fratello Branham doveva immagazzinare il Cibo spirituale, affinché potesse essere distribuito adesso. Così, il ministero che mi è stato dato da Dio è direttamente collegato con il ministero del fratello Branham. Una cosa è immagazzinare il Cibo in grande quantità, come gli fu mostrato, un’altra è porgerlo al popolo preparato, pronto, sulla tavola del Signore. Tutti i fratelli nel mondo intero, anche loro chiamati da Dio, rimangono nella Parola e trasmettono il Cibo spirituale.

 

Domanda n. 17:

Predichi dai sermoni del fratello Branham?

 

Risposta:

No. Non predico i sermoni del fratello Branham, che sono già predicati. Li traduco e li pubblico. Così tutti coloro che lo desiderano possono nutrire la loro anima, ascoltandoli o leggendoli. Predico unicamente dalla Bibbia, però può accadere che io utilizzi diversi passaggi di una sua predicazione come lo Spirito Santo mi guida.

 

Domanda n. 18:

Cosa è il Cibo spirituale, le predicazioni del fratello Branham o la Bibbia?

 

Risposta:

Chi riesce a porre una simile domanda? Così permane per sempre: l’uomo spirituale non può vivere del pane naturale, ma del Pane che è sceso dal Cielo (Giov. 6:32-39). Il Cibo spirituale è la Parola di Dio, tramite la Quale siamo fortificati per fare la volontà di Dio (Giov. 4:34). Che leggiamo nella Bibbia o riceviamo ciò che viene predicato da Essa: per gli eletti che credono la Parola di Dio, Essa produrrà ciò per cui è stata mandata. Nelle predicazioni del fratello Branham troviamo la Parola rivelata, la Manna fresca. Così lo scopo divino, che è collegato con questo ministero, è raggiunto, vale a dire l’inclusione della parte profetica e anche di quella dottrinale.

 

Domanda n. 19:

Chi presenterà al Signore la Chiesa degli ultimi giorni?

 

Risposta:

Era già il desiderio dell’apostolo Paolo di presentare a Cristo una Chiesa irreprensibile (2 Cor. 11:2-4). Però temeva che come Eva era stata sedotta dal serpente, anche le menti dei credenti siano corrotte e sviate dalla semplicità nei riguardi di Cristo. Poi mostra come avviene la seduzione, cioè tramite predicatori che annunciano un altro Gesù e, perciò, un altro evangelo, perché hanno ricevuto un altro spirito. Secondo Efesini 5:26-27 il Signore Gesù stesso presenterà la Chiesa davanti al Suo cospetto: “… affin di far egli stesso comparire dinanzi a sé questa Chiesa, gloriosa, senza macchia, senza ruga o cosa alcuna simile, ma santa ed irreprensibile”. Il più grande uomo di Dio può solo predicare la Parola, il Signore stesso è Colui che ha redento la Sua Chiesa, che chiama i Suoi e che compie l’opera di redenzione in loro. Coloro che hanno predicato verranno giudicati alla presenza di quelli che hanno udito la Parola dalla loro bocca. Così l’ha visto il fratello Branham nella sua esperienza «Dietro la cortina del tempo». Ciò concorda con quel che sta scritto in Romani 14:7-12 e in 2 Corinzi 5:9-10, dove Paolo dice: “Poiché dobbiamo tutti comparire davanti al tribunale di Cristo…”.

 

Domanda n. 20:

Come reagisci a quel che viene detto su di te?

 

Risposta:

In nessun modo. Mi dà la possibilità di benedire anche coloro che non riescono a controllare la loro gelosia. Non mi accade niente di diverso da quello che è accaduto a tutti i servitori di Dio che hanno annunciato la Parola, come l’apostolo Paolo scrive: “… in mezzo alla gloria e all’ignominia, in mezzo alla buona ed alla cattiva riputazione; tenuti per seduttori, eppur veraci” (2 Cor. 6:8). Se ad esempio nella rivista «Contender» o in un «Libro sui sette tuoni» o in “lettere aperte”, perfino dal pulpito o su Internet vengono diffuse delle calunnie, allora si sa che Satana cerca con tutti i mezzi possibili di distruggere l’influenza divina del ministero. Il diavolo l’ha fatto con tutti i servitori di Dio.

Il Signore Gesù, Colui che mi ha chiamato, mi dà quotidianamente nuove forze per condividere la vera Parola di Dio con tutti i credenti. Malgrado tutto l’obbrobrio che debbo subire, posso augurare ai vecchi e ai nuovi nemici della verità ogni bene. Furono sempre i capi religiosi a perseguitare i profeti, ad aver disprezzato il Signore e gli apostoli, perché erano spiritualmente ciechi e, ciononostante, hanno cercato di condurre i ciechi.

La natura vera e propria di una semenza si manifesta da sé. Nessuno può raccogliere fichi da un rovo, né la stessa fonte può gettare dalla stessa apertura acqua dolce e amara. Molti amano alla maniera di Caino (1Giov. 3:11-12), che sfociò in omicidio, oggi si tratta di calunnia. Caino con la sua gelosia e Abele, che era gradito a Dio, ci vengono dati come esempi. Invidia e gelosia producono odio, e l’odio conduce al fratricidio.

Citazione: «Non avete bisogno di infilare un coltello nella schiena di un uomo per ucciderlo. Potete distruggere la sua reputazione e uccidere la sua influenza. Se parlate contro il vostro pastore qui, dite qualcosa di male su di lui — è come se gli aveste sparato. Se dite qualcosa su di lui che non sia giusto, ciò facendo avete distrutto la sua influenza davanti alle persone — e ne siete colpevoli! Ciò  disse Gesù» (Golden Nuggets, pag. 167).

Isacco e Ismaele erano figli dello stesso padre. Però colui che era nato secondo la carne odiava colui che era nato secondo la promessa. “Ora voi, fratelli, siete figliuoli della promessa alla maniera d’Isacco. Ma come allora colui ch’era nato secondo la carne perseguitava il nato secondo lo Spirito, così succede anche ora” (Gal. 4:28-30). Non può mai essere l’inverso. Non è possibile nascondersi: “Chiunque odia il suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in se stesso” (1 Giov. 3:15). Questa è la pura verità. Chi odia il suo fratello e l’uccide tramite diffamazione o calunnia, in realtà “si suicida”, perché perde la Vita eterna.

 

Domanda n. 21:

Il fratello Branham ha insegnato la poligamia?

 

Risposta:

Che domanda in un mondo civilizzato! No, naturalmente no! Molti fratelli dei Paesi africani dove la poligamia viene ancora praticata, pongono l’accento sui detti del profeta a questo riguardo, adattandoli alle loro vie libidinose. Citano Abrahamo, Giacobbe, Elkana, Gedeone, Davide, Salomone, ecc. e, ciò facendo, pongono anche l’accento sul fatto che Davide ha commesso adulterio una sola volta, quando prese la moglie di Uria. Questo tema è così spinoso come nessun altro e viene facilmente frainteso. Il fratello Branham disse: «Ma adesso, dopo che i Suggelli sono stati aperti, lo Spirito della Verità ci conduce alla Parola. Questa è la spiegazione per tutti gli errori durante le epoche: poiché i Suggelli non erano aperti. Ciò non era ancora rivelato. È vero.» (Matrimonio e Divorzio, pag. 41)

È vero che il fratello Branham ha usato alcune volte il concetto «poligamia», soprattutto nella sua predicazione «Matrimonio e Divorzio» del 21 febbraio 1965 e, ciò facendo, ha richiamato l’attenzione sull’Antico Testamento. Sicuramente non aveva l’intenzione di istituire un harem per i fratelli. Nella legislazione Dio disse senza indicarne il motivo: “Se prende un’altra moglie…” — non molte (Es. 21:10). In questo caso l’uomo doveva prendere la piena responsabilità per tutte e due le mogli. Dio il Signore ha perfino stabilito in tal caso il diritto di primogenitura (Deut. 21:15-17).

L’apostolo Paolo scrive chiaramente che ogni uomo abbia la propria moglie, e ogni donna il proprio marito (1 Cor. 7:2). In realtà il fratello Branham voleva solo sottolineare il fatto che la donna era stata creata per l’uomo e non l’uomo per la donna (1 Cor. 11:9). Questo è il motivo per cui è permesso all’uomo di risposarsi senza rendersi colpevole nei confronti della ex moglie. Se però lei si risposa, vive in adulterio, perché per la legge di Dio è vincolata al suo voto finché egli vive (Rom. 7:2; 1 Cor. 7:39). Così è stato rivelato al fratello Branham dalla nuvola soprannaturale color ambra come all’apertura dei Suggelli. Queste sono le parole uscite dalla Sua bocca: «Qui non viene detto nulla contro, che egli si sposa di nuovo, ma lei! … Qui sta scritto che egli può sposare solo una vergine. Egli può sposarsi di nuovo se è una vergine; ma egli non può sposare la moglie di un altro. No, assolutamente no. E se egli sposa una donna divorziata, vive in adulterio … Adesso notate: lui può risposarsi, lei no. Come Davide, come Salomone, come era nel corso di tutta la Bibbia…». La differenza viene alla luce: «Lei deve rimanere senza sposarsi o riconciliarsi con suo marito. Lei non può risposarsi, deve rimanere da sola. Ma, notate, non disse questo riguardo all’uomo. Vedete, non potete mutare la Parola in menzogna» (Matrimonio e Divorzio, pagg. 40-41).

Tutti dovrebbero capirlo in base al chiaro esposto dato dal fratello Branham perché ha ricevuto una risposta direttamente da Dio sul problema matrimonio e divorzio. Questa rivelazione conforme alla Scrittura sta in totale contrasto con il pensiero tradizionale ereditato e con quanto insegnano le denominazioni. A chi pretende di aver già saputo ogni cosa su questo tema deve essere detto che Dio non può parlare ad una tale persona. In ogni caso questa faccenda era così importante per Dio che Egli apparve personalmente nella Nuvola soprannaturale e diede al Suo servitore e profeta la rivelazione definitiva. Tutti coloro che pretendono a ragione di credere il Messaggio dell’ora rispetteranno ciò.

 

Domanda n. 22:

Qual è il tuo insegnamento su matrimonio e divorzio?

 

Risposta:

Non ho alcun insegnamento personale su nessun tema. Mosè, nostro Signore, l’apostolo Paolo e il fratello Branham hanno trattato questo tema in modo completo. In fin dei conti non sarebbe necessario scrivere ancora in merito, se non per riassumere tutto ciò che è scritto. Come disse il fratello Branham, è il problema antico ed è così complesso che «semplicemente non lo riconoscete se non vi viene rivelato». Quando il Signore diede i comandamenti, non ha escluso questo importante soggetto, perché è in rapporto con l’adulterio. “Non commettere adulterio. … Non concupire la moglie del tuo prossimo” (Es. cap. 20).

Nel Sermone sul monte (Mat. 5:27-32) il nostro Signore ha pure parlato su questo argomento: “Non commettere adulterio. Non guardare una donna per appetirla”. In seguito aggiunse: “Ora, se l’occhio tuo destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te… E se la tua man destra ti fa cadere in peccato, mozzala e gettala via da te…”. Poi si rivolge all’uomo che, è vero, può divorziare da sua moglie, ma solo per fornicazione. Altrimenti fa in modo che sua moglie commetta adulterio, se si risposa. In tal caso l’uomo ne sarà tenuto responsabile.

In tutte le culture sulla terra, anche nell’ateismo, generalmente il matrimonio viene rispettato come forma naturale di una famiglia. La domanda scottante è: Cosa è l’adulterio per il quale tutti e due secondo la legge di Dio dovevano essere puniti con la morte? Cosa dice la Scrittura? Adulterio è quando un uomo ha rapporti sessuali con una donna sposata, con la moglie di un altro: “Quando si troverà un uomo a giacere con una donna maritata, ambedue morranno” (Deut. 22:22).

In Malachia, capitolo 2, prima il Signore rimprovera i sacerdoti e la tribù di Levi per il loro falso insegnamento. Poi Egli parla del patto dei padri, che Giuda profanò, sposando figliuole di dèi stranieri. Poi seguono le parole: “E che cosa cerca quest’essere unico?”. La risposta è: “Una posterità (semenza) donata da Dio”. Questa è la semenza, la progenie che è stata promessa fin dal Giardino di Eden, cioè Gesù Cristo (Gal. 3:16). In seguito leggiamo del divorzio come atto di violenza che avviene quando un uomo divorzia dalla moglie della sua giovinezza e infrange il patto con ella (Mal. 2:14). Non era mai stato nei pensieri di Dio che una donna avrebbe divorziato da suo marito, come neanche Israele poteva divorziare da Dio. Per questo motivo fu permesso solo all’uomo di dare alla donna un atto di divorzio, ma mai ad una donna di dare a suo marito un atto di divorzio.

Prima che un uomo o una donna pensi al divorzio — così per sempre rimane la mia convinzione — dovrebbero piuttosto farsi tagliare una mano o un piede, e in nessun caso ricorrere all’avvocato per inoltrare un’istanza di divorzio. Divorzio è un omicidio velato e mette in libertà tutte le potenze di Satana che si manifestano nell’odio. Con ciò, non solo il matrimonio, ma la famiglia, la chiesa e la società vengono brutalmente distrutti. Non c’è nessun atto di violenza così satanico come il divorzio. È omicidio a vita. Se poi viene coperto con il manto della propria giustificazione quale foglia di fico, è uno scherno. Dietro a tutti gli argomenti plausibili che vengono esposti si nasconde Satana, il seduttore. Una donna si decapita se abbandona il marito. Nello stesso momento perde l’orientamento spirituale e naturale. Diventa cattiva con la lingua avvelenata mentre si stacca dall’ordine del matrimonio, della famiglia e della vita della chiesa. In questo caso pecca intenzionalmente, crocifigge di nuovo il Figlio di Dio e Lo espone pubblicamente ad infamia. Ciò facendo pensa di vendicarsi e di distruggere il marito. Citazione: «Fratello, guarda, lasciami dirti: Farà domanda di divorzio contro di te; è Satana» (Conduct – Order – Doctrine of the Church, Vol. 2, pag. 981). Le caratteristiche sono le seguenti: nessuna grazia, nessun perdono, nessuna riconciliazione — solo accuse, inimicizia e odio incontrollato che va oltre la morte. Nel contempo vengono presentati argomenti convincenti per calmare la propria coscienza e per giustificare le azioni sbagliate davanti alla famiglia, ai credenti e alle persone in generale.

 

Domanda n. 23:

Come stanno le cose riguardo alla famiglia di un servitore di Dio?

 

Risposta:

Di nuovo dobbiamo porre la domanda: Cosa dice la Scrittura in merito? Ad esempio, in Matteo, capitoli 5, 6 e 7, il nostro Signore ha tenuto al popolo il Sermone sul monte che comprende tutto. Alla fine di questa lunga predicazione leggiamo: “Ed avvenne che quando Gesù ebbe finiti questi discorsi, le turbe stupivano del suo insegnamento” (Mat. 7:28).

In Matteo, capitolo 10, il Signore parla ai dodici discepoli, i quali Egli chiamò apostoli, e non alla folla. Disse loro: “E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere da’ vostri piedi” (Mat. 10:14).

Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi…” (Mat. 10:16).

E quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra…” (Mat. 10:23). Alla fine Egli riassume il mandato dei Suoi Servitori con le seguenti parole che includono la destinazione eterna: “Chi riceve voi riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato” (Mat. 10:40). Tutti dovrebbero leggere con cura quel che il Signore disse su coloro che Egli stesso ha incaricato. Dovevano andare di città in città, sia sposati sia celibi. La chiamata è l’incarico.

A coloro che il Signore ha chiamato ad annunciare la pace, Egli dice: “Non pensate ch’io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada. Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua” (Mat.10:34-36). Questo è il caos familiare predetto che ci può essere anche nella casa di un predicatore. Ciononostante un servitore di Dio deve continuare a predicare. A coloro che Egli manda non ha promesso né una vita familiare piacevole né un ministero piacevole. Dio non ha mai detto che un apostolo, un profeta o un dottore deve essere sposato. Qualsiasi sia lo stato civile di un servitore di Dio, egli deve ubbidire all’ordine divino.

Quanto sono totalmente diverse le parole rivolte agli anziani delle chiese locali! Secondo 1 Timoteo, capitolo 3, e Tito, capitolo 1, gli anziani e i diaconi debbono essere sposati. L’indicazione: “Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie…” non significa che gli altri possono avere più mogli. Significa semplicemente che i fratelli che portano certe responsabilità nelle chiese locali debbono essere sposati, perché hanno a che fare con i problemi che sorgono nella chiesa. Citazione: «La Bibbia esige che un diacono sia un uomo sposato. Deve essere il marito di una moglie». (Conduct – Order – Doctrine of the Church, Vol. I, pag. 354).

Come era con il Figlio di Dio? Malgrado il Suo ministero confermato soprannaturalmente tramite la moltiplicazione dei pani, la guarigione di molti malati, la risurrezione dei morti, il calmare della tempesta, e così via, neppure i suoi fratelli credevano in Lui. Lo riconobbero secondo la carne, non secondo lo Spirito. In Matteo 13:53-58 leggiamo che il Figlio dell’uomo non poté fare nulla nella Sua città a cagione della loro incredulità. Dicevano: “Non è questi il figliuol del falegname? Sua madre non si chiama ella Maria… E le sue sorelle non sono tutte fra noi?”. E si scandalizzarono perché giudicavano secondo ciò che vedevano i loro occhi e ciò che diceva la gente. In seguito il Signore disse: “Un profeta non è sprezzato che nella sua patria e in casa sua” (Mat. 13:57b).

Ci addolora leggere tutto ciò che i capi religiosi di quel tempo diffondevano sul nostro Signore e Salvatore. I farisei e gli scribi Gli dissero in faccia: “Noi non siam nati di fornicazione… Non diciam noi bene che sei un Samaritano e che hai un demonio?”. Pensate un po’: il nostro Signore, l’unigenito Figlio di Dio, venne chiamato Samaritano e sarebbe nato da fornicazione! Questo era il momento che Egli disse: “… Io son proceduto e vengo da Dio… Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre …” (Giov. 8:41-48).

Un servitore può aspettarsi che gli vada diversamente dal suo Signore? Il Redentore non è venuto per fondare una famiglia naturale o per fare del Suo ministero una fonte di guadagno. I Suoi servi hanno un’alta chiamata per il Corpo di Cristo, che va ben oltre il legame familiare naturale.

Non c’è nella Parola di Dio alcuna promessa per i figli di un profeta, di un apostolo o dottore, che sarebbero eredi di una missione o di una chiamata divina. Il profeta Samuele aveva buone intenzioni quando insediò i suoi due figli quali giudici. Però sta scritto: “I suoi figliuoli però non seguivano le sue orme, ma si lasciavano sviare dalla cupidigia, accettavano regali e pervertivano la giustizia” (1 Sam. 8:1-5). Perfino la decisione ben intenzionata di un profeta può fallire; solo quel che Dio stabilisce non può fallire. Può anche accadere che il figlio di un profeta, di un re o di un uomo di Dio si innalzi e rivendichi una posizione particolare trascinando delle persone dietro a sé. Abbiamo un tipico esempio nel primo libro dei Re, capitolo 1, quando Adonia, figlio di Davide tramite Agghit, “mosso dall’ambizione, diceva: «Sarò io il re!». E si preparò de’ carri, de’ cavalieri, e cinquanta uomini che corressero dinanzi a lui”. La decisione di Dio era già stata presa: Salomome doveva essere il successore sul trono di Davide. Però, agli occhi dei suoi fratelli, non doveva salire al trono.

È anche possibile che dei figli dicano a stessi e ad altri: «Io diventerò presidente…», «Io sono il capo …», «Io assumo la responsabilità!», «Io organizzerò riunioni…», «Io avrò una comunità…», «Io voglio…», «Io voglio…». Fin dal principio del tempo, tutti i veri servitori di Dio, senza guardare alle circostanze, hanno eseguito il loro mandato che Dio non può mai ritirare. Nessun servitore di Dio ha mai detto: «Io voglio…», «Vorrei fare questo o quello!». Molti di loro prima non volevano affatto andare, però dovevano andare, perché la vocazione di Dio è senza pentimento. Se con o senza famiglia, se sposato o no: un incarico divino è una parte del piano di salvezza di Dio che deve essere adempiuto qualsiasi siano le circostanze.

 

Domanda n. 24:

Come stanno le cose riguardo al libro: «Esposto sulle Sette Epoche della Chiesa»?

 

Risposta:

In aprile 1966, ho portato dagli USA i due opuscoli in inglese «Twentieth Century Prophet» e «The Laodicean Church Age» e il libro «Esposto sulle Sette Epoche della Chiesa». Supponendo che il fratello Branham fosse l’autore del libro sulle epoche della Chiesa, l’ho tradotto in tedesco e ne ho fatto stampare 10.000 esemplari. Poi scoprii che l’opuscolo «The Laodicean Church Age» (L’Epoca della Chiesa di Laodicea) di 48 pagine, dalla prima all’ultima parola, si trovava pure nel libro in inglese sulle epoche della Chiesa, dalla pagina 319 alla pagina 365. In seguito, constatai che c’erano molte differenze tra le predicazioni originali del fratello Branham e il contenuto del libro sulle epoche della Chiesa e che, nel libro, si trovavano perfino delle dottrine non bibliche che il fratello Branham non ha mai e non avrebbe mai predicato. Ad esempio vi sta scritto che anche persone, che non sono nate di nuovo, entreranno nella Vita eterna in base al bene che hanno fatto ai fratelli. Questo è in pieno contrasto con quanto sta scritto in 1 Giovanni5:11-12: “E la testimonianza è questa: Iddio ci ha data la vita eterna, e questa vita è nel suo Figliuolo. Chi ha il Figliuolo ha la vita; chi non ha il Figliuolo di Dio, non ha la vita”.

Un altro esempio è la seguente inaudita affermazione riguardo all’Albero della Vita e all’albero della conoscenza: «Entrambi, l’Albero della Vita e quello della conoscenza del bene e del male, stavano in mezzo al Giardino, e senza dubbio i loro rami s’intrecciavano l’un l’altro» (Esposto sulle Sette Epoche della Chiesa, pag. 119). Nel libro non è stata neanche fatta la differenza tra il giudizio di Matteo 25, dal versetto 31, quando le nazioni saranno radunate e che avrà luogo prima del Millennio, e l’ultimo giudizio di Apocalisse 20, dal versetto 31, davanti al trono bianco, che si terrà dopo i mille anni. Mi rifiuto di entrare nei dettagli dei differenti punti che nel libro citato non sono sono giusti. Invito tutti a utilizzare le predicazioni originali.

Su richiesta venni a sapere che Lee Vayle era l’autore anche del libro sulle epoche della Chiesa. Il fratello Branham disse che non aveva mai letto il libro, neanche una sola volta — tanto meno scritto. Nella sua predicazione del 17 febbraio 1965 dal titolo «Un uomo fugge dalla presenza di Dio», disse: «E poi il libro delle epoche della Chiesa… Penso che il nostro fratello deve aver ricevuto un po’ di ispirazione extra, perché disse che ha scritto ancora due altri libri di sua volontà. Così, come credo, ha scritto: ‹Il profeta del ventesimo secolo› e ‹L’epoca della Chiesa di Laodicea›. Io stesso non li ho ancora mai letti. Se li leggessi, potrebbe essere che cambierei la mia opinione in merito…».

A causa delle dottrine inconciliabili con la Sacra Scrittura contenuto in questo libro, andrebbe consultato, semmai, solo per considerare la parte storica, ma non come principio di autorità per l’insegnamento.

 

Domanda n. 25:

I periodi delle epoche della Chiesa sono stati rivelati al fratello Branham?

 

Risposta:

Non c’era bisogno di rivelazione per determinare i periodi delle epoche della Chiesa. Il fratello Branham ha spesso citato lo storico Dr. Clarence Larkin. Nel suo libro «Dispensational Truth» troviamo nelle pagine 130 e 131 l’esatta ripartizione del tempo come il fratello Branham l’ha ripresa. Tuttavia il fratello Branham stesso ha designato i messaggeri. A suo tempo ho portato con me da Jeffersonville il disegno sulle sette epoche della Chiesa e sulle settanta settimane di Daniele adoperato dal fratello Branham. Da questo risulta quale fosse il suo insegnamento su questo tema, confermato dalle sue proprie dichiarazioni.

 

Domanda n. 26:

Ha il fratello Branham profetizzato che nel 1977 ci sarebbe stata la fine del mondo?

 

Risposta:

Il fratello Branham non ha mai dato una simile profezia. È vero che ha citato l’anno 1977 in diversi contesti. L’annuncio nel libro «Esposto sulle Sette Epoche della Chiesa» che «entro il 1977 tutti i sistemi di questo mondo avranno fine e comincerà il passaggio per il Regno Millenario» (pag. 434) non proviene dalla bocca del fratello Branham. Una simile affermazione non si trova in nessuna delle sue predicazioni registrate. In realtà proviene parola per parola dalla penna di Lee Vayle, l’autore del libro. La medesima citazione si trova anche a pagina 7 del suo opuscolo «The Laodicean Church Age» di 48 pagine. Il 17 gennaio 1972 il fratello Lee Vayle rispose alla mia domanda riguardo al 1977 come segue: «Io credo con il profeta che nel 1977 tutto verrà portato a compimento e noi saremo trasportati nel Regno Millenario». È evidente che questa era l’opinione dello scrittore, non del profeta.

 

Domanda n. 27:

È vero che il fratello Branham ha visto un calendario sfogliato da una mano che si fermò all’anno 1977?

 

Risposta:

No. Per quanto ne so, nessuno fino ad oggi ha trovato una dichiarazione corrispondente del fratello Branham riguardo ad una simile visione. Oggi non si può più stabilire chi ha messo in circolazione questa storia in tutto il mondo. Nel 1966 abbiamo udito per la prima volta della presunta «visione del calendario» del fratello Branham. In seguito ci furono delle pubblicazioni intorno a questa «visione del calendario» e anch’io ne ho parlato nella mia lettera circolare di febbraio 1967.

Poi, incominciai ad avere dei dubbi riguardo all’anno1977 e, così, come già menzionato, chiesi chiarimenti al fratello Lee Vayle. In merito alla «visione del calendario», la sua risposta nella lettera del 17 gennaio 1972 era la seguente: «Ora, fratello Frank, è vero che delle persone hanno pubblicato che il fratello Branham vide un calendario sfogliato da una mano fino all’anno1977. Però abbiamo constatato che ciò non era affatto la sua visione, ma piuttosto qualcosa inventato da qualcuno. Ne abbiamo già discusso…».

Quel che è tragico in tutto ciò è che, da parte dei responsabili negli Stati Uniti, non è mai stata fatta una rettifica pubblica, cosicché le false predizioni sull’anno 1977 vengono ancora erroneamente attribuite al fratello Branham. Poiché nessuna di esse si è adempiuta, ciò dà agli avversari l’occasione per definirlo falso profeta.

 

Domanda n. 28:

Il battesimo dello Spirito Santo è la stessa cosa della nuova nascita?

 

Risposta:

No. Questa affermazione tratta dal libro delle epoche della Chiesa non proviene dalla bocca del fratello Branham, ma dall’autore del libro. Quindi non si trova in nessuna delle predicazioni registrate e, inoltre, non è scritturale.

Una cosa è la nuova nascita tramite lo Spirito, l’altra l’essere riempiti con lo Spirito Santo. In Atti, capitolo 8, delle persone diventarono credenti in seguito alla predicazione dell’evangelista Filippo e si fecero battezzare. Poi gli apostoli scesero da Gerusalemme e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo. In Atti, capitolo 10, coloro che erano diventati credenti hanno sperimentato tutto durante una sola riunione: ravvedimento, perdono, giustificazione, nuova nascita e battesimo dello Spirito Santo. Per mezzo della nuova nascita diventiamo figli e figlie di Dio, tramite il battesimo dello Spirito Santo veniamo inseriti nel Corpo di Cristo quali membra e riceviamo forza per il servizio (Luca 24:47; Atti 1:8; Atti, cap. 2; 1 Cor. 12:1; 1 Cor. cap. 14 e altri).

La cosa principale è che sperimentiamo tutti e due — sia la nuova nascita che il battesimo dello Spirito Santo — che avvengano in una sola volta o separatamente, che non rimangano solo punti controversi, ma diventino esperienze personali che facciamo per la grazia di Dio. Il fratello Branham disse: «Quando diventate credenti nel Signore, ricevete nuovi pensieri, una vita nuova, ma questo non è il battesimo con lo Spirito Santo. Sperimentate la nuova nascita quando diventate credenti. Allora avete ricevuto la Vita eterna. … Però il battesimo dello Spirito Santo vi inserisce nel Corpo di Cristo, vi trasmette i doni per il servizio» (Conduct – Order – Doctrine of the Church, Vol. 1, pag. 269, § 363, § 364).

 

Domanda n. 29:

Come stanno le cose con la visione della tenda?

 

Risposta:

Nel 1958 sono venuto a conoscenza per la prima volta della visione della tenda che il fratello Branham aveva avuto nel 1955. Su mia richiesta Roy Borders, l’organizzatore delle riunioni del fratello Branham, rispose il 18 maggio 1965 dicendo tra l’altro: «… cercherò di rispondere con poche parole come sono stato informato dal fratello Branham… Riguardo alla tenda, è certamente possibile che la tenda verrà usata in Europa e in altri Paesi fuori dagli Stati Uniti…». Il fratello Branham, fino alla fine, ha aspettato l’adempimento della visione della tenda, però, con la sua dipartita la faccenda si è risolta da sé.

Purtroppo, nel corso del tempo, da diversi predicatori è stato portato al centro dell’attenzione un numero di cose per difendere i loro propri insegnamenti. Per quanto concerne la visione della tenda, alcuni insegnano che il fratello Branham risusciterà e, per un certo periodo, eseguirà il ministero nella tenda. Quel che è pericoloso in questa faccenda consiste nel fatto che i fratelli con le loro dottrine si nascondono dietro il fratello Branham. Altrimenti non potrebbero convincere nessuno e non potrebbero trascinare nessuno al loro seguito.

 

Domanda n. 30:

Può rimanere inadempiuto qualcosa che viene mostrato in una visione?

 

Risposta:

È comprensibile che al tempo del fratello Branham si aspettasse l’adempimento di tutto ciò che aveva visto in visione. Tuttavia potrebbe essere che si è adempiuto o si adempie in tutt’altro modo di come ci si aspetta. Fino all’apertura dei Suggelli in marzo 1963, il fratello Branham ha citato «la tenda» un centinaio di volte in relazione con Abrahamo. Lo faceva ogni volta prima dell’inizio della fila di preghiera mettendo l’accento sul fatto che si stava ripetendo lo stesso segno come in Genesi, capitolo 18. In quel passo la tenda è menzionata cinque volte. Sara era nella tenda quando Dio il Signore diede la promessa della nascita di Isacco. Durante la fila di preghiera, il fratello Branham ha ripetutamente voltato le spalle all’uditorio per dimostrare che lo stesso Dio, che conosce e rivela i segreti dei cuori, era presente, come in quel tempo da Abrahamo. Però voglio mettere in guardia chiunque dal farne una qualsiasi dottrina, perché dobbiamo lasciare tutta la faccenda nelle mani di Dio.

È possibile che cose spirituali vengano mostrate con simboli naturali, ad esempio quando il fratello Branham, in una visione, vide sé stesso portare ogni specie di verdura nella chiesa. Il vero significato è che il Cibo spirituale, la Parola rivelata per il nostro tempo, doveva essere immagazzinata. Anche l’apostolo Pietro vide un’immagine totalmente naturale quando vide il lenzuolo in cui c’era ogni specie di quadrupedi, rettili della terra e uccelli del cielo. Il significato spirituale era che la salvezza di Dio era data anche ai Gentili (Atti 10:9-22). Il nostro Signore stesso ha esposto tutte le cose del Regno di Dio in parabole con immagini terrene e in simboli e, ciò facendo, Egli proclamòcose nascoste fin dalla fondazione del mondo” (Mat. 13:34-35).

I fratelli, che aspettano ancora fermamente l’adempimento letterale della visione della tenda con il fratello Branham, non hanno assolutamente nessuna promessa per questo nella Bibbia. Non c’è nella Sacra Scrittura neanche un solo esempio a questo riguardo, che un profeta sarebbe risuscitato e avrebbe continuato il suo ministero. Per questo motivo non c’è da meravigliarsi che simili fratelli non desiderano aver comunione con coloro che dichiarano secondo verità che il ministero del fratello Branham terminò nel momento in cui poté entrare nella gloria. Poiché non accettano questa realtà, debbono rigettare colui che dichiara essere stato incaricato da Dio a portare il Messaggio ai popoli. Debbono tacciarlo di seduttore della Sposa e Anticristo e deve essere rigettato, perché è, come pensano loro, “contro il profeta” e contro tutte le dottrine sui sette tuoni. In realtà le dichiarazioni arrivano al punto di dire: «Nessuno ha il diritto di pretendere aver l’incarico di condividere la Parola rivelata con il popolo di Dio», perché, così è il loro insegnamento, tutto terminò con il ministero del fratello Branham e riprenderà solo con lui. Il “frattempo” viene usato per discussioni sterili su quanto il profeta ha detto e per diffondere dottrine perverse. Che sviluppo tragico nell’ambito del Messaggio!

In realtà, per quanto concerne tutte le aspettative, che adesso sono collegate con questo, si tratta di una proclamazione totalmente diversa della Parola di Dio. In tutto ciò Gesù Cristo non viene citato neanche una sola volta. Vengono nutrite false speranze che poi sfoceranno in delusioni e disperazioni. Cari fratelli, vi prego, prendete conoscenza della realtà che fondamentalmente tutto ciò che appartiene al Regno di Dio non ha proprio nulla a che fare con una opinione privata o una interpretazione personale.

Dico questo per parola del Signore nel Nome del Signore Gesù Cristo: Se nella Parola di Dio per qualcosa non c’è alcuna promessa, allora non ci sarà alcun adempimento. Questa è la pura verità.

Adesso vogliamo ancora gettare uno sguardo su Mosè: Benché Dio gli avesse dato il compito di condurre il popolo d’Israele nella Terra Promessa, non gli fu permesso di entrarci con la raunanza d’Israele. Secondo Deuteronomio, capitolo 34, Mosé poté contemplare tutto il Paese dal Monte Nebo, ma non poté entrarci, morì là nel paese di Moab. A suo tempo, con il fratello Mehnert ad Amman (Giordania), ho preso un taxi e siamo andati sul Monte Nebo. C’era una vista meravigliosa: davanti a noi, a destra, c’era Gerico, a sinistra En–Ghedi e il Mar Morto, davanti a noi Gerusalemme. Posso provare gli stessi sentimenti di Mosè! Però le vie di Dio oltrepassano la nostra comprensione. Per l’occhio naturale sembrava che Mosè non avesse terminato il suo compito, tuttavia dobbiamo rispettare le vie e le decisioni di Dio.

Crediamo che Dio stesso porterà a termine l’opera di redenzione, come Egli l’ha pianificata già prima della fondazione del mondo. Quel che è importante è che rimaniamo nella Parola della promessa e che ne siamo partecipi, perché la vera fede è ancorata solo nelle promesse di Dio.

Riguardo alle promesse di Dio sta scritto: “… non una delle buone promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mosè, è rimasta inadempiuta” (1 Re 8:56). “Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro «sì» in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio” (2 Cor. 1:20).

Alla prima venuta di Cristo il profeta promesso era il precursore, però il Signore, Lui stesso, ha compiuto l’opera di redenzione sulla croce di Golgota. Così è pure adesso: Il fratello Branham era il profeta promesso, tramite il quale tutte le cose sono state restaurate e portate allo stato originale e il Messaggio è il precursore, però il Signore stesso è Colui che porterà a termine l’opera di redenzione. “… perché il Signore eseguirà la sua parola sulla terra in modo rapido e definitivo” (Rom. 9:28).

 

Domanda n. 31:

Quale paragone abbiamo tra Israele e la Chiesa?

 

Risposta:

Già in Atti 15:13-18 troviamo la risposta a questa domanda. Prima Dio, nella Sua grazia, visita le nazioni e chiama fuori un popolo per il Suo Nome. Poi si rivolge ad Israele e così la tenda di Davide è riedificata. L’apostolo lo espone anche in Romani, capitolo 11, dove consacra l’intero capitolo a questo tema. Abbiamo realmente una piena visione d’insieme concernente il piano di redenzione, con gli Ebrei e con i Gentili, con Israele e con la Chiesa. Il segno più importante è che le dodici tribù provenienti da 143 Paesi sono ritornate nella Terra Promessa. Perché? Perché devono essere a Gerusalemme, in Israele, al tempo del ministero dei due profeti per essere sigillati (Apoc. 7:1-8; Apoc. cap. 11).

Allo stesso modo i veri credenti che sono dispersi nelle diverse denominazioni cristiane vengono radunati, vengono ricondotti alla Parola della promessa per questo giorno e sigillati con lo Spirito Santo (Ef. 1:13). Altrimenti non possono prendere parte al rapimento. La fede senza una promessa di Dio è illusione religiosa. La vera fede è ancorata nelle promesse di Dio. Come Abrahamo credette in quel che Dio gli aveva promesso, e poi ne visse l’adempimento, così la vera semenza di Abrahamo crede alle promesse di Dio per questo tempo e ne vede l’adempimento.

 

Domanda 32:

In quale periodo viviamo oggi secondo il piano di salvezza di Dio?

 

Risposta:

Adesso arriviamo all’ultima fase dell’epoca della Chiesa — nell’epoca della Sposa. Il ritorno di Gesù Cristo è davvero imminente. Lo possiamo desumere dai segni dei tempi e dalle profezie bibliche predette per il nostro tempo che si stanno adempiendo adesso, in particolare con Israele. Il Messaggio del tempo della fine è l’importante grido di mezzanotte. È la chiamata fuori di tutti coloro che appartengono alla Chiesa–Sposa. Però, quel che l’apostolo Paolo testimoniò nel suo tempo, si adempie anche adesso: “… ma gli eletti l’hanno ottenuto” (Rom. 11:4-7). Solo loro erediteranno tutto perché essi sono coloro che ascoltano e seguono, mettono in pratica ciò che lo Spirito dice alle chiese. Naturalmente la grande opera conclusiva di Dio sulla terra troverà il compimento nella piena restaurazione. A quest’ultima appartiene sia il ministero della Parola parlata sia il potente operato dello Spirito, che sfocia nella manifestazione dei figliuoli di Dio e nella risurrezione dei morti e il cui punto culminante sarà il ritorno di Gesù Cristo.

 

RIASSUNTO

Con riconoscenza guardo indietro ai 54 anni di predicazione e ai 42 anni del ministero internazionale, in cui ho avuto il privilegio di condividere la vera Parola di Dio con milioni di persone in più di 130 Paesi tramite conferenze, trasmissioni radio e televisive. Forse è stato di grande aiuto per i fratelli sul continente africano che il fratello Branham abbia visto un’aquila tedesca sorvolare l’Africa. In ogni Paese, in ogni città ho citato il profeta e il suo ministero, ma ho anche sempre predicato Gesù Cristo come Redentore, Colui che è lo stesso ieri, oggi, e in eterno e, naturalmente, ho insegnato esclusivamente la Parola di Dio. Ciò facendo non ho mai trattato pubblicamente i temi contraddittori né chiamato per nome un fratello che diffonde false dottrine. Però siccome la glorificazione di un uomo ha raggiunto un tale livello che si commette perfino idolatria con la persona del profeta, con reliquie come immagini, crocifissi, pezzetti di stoffa e siti che sono stati elevati a luoghi di pellegrinaggio, mi vedo costretto a far sentire la mia voce. L’ultima spinta a farlo me l’ha dato un pacchetto con quattro CD e DVD che un fratello degli USA mi ha fatto recapitare. Mi è arrivato proprio in tempo quando avevo terminato di rispondere alle domande, cosa che in realtà volevo evitare di fare. Però dopo aver visto i DVD, ebbi la conferma della grande importanza, per amor degli eletti, di porre le cose contraddittorie nella giusta luce, cioè nella luce della Parola di Dio che dimora in eterno.

Si è purtroppo arrivati al punto che viene posto al centro un Messaggio centrato su Branham che non concorda più con l’originale Evangelo eterno di Gesù Cristo. Ripetutamente si dice: «Il profeta disse…», «Il profeta mi ha detto…», e così via. Gesù Cristo non viene più menzionato da queste persone. Egli non ha più parte in quel che i fratelli espongono nelle loro testimonianze. Si tratta sempre solo del profeta e di quel che avrebbe presumibilmente detto, ma neanche una sola volta di quel che Gesù Cristo ha detto. Storie della vita, storie di caccia, storie di tenda e di aerei, ecc., ecc. costituiscono il contenuto della loro proclamazione e quel che il fratello Branham ha detto quale uomo, viene dichiarato essere il COSÌ DICE IL SIGNORE. Non è questa una totale deviazione dal vero Evangelo di Gesù Cristo, il nostro Signore, come Paolo lo ha predicato in Galati, capitolo 1 — una tragica apostasia e uno scivolare in ogni genere di idolatria?

Adesso, dopo più di quarant’anni, la storia della sua vita viene propagata ed escono continuamente nuove versioni! Abbiamo una storia della vita di Giovanni Battista, di Pietro o di Paolo? O abbiamo la Parola della Vita che Dio pronunciò per bocca loro? William Branham ci ha lasciato una proclamazione della Parola, chiara come cristallo che ci ha ricondotti a Dio. Però lui stesso non ha detto riguardo alla parte umana delle sue predicazioni: «Se qualcuno mangia una torta alle ciliegie, deve gettare via solo il nocciolo e continuare a mangiare la torta.»? Non ha detto: «Quando si mangia un pollo, mettiamo da parte solo le ossa.»? Ma proprio da queste cose secondarie si fa la cosa principale — si litiga violentemente per delle “ossa”. Oggi bisogna chiedere: Quale Messaggio credi? Quale Evangelo predichi?

Nel principio era la Parola, non l’interpretazione! Nel principio c’era l’unità, non le divisioni! Un compromesso — una mescolanza non è possibile! Nel principio, per prima cosa,Dio separò la luce dalle tenebre, e così permane per sempre. Colui che non accetta e riconosce incondizionatamente la Verità divina della Parola quale assoluto, è traditore della Verità ed è condannato a credere la menzogna, ed è giudicato (2 Tes. 2:10-12). Le affermazioni generali poco comprensibili fatte dal fratello Branham e anche quelle che riguardano il suo ministero particolare, dobbiamo lasciarle nelle mani di Dio. “Le cose occulte appartengono all’Eterno, al nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figliuoli, in perpetuo…” (Deut. 29:29).

Fratelli da tutto il mondo hanno espresso la loro preoccupazione su quel che sta avvenendo negli USA. Non sono un giudice, però in virtù della mia chiamata divina, vorrei esporre chiaramente il mio punto di vista: Il mio “quartier generale” non si trova sulla terra, ma in Cielo, e la “Voce di Dio”, La udiamo tramite la Parola di Dio che viene proclamata nel mondo intero. È ancora valida l’esortazione: “Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori!” (Ebrei 3:15). Come tutti i profeti, il Signore stesso e gli apostoli hanno operato a loro tempo in certi luoghi, così il fratello Branham ha esercitato il suo ministero principalmente nella chiesa di Jeffersonville. Però adesso nessuno ha bisogno di pellegrinare a Gerusalemme, anche se la Parola è uscita da lì (Is. cap. 2, Atti. cap. 2).

Avevo già tutte le predicazioni prima che il fratello Branham fosse seppellito e, perciò, ero in possesso del prezioso Cibo spirituale molti anni prima che fosse aperto il Centro di «Voice of God Recordings» a Jeffersonville. La Parola parlata non è sotto sorveglianza umana, ma accessibile a tutti. Per quanto mi riguarda, tutta la Sacra Scrittura è valida in eterno, anche l’avvertimento: “Non cercate Bethel, non andate a Ghilgal non vi recate fino a Beer-Sceba; perché Ghilgal andrà di sicuro in cattività, e Bethel sarà ridotto a niente. Cercate l’Eterno e vivrete…” (Amos 5:5-6). Questi erano tutti luoghi dove Dio stesso si era rivelato in modo particolare che, in seguito, furono fatali per il popolo di Dio. Per questo motivo, Gerusalemme, la città scelta da Dio stesso, fu più volte distrutta e sul monte scelto da Dio, il Monte Moriah, che poi divenne il Monte del Tempio, i Musulmani hanno costruito la Moschea El–Aqsa e la Cupola della Roccia. Finché Dio è presente in un luogo, questo luogo adempie il suo scopo. Non appena un ministero era terminato, tutti i luoghi del genere, senza eccezione, diventarono presto luoghi di pellegrinaggio, di superstizione e di idolatria. Fino al tempo del re Ezechia gli Israeliti avevano perfino offerto profumi al serpente di rame che Mosè aveva fatto. Ezechia non poté fare altro che farlo a pezzi (2 Re 18:1-4).

Oggi il Signore direbbe: “Cercatemi e vivrete!” (Amos 5:4). Egli non può dire: “Recatevi a Gerusalemme o a Jeffersonville”. Non può dire: “Andate in pellegrinaggio alla tomba del profeta, recatevi in Arizona o andate in pellegrinaggio a Sunset Mountain”. Però Egli disse: “Credimi: l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. … Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità… Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità” (Giov. 4:19-24). Quel che il nostro Signore disse in quel tempo vale ancora oggi e per sempre. Amen! Amen!

Ho conosciuto il fratello Branham anche come uomo, ho mangiato con lui alla stessa tavola, sono andato in macchina con lui. Mi ha confidato delle cose che solo poche persone sanno. Ho serbato le sue 21 lettere della nostra corrispondenza dal 1958 al 1965. Su sua diretta richiesta ho predicato due volte a Jeffersonville. Egli era colui che mi chiese di parlare al suo posto alla riunione degli «Uomini d’Affari del Pieno Evangelo» da Demos Shakarian nella «Clifton’s Cafeteria» a Los Angeles. Sono delle cose che ricordo con piacere. Mi ha perfino confidato il nome del fratello che ha pagato per lui il suo debito tributario di 40.000 dollari, cosicché il suo passaporto gli fu restituito. Ho preso il tè a casa sua. Dopo la sua dipartita ho potuto pernottare più volte nel suo appartamento durante le mie visite a Tucson. Però, tutte queste cose della vita privata, cosa hanno a che fare con il consiglio di Dio?

Anche il fratello Branham era soltanto un uomo. Non è affatto grave quando, in una predicazione, dice 700 invece di 7000, oppure che Enoc camminò per 500 anni con Dio, benché fosse solo 365 anni sulla terra. Ciò dimostra quanto umano sia un lapsus. Quando dice ad esempio: « … il grano sarà bruciato…», così lo corregge subito: «Gli steli saranno bruciati, ma Egli raccoglierà il grano nel granaio celeste». Quando disse che Noè predicò per 120 anni, allora ciò facendo egli ripeté semplicemente quel che gli altri hanno detto. Questo era il tempo di vita che Dio aveva fissato in Genesi 6:3. Noè aveva 500 anni quando gli nacquero tre figli (Gen. 5:32), e aveva 600 anni quando venne il diluvio sulla terra (Gen.7:6).

Ci sono realmente molte diverse affermazioni che egli fece, però è bene così, perché malgrado il suo ministero infallibile quale profeta, è rimasto un uomo come tutti gli altri. Così, ad esempio, nella sua predicazione «Il rapimento», riferendosi a 1 Tessalonicesi, capitolo 4, dove si parla del ritorno del nostro Signore, disse: «Tre cose debbono avvenire prima che appaia Gesù: un potente grido, una voce, una tromba. … Gesù opera tutte e tre le cose quando Egli scende». Il fratello Branham voleva dire: Queste tre cose avvengono quando Gesù ritorna. “Poiché questo vi diciamo per parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso (non un messaggio), con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insiem con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore” (1 Tes. 4:15-17). Ciò avverrà nello stesso giorno, nella stessa ora, nello stesso tempo. “Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati, in un momento, in un batter d’occhio, al suon dell’ultima tromba. Perché la tromba suonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati” (1 Cor. 15:51-52). Il fratello Branham disse chiaramente: «Prima viene dato il Messaggio. Adesso è il tempo di pulire le vostre lampade. Alzatevi e pulite le vostre lampade». Questo non è 1 Tessalonicesi, capitolo 4, questo è Matteo, capitolo 25: “Ecco lo Sposo, usciteGli incontro!”. Vengono usati frasi incomplete e lapsus per la dottrina secondo la quale Gesù, dall’apertura dei Suggelli, avrebbe lasciato il trono della grazia che sarebbe diventato il trono del giudizio e si troverebbe nel “processo di discesa”. Che argomentazione fatale, che eresia!

Vorrei dire ancora questo: Nei primi quattordici anni a partire dal 1966 regnava una meravigliosa armonia nei gruppi del Messaggio del tempo della fine. Nel 1979 Satana cercò di distruggere l’opera di Dio e anche l’influenza di questo ministero. Da quel momento le false dottrine e le diverse correnti hanno preso il loro corso. Oggi la maggior parte dei fratelli non sa affatto come è stato il nuovo inizio come pure la continuazione dopo la dipartita del fratello Branham. Il fratello Branham ha visto come la Sposa perdette il passo, ha pure visto però che, tramite la Parola, è stata riportata al passo.

Finché le sue predicazioni furono lasciate come erano, non c’era alcuna divisione. Solo nel momento in cui delle citazioni sono state estrapolate dal loro contesto, sorsero dottrine particolari e speranze che non concordano con la Sacra Scrittura. La Parola ci conduce nella Terra Promessa, le interpretazioni nella terra di nessuno! Riguardo alla situazione attuale, dobbiamo ammettere che nessuno, soltanto Dio, Lui solo, può risolvere i problemi all’interno del Messaggio del tempo della fine. Tutti dicono: «Gli eletti non possono essere sedotti!» — anche se loro stessi sono sedotti e seducono gli altri. La seduzione non viene da fuori, viene sempre da dentro ed è sbalorditivamente simile all’originale. Delle dottrine speciali, che non si trovano nella Parola scritta, vengono chiamate continuamente rivelazioni. È triste, ma vero, che tra i credenti del Messaggio del tempo della fine si ripete quel che avvenne prima con tutte le denominazioni: parlano del «loro profeta», della «loro profetessa» o del loro fondatore. La loro confessione è: «Crediamo la Bibbia e quel che disse il nostro profeta!».

Lo dico ancora una volta nel Nome del Signore Gesù Cristo: La posizione giusta è rispettare la Parola di Dio e riconoscerLa come unica valida. Ogni denominazione ha frainteso e interpretato male un certo passo della Bibbia, che era per loro particolarmente importante, e su questo hanno edificato la chiesa o la denominazione. Così è accaduto nell’ambito del Messaggio dell’ora con Apocalisse 10. Ogni falsa dottrina dentro il Messaggio dell’ora ha la sua origine in questo o in quel modo perché Apocalisse 10 è stato frainteso, interpretato male, estrapolato dal contesto e messo al posto sbagliato.

Il fratello Branham ha messo nuovamente sul candelabro le dottrine fondamentali della Scrittura. Sono in piena armonia con tutta la Parola di Dio. Non crediamo ciecamente, ma investighiamo la Scrittura per vedere se le cose stanno così (Atti 17:11). Mettiamo correttamente il fratello Branham in Malachia 4:5-6 quale profeta promesso. Egli era il messaggero dell’ultima epoca della Chiesa. Amen!

Il mio desiderio è servire il Signore in modo che tutti coloro che appartengono alla Chiesa–Sposa di Gesù Cristo arrivino all’unità della fede. Quarant’anni sono trascorsi da quando il fratello Branham è dipartito e adesso contiamo su una svolta — sul più potente operato di Dio come non c’è mai stato sulla terra.

Giobbe, con la sua ferma perseveranza, ci viene dato nella Scrittura quale esempio della doppia restaurazione. Satana aveva distrutto tutto intorno a lui. Perfino sua moglie si rivolse contro di lui e disse: “Ancora stai saldo nella tua integrità? Ma lascia stare Dio, e muori!”. I suoi amici più intimi lo rimproveravano e non gli credevano. Però venne il momento in cui Dio stesso parlò a Giobbe e, così, tutta la situazione mutò. Egli pregò per i suoi amici e tutto ciò che aveva posseduto prima gli fu restituito al doppio (Giob. 42:10-17). Questo fatto ci viene mostrato in relazione con la pioggia della prima e dell’ultima stagione, con l’ultimo operato di Dio prima del ritorno di Cristo, quale nostra promessa. In quel momento tutto ciò che la moglie di Giobbe e i suoi amici avevano detto, fu dimenticato. Così sarà pure adesso. “Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. … Avete udito parlare della costanza di Giobbe…” (Giac. 5:7-11).

Il secondo esempio è Giuseppe, che fu gettato dai propri fratelli in una cisterna, il quale, seppur innocente, fu anche imprigionato a cagione di una donna. Però queste erano le vie profonde per le quali dovette camminare prima di poter distribuire il cibo ai suoi fratelli durante la carestia. Non fece loro alcun rimprovero, al contrario disse: “«Deh, avvicinatevi a me!». Quelli s’avvicinarono ed egli disse: «Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse menato in Egitto. Ma ora non vi contristate, né vi dolga d’avermi venduto perch’io fossi menato qua; poiché Iddio m’ha mandato innanzi a voi per conservarvi in vita. … Non siete dunque voi che m’avete mandato qua, ma è Dio” (Gen. cap. 45).

Se non ci fosse stato un Giobbe, non avremmo saputo nulla di una doppia restaurazione. Se non ci fosse stato un Giuseppe, non avremmo avuto un esempio di una distribuzione del cibo nel tempo della carestia. Se non ci fosse stato un Giovanni Battista, la via del Signore non avrebbe potuto essere preparata. Se non ci fosse stato un Paolo, i Gentili non avrebbero mai sentito l’Evangelo. Se non ci fosse stato alcun William Branham, non avremmo nessun Messaggio del tempo della fine. E alcuni dicono: Se il fratello Frank non avesse ricevuto un diretto incarico dal Signore, il mondo non avrebbe saputo nulla di un Messaggio. Qui non si tratta di ministeri in una chiesa locale, si tratta di ministeri che sono in diretto collegamento con la realizzazione della storia della salvezza divina.

Secondo la parola della Scrittura riportata all’inizio, ho scritto questo esposto al meglio della mia conoscenza. Sarebbe bene che tutti, veramente tutti, si liberino dal laccio del diavolo e non rimangano più a lungo nelle interpretazioni facendo così la volontà del nemico. Come è certo che lo Spirito Santo è lo Spirito della Verità e ci conduce in tutta la Verità (Giov. 16:33), così è certo che degli spiriti seduttori sono all’opera in tutte le false dottrine provenienti da demoni (1 Tim. cap. 4). Un anno del giubileo, un anno di grazia è iniziato per tutti e la libertà divina viene proclamata a tutti (Luca 4:17-21). Ognuno può ritornare al Signore e alla Sua Parola, affinché, dopo aver fatto la volontà di Dio, otteniamo quello che ci è stato promesso ed entriamo in possesso dell’eredità primitiva (Ebrei 10:35-38).

Con l’aiuto di Dio porterò la mia croce — ma non il peso dei fraintendimenti e delle interpretazioni — finché riceverò la corona della vita. Prenderò su di me l’obbrobrio di Cristo, l’obbrobrio del fratello Branham e, in particolare, il mio proprio obbrobrio finché entrerò nella gloria. A cagione delle circostanze della vita, come alla maggior parte dei servitori di Dio, non mi è riuscito condurre una vita priva di errori, ma quanto più c’era e c’è in me, come in tutti i servitori di Dio, un desiderio sempre più grande di servire il popolo di Dio con una proclamazione del consiglio di Dio priva di errori. Che Dio lo voglia fino al mio ultimo respiro! Come il mio Signore e Redentore poteva dire di Sé: “Io sono nato per questo, e per questo son venuto nel mondo, per testimoniare della verità. Chiunque è per la verità ascolta la mia voce” (Giov. 18:37), posso anch’io dire: Sono stato generato dalla stessa Parola e dallo stesso Spirito e sono nato di nuovo ad una speranza viva, per testimoniare della stessa Verità. Vale ancora oggi quel che sta scritto, cioè che “nessuna menzogna può nascere dalla verità” (1 Giov. 2:21) e: “Chi conosce Iddio ci ascolta” (1 Giov. 4:6) e: “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio” (Giov. 8:47). Nel principio era la Parola — adesso, alla fine, c’è la stessa Parola. Ogni interpretazione e cambiamento è un’opera ingannevole e velenosa del diavolo che si traveste da angelo di luce.

Quel che Dio si è proposto di fare, ciò avverrà con la Chiesa–Sposa nel mondo intero: Ella incontrerà lo Sposo quale Sposa che si è preparata, pronta quando Egli verrà. Davanti a Dio rivendico tutte le anime che, fin dalla fondazione del mondo, sono state predestinate a far parte della Chiesa–Sposa e chiamo gli eletti ad uscire da ogni confusione, ad allinearsi con la Parola di Dio per giungere all’unità della fede. Nessuno ha il diritto di tenerle prigioniere ancora più a lungo nei diversi campi, di renderle schiave facendole credere le loro interpretazioni, ma, che da questo momento siano libere di credere solo quel che dice la Sacra Scrittura. Amen!

Lo Spirito e la Sposa dicono: «Vieni!», e chi ode, dica: «Vieni!», chi ha sete, venga! chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita…”.

Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!». Amen! Vieni, Signore Gesù! La grazia del Signore Gesù sia con tutti” (Apoc. 22:17-21).

 

 

Fratello Frank durante una predicazione in settembre 2006 al «Centro Missionario» di Krefeld (Germania). Le predicazioni vengono simultaneamente tradotte in 12 lingue e possono essere viste e sentite nel mondo intero su Internet in 7 lingue.

 

 

Fotografia scattata durante la riunione del primo fine settimana di settembre 2006, alla quale hanno partecipato fratelli e sorelle di tutta Europa per udire la Parola di Dio.La fame spirituale è percettibile, il Cibo spirituale è pronto.

 

 

Fotografia di una riunione in Romania in agosto 2006.

In questo opuscolo possiamo pubblicare solo alcune delle molte fotografie scattate nel mondo intero. La messe è grande.

 

 

Immagine di una riunione a Lima, Perù, in ottobre 2005.

 

Il fratello Branham adoperò questo disegno quando parlò su Le Settanta Settimane di Daniele e poi quando predicò su Le Sette Epoche della Chiesa. Nulla è stato cambiato; d’altronde ciò non sarebbe necessario, perché è chiaro e veritiero.

 

 

 

Titolo originale dell’opera:
Menschen fragen, Gott antwortet durch Sein Wort

Autore:Missionario
Ewald Frank, Krefeld (Germania)

Copyright © 2006 by Freie Volksmission e.V., Krefeld (Germania)


Edizione italiana a cura di:
Missione Popolare Libera, Francica VV (Italia)